Ormai avevo preso la mia decisione. Dovevo parlargli. Nessuna discussione. Però sarebbe stato molto più semplice se avesse voluto lui parlarmi. O anche se avesse voluto ascoltarlmi alla festa, ma perché? Non aveva senso ascolta le mie parole! Perché mai starmi a sentire?!
Ero tentata di mandarlo a quel paese senza parlargli, ma ormai avevo fatto una promessa sia a Chad che a James. Dannazione a loro!
Jen e Kim erano sotto l'ombrellone che aspettavano che io andassi a parlare con Nick. Ma io non ci volevo andare!
-Kate, vuoi deciderti ad andare? Si o no?- disse spazientita Kim.
-In realtà io...- cercai di giustificarmi.
-Ma stai zitta e va da lui!- mi zittì.
Feci un respiro profondo e andai da lui. Il suo turno era finito da due minuti e sapevo dove trovarlo: al bar.
Superai le numerose file di ombrelloni e il campo da basket e arrivai. Lui era lì, appoggiato al bancone con un frullato in mano che parlava con la barista. Indossava dei pantaloncini di costume rossi con una scritta bianca, aveva un fischietto al collo e i capelli pettinati disordinatamente. Era bello. Si, era proprio bello.
Bene, cosa gli potevo dire? "Ciao, Nick. Ti devo parlare"? Oppure "Ehi, Nick. Spero che non sia ancora arrabbiato con me perché ti devo parlare"? O anche "Ciao, possiamo parlare"? Sì, l'ultima era quella che preferivo. Mi avvicinai, ma lui mi vide prima.
-Ciao, Kate.-
-Ciao.- dissi timidamente -Possiamo parlare?- annuì.
-Ci sentiamo.- disse rivolto alla barista in bikini. -Bene, dimmi!-
-Andiamo in un posto più... appartato?-
-Come vuoi.- mi guardò in modo strano, ma mi portò nel retro del bar.
Ci sedemmo sulla sabbia che ricopriva del cemento, era fredda a causa dell'ombra dell'edificio. Lui era accanto a me, le nostre spalle si sfioravano. Ero a disagio, molto a disagio.
-Bhè, cosa mi dovevi dire?-
-Non so da dove cominciare. Non so come dirti le cose che ti devo dire.-
-Sputale tutte, semplicemente, come hai sempre fatto con me.-
-È proprio questo il punto. Da quando... dalla sera del 4 luglio io e te non siamo più amici come prima. Non riesco più a sputare fuori tutto senza... come dire, problemi. Non con te.-
-Vorrei vedere! Ci manca pure che tu venga da me a parlarmi di te e James che scopate.-
Quella frase m'innervosì come non mai. Sentivo il forte impulso di alzarmi e dargli un calcio. Ma mi trattenni contando fino a cinque...cento.
-Intanto non sono qui per litigare, ma per chiarirci, ok?-
-Va bene. Io non voglio litigare.-
-E allora, perché ti comporti cosí.?-
-Perché? Perché io... lascia perdere.-
-No! Io non lascio perdere! Io non lascio perdere un cazzo! Spiegami cos'hai perché...- mi fermò.
-Perché io ti amo, Kate!- rimasi senza parole -Non mi sembrava tanto difficile da capire.-
-Nick, io...-
-Non dire niente. Ok? Tanto il danno è stato fatto.-
-Danno? Ma stai recitando o cosa?-
-Vedi che non capisci! Non lo so, forse perché è troppo complicato per quelle come te!-
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I HATE YOU, PLEASE LOVE ME
Novela JuvenilKate è una ragazza newyorchese di 16 anni. Per l'estate va in vacanza a Miami con le sue due migliori amiche ospitata dalla nonna di una delle due. Questa non è una delle classiche storie d'amore che i due si incontrano e si perdono l'uno per l'alt...