Cassandra Nott
Quando Albus aveva ipotizzato di organizzare insieme il viaggio dei M.A.G.O., si era subito lasciata andare a fantasie irrealizzabili. Aveva visto improvvisamente la sua estate riempirsi di divertimento, storia, avventura e possibilità: un viaggio indimenticabili tra i cimeli della comunità magica e quella babbana in tutto il Vecchio Continente, prima di iniziare il praticantato al Ministero.
Albus, tuttavia, non era dello stesso avviso. Dopo attente consultazioni, aveva preteso una sosta di almeno due giorni in una località babbana della Spagna Costiera, tale Lloret de Mar.
Quando glielo aveva proposto, con gli occhi accesi d'entusiasmo, si era quasi vergognata di non conoscere quel nome, che certo per giustificare quella reazione doveva essere ricco di esperienze interessanti.
Aveva scoperto poi con il passare dei mesi, e con il fondamentale aiuto di sua sorella, che Lloret de Mar altro non era che una cittadina di mare famosa per essere a portata di portafoglio per studenti maghi e babbani che, senza troppo sforzo, potevano vivere una vita sregolata per un periodo discutibilmente lungo.
Albus aveva evidentemente giocato sulla sua buona fede perché ormai, quando era piombata nel suo dormitorio a chiedere spiegazioni - ignorando le proteste da primadonna di Malfoy, che aveva appena scoperto la loro relazione - pareva essere troppo tardi per disdire la prenotazione.
Così si era trovata in costume e pantaloncini, su una spiaggia affollata, in un evento musicale da mal di testa con tra le manu una bevanda dai colori sospetti.
«Dai Cas! Questa roba è una bomba, vedrai che ti piace!» aveva cercato di convincerla Albus, con gli occhi lucidi e il sorriso idiota di chi è già ubriaco, mentre in pochi sorsi scolava il suo terzo Margarita.
Persino la Weasley, che solitamente sembrava una ragazza posata e ligia al dovere, ballava senza ritegno abbracciata a uno smagliante Derek Zabini. Avevano deciso di partire tutti insieme da Lloret de Mar, prima di separare le loro strade. Loro, verso l'Europa dell'est, Derek e Rose invece verso i castelli della Francia.
«Solo una sera, non succederà nulla!»
Cassandra scosse la testa, prima di cercare conferme nello sguardo di Rose Weasley che, tra tutti, era quella che in condizioni normali riteneva degna di fiducia.
«Sarà un'esperienza da raccontare: la prima sbronza come i babbani!» ululò Albus, esaltato.
«Non vedo l'ora.» borbottò tra sé e sé, accettando però l'invito di Rose a unirsi a lei per uno strano ballo ciondolate.
«Basta che fingi di essere a tempo di musica!» le aveva urlato, cercato di sovrastare il frastuono.
Poco a poco, mentre il livello di liquido nel bicchiere scendeva, cominciò a capire cosa intendeva Rose Weasley.
Dopo un'ora, le sembrava che quell'ambiente fosse familiare.
Dopo un'ora e mezza, si chiese perché mai i coniugi Nott le avessero impedito di vivere come un'adolescente normale, sommergendola invece di veti e regole.
Dopo due ore, un ragazzo le aveva chiesto di ballare e lei era scoppiata a ridergli in faccia.
Dopo due ore e mezza, Albus si era accasciato a terra in preda a quelli che aveva definito dolori insopportabili.
Dopo due ore e quarantacinque minuti, Albus aveva vomitato i sette Margarita che aveva ingurgitato.
Dopo quattro ore, avevano raggiunto la loro camera d'albergo, Albus saldamente ancorato alle sue spalle, pallido e sofferente, Derek e Rose spariti chissà dove.
Dopo sei ore fissava il soffitto della stanza, Albus placidamente addormentato, divertita da quella situazione assolutamente inedita per lei.
Il giorno dopo, davanti al colorito verdognolo del suo ragazzo, non lo avrebbe mai ammesso, ma quella di Albus era stata un'ottima idea.
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Empatia - Missing Moments
FanficRaccolta di missing moments dal mondo di Preveggenza e Oltre la Vista. Perché Lily e Scorpius, in fondo, non sono mai riusciti a fare a meno l'uno dell'altra.