Capitolo 30 - Can we try?

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[CIAO RAGAAAAAA! Voi sapete che io vi amo e io so che voi amate me. Detto questo, mi scuso per il ritardo ASTRONOMICO e vi lascio al nuovo capitolo MA prima di abbandonarvi al vostro destino, voglio dirvi una cosa importante. Vorrei che voi immaginaste i ragazzi con qualche anno in più (tipo 16-17) perché all'inizio erano più piccoli ma io ne sto scrivendo pensandoli leggermente più grandi (non so se ve l'ho mai detto). Comunque credo di essere quasi alla fine (massimo 10 capitoli se proprio proprio ma non credo) e ultimamente ho scritto qualche capitolo proprio bombaaaa!
Bene adesso vi lascio andare.
Baci, grazie e all the love ~A♡]

Il giorno dopo pioveva a dirotto. Harry era impaziente di incontrare Louis e chiedergli spiegazioni su quel biglietto ma non poté aspettarlo alla fermata dell'autobus per la troppa pioggia. L'unica soluzione fu quella di entrare a scuola ed aspettarlo di fianco al suo armadietto. Aveva le gambe che gli tremavano e lo stomaco in subbuglio e non riusciva a decidersi se sorridere oppure piangere per l'agitazione. In corridoio incontrò Niall che si teneva distrattamente una mano fissando i libri nel suo armadietto. Lo abbracciò di slancio e, nella foga, fece cadere a terra un paio di quaderni. Il biondo, prima immerso nei suoi pensieri, sorrise immediatamente alla visione del suo migliore amico e ridacchiò tra le sue braccia stritolatrici.
-Ehi, riccio! Siamo felici oggi?!- chiese chinandosi per raccogliere ciò che era caduto. Harry gli rivolse uno dei suoi più aperti sorrisi e una luce strana gli apparve negli occhi. Niall l'aveva vista molte volte e sapeva per certo che c'entrava qualcosa Louis. Si incupì leggermente anche se, in fondo, era felice di vederlo di nuovo sorridere.
-Oh, Niall, non sai quanto! Tieni, leggila.- gli disse cedendogli la lettera che si stringeva al petto. Il biondo la prese. -Mi ha regalato un cd con diverse canzoni dentro. I titoli sono questi e...- esitò rileggendo anche lui l'ultima frase. Il biondo alzò lo sguardo ed Harry credette di scorgere qualcosa di diverso della solita diffidenza che caratterizzava gli occhi del ragazzo quando parlavano di Louis, per poi perderla subito di vista. -ha scritto che mi ama. Sbaglio o...- continuò con una voce sempre più incerta -... è una... dichiarazione?- Niall sospirò chiudendo l'armadietto e sistemandosi lo zaino in spalla.
-Non lo so, amico. Non mi fido di lui. Però...- sorrise incerto ed Harry si mise davanti a lui camminando all'indietro incuriosito.
-Però?- chiese il riccio guardandolo sorridente.
-Però... beh, mi piace vederti felice, insomma sono il tuo migliore amico, dopotutto, è un mio dovere farti stare bene. Ma c'è quella ragazza...- Harry si incupì ma Niall non riuscì a finire la frase perché il riccio gli cadde addosso, spinto da qualcuno.
-Oddio, scusami!- esclamò una voce acuta dietro di loro. Louis allungò una mano verso il riccio aiutandolo a rialzarsi. -Sono in ritardo e stavo correndo. Ti prego, scusami di nuovo.-
-Ho un déjà-vu- mormorò Harry guardandosi intorno stordito. Gli venne in mente una sola cosa da dire: -Ciao.- Lo guardò negli occhi sorridendo felice e si immerse nel blu delle sue iridi. Il liscio arrossì, distogliendo lo sguardo.
-Ehm... ciao, Harry.- rispose portandosi una mano dietro la nuca. Alzò lo sguardo e gli rivolse uno dei suoi sorrisi sghembi. Il cuore nel petto del riccio iniziò a battere frenetico ed il sangue salì alle sue guance colorandole di un rosa un po' più acceso. -Hai due minuti per parlare?- gli chiese il ragazzo schiarendosi la voce in un tentativo disperato di prendere coraggio per guardarlo negli occhi. Gli rivolse solo qualche sguardo sfuggente, incrociando i due smeraldi che lo abbagliavano e tentavano di tenerlo ancorato alla sua anima e non andarsene mai più. Niall fece un passo indietro sentendosi di troppo, ma nessuno dei due parve notarlo.
-Oh, certo. Dimmi pure.- rispose il riccio leggermente spiazzato sistemandosi le spalline dello zaino.
-Beh, mi chiedevo se volessi, ecco, uscire con me?- la frase risultò come una domanda, tanto che era incerta la sua voce. Il volto del riccio si illuminò ulteriormente, le guance si tinsero di un rosso molto più deciso e le sue labbra si distesero in un sorriso smagliante. Le mani di Louis fremettero per la voglia di prendergli il viso e baciarlo avidamente. Abbassò la testa imbarazzato dai suoi stessi pensieri. Immaginare di baciare uno dei suoi migliori amici! Un'idea troppo ambiziosa per lui. Il riccio rivolse un'occhiata al biondo come per chiedergli il permesso, forse più per vedere la sua reazione. Niall alzò le sopracciglia come a dirgli "Beh? Ti muovi?". In fondo, anche lui sperava in qualcosa tra loro.
-Certo. Mi piacerebbe molto uscire con te.- rispose mantenendo il sorriso. Il liscio alzò la testa e la sua espressione diceva chiaro e tondo che non si aspettava altro che un rifiuto. Louis iniziò a balbettare euforico ed arrossì ancora di più. Era evidente che era agitato ed Harry avrebbe solo voluto fare un passo in avanti ed abbracciarlo per rassicurarlo. Un passo pensò solamente un passo una stretta fastidiosa gli strinse lo stomaco e distolse l'attenzione dalla loro vicinanza. -Quando?- chiese semplicemente.
-Pensavo domani sera. Cioè, se ti va bene, insomma esce un nuovo film al cinema e pensavo ti sarebbe piaciuto, cioè...-
-Va bene.- interruppe il riccio divertito da quel farneticare del liscio. Gli piaceva, Louis che farneticava, ed aveva la sensazione che gli piacesse da sempre.
-Davvero?- Harry sorrise di nuovo guardandolo con uno sguardo che gli fece tremare le ginocchia.
-Sì,- rispose - davvero. Domani sera.-
-Passo a casa tua?- il riccio annuì di nuovo.
Solo quando in mensa vide il liscio sedersi di fianco alla sua "ragazza" si ricordò di lei e solo in quel momento si rese conto che in realtà non gli aveva domandato della lettera e di quell'ultima frase che lo assillava.

Vite al limite - Larry Stylinson/Ziam MayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora