Thomas Mcmillan
«Che palle, perché proprio io?»
«Perché sei un bastardo fortunato.»
La risposta di Will lo fece girare di scatto, stupito. «Come scusa?»
«Sei un bastardo fortunato.» ripeté lui, sorridendo. «Non c'è un singolo tirocinante maschio che non ti invidi per questo compito.»
«Allora che venga riassegnato. A me, di andare a sorvegliare le scorte, non me ne frega niente. Io voglio lavorare qui al San Mungo, non fare l'impiegato addetto alle consegne.» si lamentò, incrociando le braccia.
Will lo osservò corrucciato. «Sul serio non lo sai?»
«Cosa dovrei sapere?»
Stava perdendo la pazienza. Non solo l'abilitazione a guaritore d'urgenza non era arrivata, ma veniva addirittura obbligato a sorvegliare gli scambi tra il Ministero e l'ospedale. Aveva poco da fare il simpatico, il guaritore Pulcey. Quello non era un compito di grande responsabilità, ma solo una gigantesca rottura di boccini.
«Il vecchio Harley ha mollato l'attività l'anno scorso e indovina chi l'ha rilevata?»
«Amelia Delacour?» domandò sarcastico, pensando al poster magico che avevano appeso negli spogliatoi, dove la cugina della campionessa Tremaghi francese ammiccava in lingerie.
«Meglio.»
«Chi c'è meglio di quella modella francese?» chiese, retorico.
«Una più abbordabile.» rispose Will, solenne. «Lily Potter.»
La notizia non lo impressionò quanto evidentemente Will si aspettava. Ricordava vagamente una bambina dai capelli rossi, durante gli anni della scuola. I fratelli Potter erano sempre stati al centro di troppa curiosità per i suoi gusti, tanto che aveva sempre cercato di stare loro alla larga.
«Ne parli come se fosse chissà cosa.» replicò, per niente convinto.
«Io dico solo che un paio di internisti hanno dedicato un tabellone a segnare ogni mese chi va da lei e quanti rifiuti riceve. Anche se, secondo l'opinione generale, non dovrebbe essere così difficile da convincere.»
«E perché no?»
«Dicono che l'unica relazione seria che abbia avuto sia stata con Scorpius Malfoy.»
«Malfoy junior? Quello che ogni volta che viene qui a sganciare galeoni è in compagnia di una diversa?»
«Precisamente.» annuì Will, felice che stesse iniziando a capire.
«Ha uno standard parecchio elevato.»
«Felice che tu l'abbia notato.» lo assecondò, facendogli l'occhiolino.
«E nessuna idea di cosa sia una relazione stabile.»
«Proprio nessuna.» convenne Will, con un sorriso furbo.
«Se è così irresistibile come dicono tutti, le chiederò di uscire.»
«Ah ma quello lo hanno già provato altri. Morrey e Caughan, per esempio. La vera novità sarebbe se ti dicesse di sì.»
«Mettiti d'accordo: è una che ci sta, oppure mi stai raccontando un mucchio di favole?»
Will mise su la sua miglior espressione saccente. «Dicono che sia una che la dà, ma devo ancora trovare chi lo confermi. Posso scommettere su di te?»
«Scommettere?» chiese, confuso.
«Sì. Hai presente il tabellone, Morrey e Caughan? Te l'ho appena detto. Sei l'ultimo arrivato, quindi hai le quote più basse. Puntando un galeone potrei farne venticinque.»
Thomas scosse la testa, allibito. «Il gioco ti sta rovinando. E comunque è immorale.»
«Scommettere un galeone non è immorale.» obiettò Will, contrariato.
«Scommettere su una donna sì, però.»
«Andiamo, non fare il principe azzurro. Mio cugino dice che non ha una buona fama. Pare che se la faccia con uno del corpo Auror, sotto gli occhi di tutti. Uno che sta con un'Auror messa anche bene, da come parla. Con queste premesse, non credo che la Potter sia proprio questa santa.»
«Lo scopriremo.» concluse, sorridendogli complice.
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Empatia - Missing Moments
FanfictionRaccolta di missing moments dal mondo di Preveggenza e Oltre la Vista. Perché Lily e Scorpius, in fondo, non sono mai riusciti a fare a meno l'uno dell'altra.