10 Un passaggio

33 0 0
                                    

Yoko:

Avevo pronunciato quel si senza neanche rifletterci, me ne pentii subito, in fondo non conoscevo quei due, che un minuto fa si prendeva a pugni e adesso finivano per camminare insieme, quasi come se non fosse successo nulla.
Guardando quei due,mi accorsi della loro somiglianza,i loro occhi erano simili,in più il loro modo di camminare era praticamente uguale:
Tutte due camminavano come due soldati in battaglia,controllavano le strade per vedere se c'erano nemici e ostacoli ecc...sbattevano i piedi nel suolo in modo molto silenzioso continuando a guardarsi attorno.
Sarebbe bastato un banale rumore ad allarmare quei due,almeno era ciò che pensavo io in quel momento, li guardavo divertita, senza riuscire a capire perchè si comportassero in quel modo.
Arrivati in macchina,io mi misi nei posti dietro, un po' spaventata perché di solito non salivo nelle macchine degli sconosciuti, inoltre le loro facce non erano molto rassicuranti, quella del fratello era docile e dal classico bravo ragazzo, ma quella di Kyo sembrava quella di un detenuto,inoltre aveva dei modi bruschi, inoltre guidava tenendo una sigaretta fra le labbra, quell'odore acre giunse alle mie narici ed io finì per tossire, il fratello mi sentì tossire e si voltò verso di me e osservò guardò il guidatore che si stava finendo la sigaretta.

"la ragazza dietro non sopporta il fumo!" affermò invitandola a buttarla,
Il guidatore non rispondeva,continuava a guidare e a fumare, incurante come se non gli importasse un bel nulla oppure non aveva affatto sentito le parole del fratello, dopo un po' finì la sua sigaretta gettandola fuori dalla macchina.


Kyo:


Avevo finito la mia sigaretta,prima di finirla avevo sentito mio fratello parlare ma non lo avevo ascoltato, sentivo la sua voce così distante da non riuscirne a capire il senso poiché ero immerso nei miei pensieri, mi era tornato in mente un nome "Yari".
Quel nome mi era così familiare e pure non riuscivo a capire a chi appartenesse, non mi ricordavo di conoscere qualcuno che avesse quel nome,e pure mi era fin troppo familiare.
"Yari"a chi poteva riferirsi quel nome?forse era un nome maschile o era femminile?forse quel nome apparteneva ad una ragazza...oppure non significava proprio un bel niente,
Dopo un pò smisi di pensarci e mi concentrai sulla strada, dopo un po' dallo specchio retrovisore guardai la ragazzina seduta nei posti dietro,non fiatava, era rigida, sembrava preoccupata, dopotutto quale persona sana di mente salirebbe nella macchina di due sconosciuti senza timore?

"Dove abiti?" le chiesi non vedendo l' ora di scaricarla il più presto possibile, non sapevo perché ma la sua presenza non mi metteva a mio agio, inoltre mio fratello se pur non aveva fatto domande di alcun genere, ero sicuro che aspettasse soltanto il momento opportuno per farmi un interrogatorio senza la ragazzina tra i piedi.

Lei mi osservò perplessa e con uno sguardo incerto rispose "Veramente ecco...io...non ho un posto dove andare..."

Io e mio fratello ci volgevamo due occhiate del tipo "Ora che facciamo? La scarichiamo in una via qualunque?"

Mio fratello mi guardava accennando un si, avrebbe voluto scaricarla in una strada qualunque perché per noi era solo un intralcio alla nostra vita da delinquenti, però nella mia testa c'era una vocina che mi diceva "No,non lo fare, potresti seriamente pentirtene!" rispondeva ad essa, dicendo che stupidaggini, ma lei continuava ad insistere e così cedetti ascoltai la voce della mia coscienza.

"Allora ti portiamo a casa nostra?" le chiesi osservandola dal retrovisore, ma non riuscivo a vederla bene, c'era troppo buio.

Così accessi la luce della macchina, per vederla meglio sembrava stesse tremando, in effetti quella notte faceva molto freddo, ma forse tremava anche di paura e la vedevo arrovellarsi su quella mia proposta, come se avesse voluto accettare, ma avesse paura di cosa le potesse succedere.

Dangerous loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora