Capitolo 21 - Alone

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[Non so se essere triste per la morte di Lily e James o felice per l'abbraccio larry. Comunque SALVE A TUTTI VI AMO TROPPO VI ADORO WAA Grazie per tutte le visualizzazioni e le stelline e i commenti sappiate che voi siete l'unico motivo per cui continuo a scrivere (e anche perché voglio finire questa storia ormai che l'ho iniziata). Oggi mi sono messa a scrivere perché non avevo niente da fare e ho scritto un capitolo intero (di solito ne scrivo massimo mezzo) quindi mi sono sentita generosa e pubblicherò anche se lo scorso capitolo l'ho pubblicato poco fa. Detto questo, mi dispiace ma non è molto... bello, il capitolo. È leggermente deprimente MA VI VOGLIO BENE QUINDI BACI.
Ah, un'altra cosa, spesso wattpad mi cancella i tre punti di sospensione per cui scusate se non si capisce molto. Grazie a tutti ancora e buona lettura ~A♡]

-Non ti sembrano strani quei due?- chiese Niall ad Harry mentre uscivano da scuola circa una settimana dopo quell'evento tra Zayn e Liam. Il più alto teneva sempre una mano sulle sue spalle come a proteggerlo e il moro si accoccolava sempre all'altro. E poi erano più le volte che Liam era a casa di Zayn che nella propria.
-No, perché?- chiese Harry distrattamente mentre guardava Louis in lontananza che ascoltava musica alla fermata dell'autobus.
-Non li vedi? Zayn Malik, il grande e cattivo Zayn Malik voglio dire, così indifeso sempre tra le braccia di Liam come se non potesse camminare da solo. E poi, tutta questa intimità... ma lo vedi come si fa piccolo piccolo il signorino sul petto di Liam? Ma mi stai ascoltando?- chiese interdetto, e con una punta di irritazione nella sua voce il biondo. Harry si scosse dai suoi pensieri puramente angelici su Louis e lo guardò arrossendo appena.
-No, scusa...- mormorò lui portandosi una mano dietro la nuca imbarazzato. Niall sbuffò alzando teatralmente al cielo gli occhi azzurri.
-Va bene. Vai dal tuo cavaliere con l'armatura scintillante!- esclamò appoggiandosi il dorso della mano sulla fronte sospirando. Harry lo guardò con un sopracciglio alzato ed iniziò ad allontanarsi sorridendo.
-È la principessa!- esclamò facendo ridere il biondo. Quando smise guardò la strada di fronte a lui. Oggi niente Gemma, non era venuta a scuola, niente Harry perché era con Louis e niente Zayn e Liam perché erano diventati la stessa persona. Un brivido attraversò la sua schiena all'idea di fare la strada da solo, a quell'ora del pomeriggio degli ultimi giorni di gennaio in cui la luce già iniziava a sparire dietro il profilo grigio e lugubre delle case. Sospirò facendosi coraggio. In fin dei conti era da più di un mese che Nick non si faceva vivo giusto? La cosa non lo tranquillizzò per niente, ma continuò a camminare.
Era teso come una corda di violino e sussultava ad ogni minimo rumore. Quando arrivò alla via di casa sua tirò un respiro di sollievo. Era salvo. Era a mezzo miglio dal suo cancello quando sentì qualcuno tirarlo per lo zaino dentro al vicolo più vicino. Tentò di gridare ma qualcuno gli bendò la bocca con un pezzo di stoffa. Vide Nick guardarlo dall'alto seguito da due dei suoi scagnozzi della squadra di football.
-Bene bene bene, guarda chi si rivede. L'irlandese sfigato che vuole farsi una ragazza più grande di lui.- come da copione i suoi amici risero alla "battuta". Niall cercò di alzarsi ma con un calcio il ragazzo lo ributtò a terra. -Legategli le mani e le caviglie.- disse risoluto, con un tono distaccato come se stesse leggendo la lista della spesa. Il biondo tentò di difendersi, dimenandosi e scalciando, cercando di urlare anche se la benda lo stava soffocando. Le lacrime iniziarono a premergli a lato degli occhi per uscire ma lui le ricacciò indietro cercando di dimostrarsi coraggioso. Guardò Nick fulminandolo con i suoi occhi azzurri con aria di sfida. Sembravano dirgli Picchiami, se hai il coraggio. E lui aveva il coraggio di farlo. Sicuramente. Nick si accucciò prendendogli la faccia con una mano in modo da farsi guardare. -Non guardarmi in quel modo, biondino. Anzi, forse, dopo questo, non mi guarderai mai più.- mollò un pugno sul viso al biondo che ricadde con la testa a terra. Subito esplose un dolore sia sullo zigomo destro, sia sul cranio, ma si rialzò comunque, come per provocarlo. E ci riuscì. Ne ricevette un altro, e poi un altro ancora. Una serie di dolori sul suo viso lo portarono a non vederci più bene da un occhio e fu sull'orlo di perdere i sensi.
-Finitelo.- sentì dire da qualcuno, probabilmente Nick, anche se non riusciva a vedere gran che. Sentì diversi calci su tutto il corpo ed un dolore acuto al braccio sinistro che lo fece gridare. Si raggomitolò su se stesso subendo tutta quella violenza, lasciando libere le lacrime sulle sue guance. Dopo un tempo che gli parve interminabile, qualcuno lo prese per il braccio dolorante facendolo gridare attraverso la benda e lo girò per guardarlo in faccia. Nick sorrise maligno stringendo la presa. Niall tentò ancora di gridare, le lacrime che scendevano copiosamente sul suo viso. -Ma guarda un po' che femminuccia, si è messo a piangere!- esclamò facendo ridere i suoi amici. Poi si avvicinò ancora con aria minacciosa e Niall cercò di metterlo a fuoco attraverso l'unico occhio da cui riusciva a vedere, anche se leggermente appannato.
-Se ti vedo ancora una volta vicino a Gemma giuro che non rivedrai mai più la luce del sole. Intesi?- Niall lo guardò cercando di capire se diceva sul serio o se stesse bluffando -Intesi?!- chiese ancora urlandogli in faccia. Niall annuì freneticamente. Faceva sul serio. Nick lo mollò facendolo cadere all'indietro, sfinito. I tre se ne andarono e il biondo sentì il rumore di un'auto che si allontanava. Chiuse gli occhi, tanto non ci vedeva comunque, e provò a muovere il braccio sinistro. Gridò dal dolore non appena lo spostò di qualche centimetro e capì che era rotto. Sperò che qualcuno lo avesse sentito. Vedeva i secondi scorrere davanti a lui, secondi così lenti che sembravano ore intere ed iniziò a piangere dalla disperazione pensando che doveva essere così, sì, doveva essere così la sua morte. In uno squallido vicolo coperto di rifiuti con una benda sporca sulla bocca ed un braccio rotto. Poi dei passi. Una ventiquattr'ore buttata a terra. Un uomo in giacca e cravatta che si avvicinava cercando di capire se il ragazzo era vivo oppure no. Niall si sentì sollevare e svenne per il dolore al braccio.

