Yoko:
Ormai giunte in classe, iniziò la lezione di giapponese e poi ad un'ultima ora comparve il prof di matematica,quando lui propose l' esercizio che Reika aveva svolto nel fogliettino poggiato sopra la scatola dei biscotti, lei sbiancò di colpo.
"Ragazzi sono certo che qualcuno di voi è in grado di svolgere quest' esercizio!" disse chiamando un po' tutta la classe in causa per vedere se qualcuno gli rispondesse con un si, ma tutti dicevano di non esserne in grado, poi l'ultima persona che chiamò fu Reika. Lei come gli altri disse di non esserne in grado, lui la guardò con un espressione incerta, poi chiamò me, io lessi e rilessi l' esercizio alla lavagna, lui con sarcasmo affermò "Figuriamoci non sai fare neppure una disequazione, figuriamoci un esercizio come questo!"
Avrei tanto voluto rispondergli male, ma sapevo di non poterlo fare, così rimanevo in silenzio trattenendo la rabbia, dopo si rivolse a Reika dicendogli di provare a fare l' esercizio, lei con imbarazzo si alzò continuando ad affermare di non saperlo fare, mentre lui la incoraggiava a provarci. L' aveva scoperta, pensai non appena si fece insistette e quando Reika con imbarazzo raggiunse la lavagna, lui rimase in silenzio, mentre lei continuava a fingere di non saperlo fare.
Poi lasciò alla classe un altro esercizio, mentre continuava a perseguitare Reika costringendola a svolgere quell' esercizio alla lavagna, lei incomincio a sbagliare di proposito l' esercizio, lui guardò gli errori della sua alunna con un espressione bizzarra, poi dopo averla corretta spiegandole come avrebbe dovuto eseguirlo disse " Sono proprio buoni i biscotti fatti in casa" affermò con un espressione seria che tratteneva un sorriso, poi osservò con la coda dell'occhio Reika ormai paonazza,mentre tutti gli altri studenti osservavano confusi il professore.
Quando suonò la campanella, Reika conservò tutti i libri pronta a darsi alla fuga, ma il professore la chiamò in disparte dicendo che doveva parlaRle, lei guardò con sguardo di supplica dalla miaparte per indurmi a non lasciarla da sola con il professore, ma lui mi osservò con quello sguardo che significava sparisci,così l' aspettai fuori dalla porta. Udii la voce del professore e quella di Reika ma non riuscii a capire cosa si stessero dicendo, poi poggiai l' orecchio nel muro per poter origliare meglio,poi sentii la voce del professore chiamarmi "Akiyame!" ringhiò notando il mio orecchio appiccicato al muro. Io mi ricomposi e lui se ne andò, poi vidi uscire Reika dalla porta della classe con un espressione confusa e turbata teneva la scatola di biscotti ormai vuota. Mi guardai attorno, per vedere se era ancora nei paraggi, non appena mi accorsi che se ne era andato, gli chiesi curiosa che cosa fosse successo, lei disse semplicemente che si era limitò a restituirle la scatola di biscotti ringraziandola per il pensiero, ma suggerendole di darli la prossima volta a qualcuno di veramente speciale e non ad un austero professore come lui, poi la sentii dire tristemente "Mi sa che mi ha rifiutata..."
Ormai fuori dalla scuola,aspettai insieme a Reika l' arrivo di Kyo che mi doveva venir a prendere come di consueto, mentre lei aspettava i suoi genitori chiamandoli al telefonino, ma a quanto pare avevano il cellulare spento, la sentii per la prima volta bestemmiare contro i suoi genitori, poi sentii dei ragazzi urlare "Ma quello non è Nageshi,?! Che ci fa nel cortile della nostra scuola?!"
Poi lo vidi giungere verso di me, era proprio lui mio padre, che tentava di deviare le persone che lo tempestavano di domande, chiedendogli se non fosse veramente lui. Lo osservai perplessa, avrebbe dovuto venirmi a prendere Kyo non lui, poi quando incrociai lo sguardo di Reika che mi osservava interrogativa dissi "Lui è..." ma per quanto mi sforzassi non riuscivo proprio a pronunciare quella parola, così alla fine dissi "è mio zio", poi Nageshi chiese a Reika se volesse un passaggio, ma lei con gentilezza rifiutò.
Salii silenziosamente in macchina, si trattava di quel rottame che aveva comprato Kyo, infatti Nageshi fece qualche commentino sprezzante dicendo "Ma che ha per la testa quel ragazzo, comprare una macchina come questa, forse non è neppure sicura..."Poi incominciò a cimentarsi nella guida con un espressione un po' preoccupata impressa sul volto, poi gli chiesi "Come mai non è venuto Kyo?"
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Dangerous love
Romance"Da quando lei non c'è più la mia vita è giunta ormai al termine.I suoi splendidi capelli castani, i suoi occhi color cioccolato e il suo viso così delicato che riuscivano a riempirmi di felicità non c' erano più.L'ultima volta che l'ho vista, il su...