Kyo:
Mio fratello mi lasciò solo con la mia angoscia,questa volta non era più disposto a consolarmi e a rasserenarmi.
Lui non era più disposto a farlo,l'aveva fatto per troppo tempo ed io che facevo tutte le volte?
Rifiutavo la sua spalla su cui piangere, e in quel momento lo avevo colpevolizzato ingiustamente.
Di certo mio fratello non aveva colpe in quella brutta storia, ero solo e soltanto io ad avercele.
Forse me la presi con lui perché volevo prendermela con qualcuno, perché non riuscivo a prendermela con me stesso.
Forse invece come diceva mio fratello,volevo scaricare le mie colpe su qualcuno.
In quel momento avrei voluto mio fratello accanto, ma lui se ne era andato e d'altronde aveva le sue buone ragioni.
Oltre a mio fratello non potevo contare su nessuno,non avevo nessun altro che si interessasse a me,prima c'era Mayko e adesso pretendevo ancora che ci fosse qualcuno a consolarmi dopo aver
distrutto tante vite, quella di Mayko,Yari ,di mio fratello ma anche del padre di Mayko, che non riuscì ad accettare la sua morte.
Inizialmente cadde in depressione almeno così dissero al funerale, poi un giorno si uccise conficcandosi un coltello sul torace vicino alla lapide di Mayko.
Andai al funerale solo per rispetto nei confronti di Mayko, ma di suo padre poco mi importava anzi quell'uomo lo detestavo,solo che in un certo senso mi sentivo colpevole della sua morte.
In quel momento odiavo me stesso,mi identificavo come un assassino,una persona che non avrei mai voluto essere.
Quindi continuavo a rimanere immobile intento a pensare a quel che avevo fatto,mi stavo facendo un esame di coscienza.
Ricordando vagamente quel ragazzino dolce e timido che ero una volta,in un certo senso rimpiangevo di non essere più quel ragazzino, ormai mi sentivo solo un essere mostruoso, che causava dolore a tutti quelli che gli stavano attorno.
Dopo un po' sentì la porta aprirsi e mi ritrovai mio fratello e Yoko intenti a fissarmi.
"Kio senti dobbiamo sbarazzarci di questa ragazzina quindi o fai come ti ho detto oppure giuro che l'ammazzo!"disse lui,non sembrava neanche mio fratello,era come se fosse posseduto da un diavolo, ma alla fin fine mi accorsi, che i diavoli non centravano ma che era davvero lui.
Era il Toshio ormai cresciuto, non più quello affettuoso con tutti che non avrebbe fatto male neanche ad una mosca, non più quello che ogni domenica andava in chiesa insieme alla mia Mayko,
adesso era una persona diversa, che se ne fregava della gente e che pensava solo a se stesso.
Io fui colto di sorpresa,non sapevo che dire,la sua affermazione sembrava molto veritiera sembrava davvero disposto ad ucciderla.
L'idea che la uccidesse sembrava toccarmi più di quanto non dovesse in fin dei conti a me cosa me ne fregava?!.
Non sembrava neanche interessarmi per via del legame di sangue,non sapevo perché ma quella ragazzina aveva qualcosa di speciale, non sapevo ben dire cosa.
Guardai Yoko aveva uno sguardo triste e preoccupato, come di chi stesse aspettando, che la sentenza fosse pronta.
Stava aspettando le mie parole e dal suo sguardo coglievo un filo di speranza,ma io non sapevo cosa dire per far riflettere mio fratello e poi trovai una soluzione approssimativa che avrebbe potuto calmare mio fratello.
"Ehm..bè ecco..."dissi io all'inizio un po' scosso e indeciso,non sapevo se parlare a mio fratello della soluzione approssimativa.
Stavo ancora pensando alla storia di Yari, d'altronde mio fratello, non mi aveva dato molto tempo per riprendermi e accettare quant'era accaduto,e già aveva tirato fuori la storia di Yoko.
"Bè ecco cosa?. Ti hanno mangiato la lingua?!. Oggi stai cercando di farmi incazzare più del solito?!"chiese mio fratello.
"Cazzo!dammi il tempo di pensare!io comunque credo che possiamo trovare un'altra soluzione!"gli risposi.
"Che soluzione?" chiese scettico.
"Bè vado da Hachiko e vedo che mi dice lui!Quello trova una soluzione sempre a tutti!"esclamai.
"E va bene l'importante che non mi torni con la ragazzina!"affermò..
"ok!"
Bè in realtà quella soluzione approssimativa non era una grande soluzione, in realtà sapevo che Hachiko non avrebbe potuto aiutarmi.
Mi avrebbe sicuramente dato dei consigli sbagliati e di questo ne ero certo,più che altro avevo parlato di Hachiko solo per calmare mio fratello e per riuscire a prendere un po' di tempo.
"Bè io vado!"dissi trascinandomi Yoko.
Arrivati fuori salimmo sulla mia macchina nera e lei era intenta a guardare sul suo finestrino: le strade, le persone che camminavano serene, i bambini che giocavo e c'erano anche molte ragazzine della sua età che uscivano con le amiche e si divertivano serenamente.
"Dove stiamo andando?!" mi chiese dopo un po' la ragazza.
"Da uno di nome Hachiko, chissà forse mi saprà davvero dire cosa devo farci con te!"le risposi.
Lei mi fissò perplessa, quasi cercasse di percepire qualcosa in me, forse cercava delle risposte a qualche domanda che non aveva il coraggio di farmi.
Fatto sta che arrivammo nel locale di Hachiko, che si trovava in una strada non molto frequentata dai bambini in cui c'erano molti love hotel.
Perché in effetti l'idea di Hachiko nel mettere su quel locale, era stata abbastanza buona e fruttava abbastanza al suo portafogli, l'idea era: che gli uomini andavano nel locale per conoscere qualche donna e per poi portarsela al love hotel.
Yoko quando capì che dovevamo entrare in quel locale, si fermò e mi guardò incerta ma la mia insistenza ebbe la meglio.
Entrammo e vidi un uomo ubriaco che vomitava per terra e un altro uomo ubriaco che urlava qualcosa di incomprensibile e che correva per tutto il locale,e poi c'era un uomo grasso che da sotto il tavolo del locale si stava facendo succhiare il pene da una donna,, si udivano i gemiti dell' uomo in ogni angolo del locale.
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Dangerous love
Romance"Da quando lei non c'è più la mia vita è giunta ormai al termine.I suoi splendidi capelli castani, i suoi occhi color cioccolato e il suo viso così delicato che riuscivano a riempirmi di felicità non c' erano più.L'ultima volta che l'ho vista, il su...