****

Appena Niall aprì gli occhi, o meglio un solo occhio, la prima cosa che vide furono un paio di iridi verdi luccicanti ed una cascata di capelli ricci. Harry lo abbracciò senza lasciargli il tempo di capire dove si trovasse ed iniziò a piangere.
-Scusami, scusami amico. Sarei dovuto venire con te. Avrei dovuto proteggerti.-
-Non potevi saperlo.- rispose il biondo cercando di sistemarsi meglio sul letto. -Dove mi trovo?- chiese non appena il riccio si fu allontanato da lui.
-All'ospedale.- rispose Zayn. -Ti ha portato un uomo che abita nel tuo quartiere.- immediatamente, i ricordi di ciò che era successo gli tornarono in mente e Niall tentò di muovere il braccio sinistro. Strinse i denti per il dolore e appoggiò la testa al cuscino.
-Il dottore ha detto che hai il braccio rotto ed un occhio nero, per il resto solo lividi.- lo informò Liam.
-Solo lividi...- mormorò Niall sentendo dolore ovunque. Guardò Harry che si stava asciugando gli occhi con un fazzoletto sulla spalla di Louis.
-È colpa mia, è colpa mia- mormorò con tono sommesso. Il liscio avvolse un suo braccio attorno al suo corpo stringendolo un poco.
-Non è vero- sussurrò accarezzandogli la schiena.
-Louis ha ragione,- disse Niall tentando di alzarsi, rinunciando subito dopo per il dolore lancinante al braccio. -non potevi sapere cosa sarebbe accaduto. E di certo non te ne faccio una colpa.- Harry si soffiò il naso, girandosi tra le braccia di Louis, che imbarazzato lo lasciò andare. Il riccio singhiozzò ma sorrise guardandolo. Niall raccontò loro come era successo e tutti rimasero pietrificati. Nessuno veramente si immaginava che sarebbe potuta accadere una cosa simile, tranne forse...
Qualcuno bussò alla porta ed una ragazza dai lunghi capelli castani con le punte bionde entrò sorridendo amaramente.
-È permesso?- chiese. I quattro ragazzi si guardarono e Liam mormorò un "vi lasciamo soli" appena accennato, seguito dai cenni di assenso degli altri che uscirono in sala d'attesa. Gemma richiuse la porta e si guardò le scarpe. Poi alzò lentamente la testa su di lui e gli sorrise. -Come stai?- il volto di Niall si illuminò perché, forse, a Gemma interessava qualcosa di lui. Alzò le spalle.
-Un braccio rotto, un occhio nero, un paio di lividi. Niente di che, insomma.- ridacchiò contagiando anche la ragazza che si avvicinò sedendosi sul bordo del letto.
-Sei incredibile. Riesci a ridere anche in un momento simile.-
-Perché non dovrei?- chiese lui. Gemma si incupì ed abbassò lo sguardo sulle sue mani intrecciate.
-Perché è colpa mia quello che è successo.- fece una pausa ed il biondo aprì la bocca per parlare -E non dire che non è vero perché sappiamo entrambi, anzi lo sanno tutti, il motivo per cui Nick ti ha picchiato.- la richiuse. -Ed è per questo che voglio dirti che non possiamo continuare ad essere amici. Cioè, lo vorrei tanto, ma non posso sopportare di vederti così. E questo implica che non possiamo, ovviamente, metterci insieme. Lo capisci, vero?- Niall annuì con un nodo alla gola. -Insomma,- continuò la ragazza ravvivandosi i capelli ed alzandosi in piedi -l'età, questa storia di Nick. Non possiamo. Mi dispiace- Niall le sorrise, ma senza la solita luce che aveva negli occhi.
-È ok, Gemma, davvero. Se è questo che vuoi, l'unica cosa che voglio io è che tu sia felice.- lei annuì e, dopo avergli rivolto un ultimo sguardo carico di tristezza uscì dalla stanza, lasciandolo in compagnia solo di se stesso. Il biondo appoggiò la testa al cuscino ed un respiro tremulo sfuggì alle sue labbra. Una prima lacrima percorse la sua guancia ed andò a posarsi sul bordo del suo camice.

Vite al limite - Larry Stylinson/Ziam MayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora