Sorellanza

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Christina Nott

«I tuoi mi chiedono di te.»

«Mh-mh.»

«James mi ha scritto che non mandi notizie da dieci giorni.»

«Mh-mh.»

«James ha un'altra

«Mh.»

Christina si alzò come una furia dal letto, colpendo l'amica in testa con un calamaio.

«Nott! Ti ha dato di volta il cervello?»

Nonostante l'espressione a metà tra l'arrabbiato e l'abbattuto di Lily, Christina non provò pena per lei, nemmeno per un secondo.

«Non mi ascolti.»

«Non è vero.» protestò l'altra, incrociando le braccia al petto con espressione contrariata.

«Ti ho detto che James ha un'altra.»

«Cosa?»

«Rilassati. Stavo solo cercando di attirare la tua attenzione. Non è vero.»

Lily lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, con espressione maliconica. «Mh.»

«Cosa succede, Potter?»

Per tutta risposta la rossa grugnì un paio di frasi incomprensibili, prima di borbottare. «Scorpius è andato a Beauxbatons.»

«E hai paura che ti tradisca?»

«No. Cioè sì. Non in senso fisico.»  sospirò. «Me lo ha tenuto nascosto.»

«E quindi?» chiese Christina, non capendo il punto. Era ovvio che, per non scatenare la terza guerra magica sotto il tetto dei Potter, Scorpius avesse omesso di dover passare un periodo di tempo più o meno lungo a contatto con delle mezze Veela, o comunque nella scuola di magia più grande d'Europa, a diverse centinaia di chilometri dalla sua ragazza. Non che la cosa facesse questa grande differenza, giacché Lily era confinata a Hogwarts, però sapeva per esperienza che la gelosia innescava pensieri del tutto irrazionali.

«Ci vuole impegno per tenere nascoste a me le cose.» constatò Lily, piatta.

«E quindi?» incalzò Christina.

«Quindi sa prendere le sue precauzioni, quando vuole.» ringhiò, buttandosi sul letto. «Prima mi dice che parte, dopo che lo sapeva da mesi, poi mi invita dai suoi per Natale. Mi sembra di tornare a giugno, quando mi ha detto dei miei.»

«E?»

«E a giugno credevo fossero i miei poteri, credevo fosse lui. Ma non è possibile che lui mi destabilizzi così tanto. Quindi è proprio tanto bravo a nascondermi le cose, nonostante questa dannata empatia.»

«Non hai capito.» obiettò Christina, scuotendo il capo. «Non mi interessano le tue turbe infondate da fidanzata gelosa, preferisco sapere cosa hai intenzione di metterti per andare a Natale dai Malfoy. Mancano solo due mesi, devi pensare per tempo a come fare bella figura.»    

Lily la osservò rabbiosa. «Semplicemente non credo di andarci. Credo ci lasceremo prima.»

«Sei melodrammatica.» la liquidò, con un sorriso sarcastico.

«L'ho visto. E, detto fra noi, non credo sia un male.»

Christina corrugò le sopracciglia, perplessa. «Hai mosso mari e monti per stare con lui, e ora ti tiri indietro?»

«Adesso che sono qui, vedo le cose da un'altra prospettiva.»  

«Sì, quella della demenza.»  

Lily le lanciò il cuscino in faccia con una risata forzata, segno che per lei quella discussione doveva essere chiusa così. Christina sembrò stare allo scherzo, ma in cuor suo si chiese se doveva fare qualcosa. 

Cosa? James di certo non l'avrebbe aiutata. Anzi, sarebbe stato ben felice di scoprire che Scorpius non gravitava più attorno a Lily. O tra i suoi pensieri.

Conosceva Lily forse più di quanto conoscesse Cassandra. Sapeva che, quando si metteva in testa qualcosa, non voleva sentire ragioni. E se ora pensava di lasciare Scorpius, avrebbe presto trovato il pretesto per farlo. E sarebbe toccato a lei raccogliere i cocci, arginando James e probabilmente anche Albus.

Ma perchè diavolo le era venuta in testa un'idea del genere?

Empatia - Missing MomentsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora