Capitolo 42 - Help me

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[Ehi yo, fanciulli e fanciulle! Questo capitolo potrebbe anche essere detto "la resa dei conti" ma penso che esistano più capitoli al mondo che si chiamano in quel modo rispetto a persone che conoscono Sirius Black. Detto questo, spero che vi piaccia perché io ne vado assolutamente fiera e, lo giuro su Black stesso (scusate, sto leggendo il 5 di Harry Potter e penso che morirò a breve), non vado quasi mai fiera dei miei prodotti. Penso che voi possiate capirmi, visto che ho pensato diverse volte di cancellare la storia. Ora, scusate per questo lungo monologo, vi lascio al capitolo. ~A♡
P.S.: preparate la vostra anima, a me fa ancora un po' male.]

Ok, era il momento. Doveva prendersi coraggio e dirgli tutta la verità. Si staccò dall'abbraccio e lo guardò negli occhi, alzandosi lentamente in piedi.
-C'è dell'altro.- mormorò. L'ansia gli pervase lo stomaco e il cuore iniziò a battergli furiosamente nel petto, più di quanto non stesse già facendo. -Però, ti prego di non scappare.- Harry iniziò a preoccuparsi ma annuì comunque. Louis si sfilò lentamente la felpa, buttandola sul letto e si accorse di star tremando per la paura. Girò i polsi verso di lui in modo che li potesse vedere e chiuse gli occhi spaventato. Harry si alzò e si avvicinò guardando le cicatrici. Avvicinò le dita e le accarezzò delicatamente.
-Ti fanno male?- chiese. Louis scosse la testa cercando di non piangere.
-Solo quando faccio la doccia o quando... beh, quando mi hanno picchiato, insomma...- Harry si avvicinò ancora continuando a guardare quei segni sulla sua pelle, alcuni leggeri, altri più profondi. Assunse un'espressione corrucciata mentre le osservava e nella sua testa si affollavano i più diversi pensieri.
-Per questo non sei venuto a scuola?-
-S-sì, mia mamma mi ha tenuto a casa. Come se potesse risolvere le cose...- Rispose leggermente sarcastico. Harry alzò una mano al suo viso e gli accarezzò la guancia con il dorso, facendogli alzare lo sguardo.
-Lou...- mormorò. Gli baciò la fronte, rimanendo in quella posizione. -Non voglio andarmene.- Louis sfiorò con la punta delle dita il bordo della maglietta del riccio abbassando gli occhi. Harry lo guardò mentre con le sue mani il liscio gli accarezzava il petto, negli occhi una strana espressione curiosa. Arrivò fino ai fianchi e li strinse leggermente. Passò con le dita sotto al tessuto a toccargli delicatamente la pelle. Harry lasciò che Louis fosse libero di sfilargli la maglietta e il lisciò gli appoggiò una mano sul petto, stupefatto della situazione in cui si trovava. Fece vagare il suo sguardo su di lui cercando di non farsi prendere dal panico. Harry si chinò facendo incontrare le loro labbra e Louis si abbandonò nelle braccia del riccio che lo prese portandolo sul letto dietro di loro. Lo appoggiò continuando a baciarlo, smettendo solo quando tolse anche la sua maglietta, scoprendo le altre cicatrici. Si allontanò per guardarle e Louis chiuse gli occhi iniziando a tremare di nuovo. Era sbagliato, era tutto sbagliato. Non doveva trovarsi lì, in quel momento, mezzo nudo sotto al ragazzo che gli piaceva e che di punto in bianco (lui lo sapeva) se ne sarebbe andato abbandonandolo. Posò una mano in corrispondenza del suo sterno e con una lieve pressione cercò di farlo spostare, ma al contatto così ravvicinato la sua fermezza vacillò. La sua spinta diventò una debole carezza. Harry gli accarezzò i tagli sulla pancia con la punta delle dita, poi si chinò a baciarle lentamente facendo venire a Louis la pelle d'oca. Baciò anche quelle sulle braccia per poi tornare al suo viso e cercare di calmarlo baciandogli le labbra. Il liscio portò le mani sulle sue guance e ricambiò il bacio, tenendo gli occhi chiusi. Le mani di Harry corsero rapide ai pantaloni di Louis e glieli sfilò senza difficoltà. Vide ancora quei segni e li accarezzò con il pollice mentre gli teneva le cosce.
-Lou...- mormorò a pochi millimetri dalle sue labbra. Si guardarono negli occhi e Louis arrossì vedendo il desiderio in quelli verdi del riccio. Lo baciò ancora e lasciò che le mani del liscio gli sfilarono i suoi pantaloni. Si staccò baciandogli uno zigomo e poi una tempia. -Sei bellissimo.- gli sussurrò all'orecchio facendolo rabbrividire. Si infilarono sotto le coperte e Harry lasciò una scia di baci su tutto il suo petto fino al bordo dei suoi boxer. Lo guardò dal basso cercando una forma di consenso e lo vide che ansimava, forse per l'ansia. Harry ritornò a baciarlo cercando di rassicurarlo. Gli sfilò i boxer mentre con l'altra mano si teneva sollevato. Gli accarezzò l'erezione sentendolo trattenere il respiro sotto di lui, poi la prese in mano ed iniziò a muoverla su e giù. Louis gli strinse il viso tra le mani mentre lo baciava.
-Harry...- mormorò mordendosi le labbra. Una sua mano andò tra i suoi capelli e glieli strinse mentre si muoveva. Il riccio si abbassò avvicinando la bocca all'erezione. A Louis si bloccò il respiro mentre guardava Harry prendere in bocca il suo membro. Inarcò la schiena cercando di non gemere mentre il riccio iniziava a succhiare e leccare. Gli strinse i capelli iniziando a muovergli la testa sotto la sua mano. -Ah! Cazzo.- mormorò. Si morse il labbro trattenendo a stento i gemiti e le grida. Ad un tratto il riccio si staccò tornando verso l'alto.
-Lou...- mormorò baciandogli la fronte. Il liscio capì al volo quello che voleva fare e annuì. Il suo petto si alzava e abbassava velocemente e il suo cuore non seguiva più un ritmo regolare. Con le sue piccole mani gli sfilò i boxer eliminando l'ultimo strato di vestiti che li separava. Boccheggiò alla vista di ciò che lo aspettava iniziando a preoccuparsi. Il riccio si chinò a prendere un preservativo dai pantaloni sul pavimento mentre portava l'altra mano alla bocca del ragazzo. -Apri.- mormorò infilandogli due dita in bocca. Il liscio iniziò a succhiarle guardando il riccio negli occhi facendogli abbassare lo sguardo. -Cazzo, Louis...- disse. Il castano sorrise colpevole. Dopo poco le sfilò per portarle verso il basso. -Dimmi se ti faccio male.- poi gli infilò il primo dito. Il liscio chiuse gli occhi cercando di abituarsi all'intrusione. Harry iniziò a muoverlo lentamente provando a fargli meno male possibile. Dopo un po' infilò anche un secondo dito e Louis sussultò per la sorpresa. -Scusa.- disse Harry fermandosi.
-No, no, va bene.- rispose Louis con la voce tremante. -Continua.- Harry annuì e fece come gli era stato detto. Cercò di spingersi più in fondo senza fargli male ed iniziò a sforbiciare cercando di allargarlo il più possibile. Inserì anche un terzo dito mentre Louis con una mano cercava il preservativo che Harry aveva appoggiato sul comodino. Quando Harry sfilò le dita, Louis aprì la bustina e lo infilò sulla sua lunghezza. Harry si preparò ma venne interrotto dall'altro. -Aspetta aspetta!- esclamò -Apri il cassetto del comodino.- Harry lo fece e vide una bottiglietta di lubrificante all'interno. La prese e ne mise un po' sulle dita. Lubrificò la sua erezione e poi la sua entrata. Poi appoggiò le mani ai lati del suo corpo.
-Fermami se ti faccio male, ok?- chiese il riccio. Il liscio annuì guardando verso il basso. Harry entrò lentamente senza andare fino in fondo e Louis chiuse gli occhi per il dolore. Le sue mani scattarono a stringere i bicipiti del riccio mentre si mordeva il labbro. Harry si fermò guardandolo e aspettando un consenso. Quando Louis annuì, il ragazzo si spinse fino in fondo. Una lacrima cadde dalla guancia del liscio ed Harry alzò una mano per asciugargliela. -Scusami.- sussurrò. Louis sorrise leggermente. Harry iniziò a muoversi e il liscio aumentò la presa sulle sue braccia. Lentamente al dolore si fece spazio il piacere e Louis iniziò a rilassarsi.
-Harry...- mormorò. Il riccio aumentò la velocità iniziando a gemere. Abbassò la testa facendo scivolare i capelli in avanti. Louis alzò le mani per tirarli indietro e lo guardò negli occhi. Si morse il labbro ansimando. Lo baciò delicatamente sentendo una sensazione di calore al basso ventre che si estendeva sempre di più. -Ah, Harry!- gridò inarcando la schiena quando colpì quel punto. -Lì, Harry. Ti prego!- Il riccio iniziò a colpire sempre quel punto aumentando la velocità. Il liscio, preso dal piacere, iniziò a muoversi verso di lui e non riuscì più a contenere i suoi gemiti. Alzò le gambe stringendogliele attorno ai fianchi per avvicinarsi il più possibile a lui.
-Lou! Oh, cazzo!- gridò il riccio buttando indietro la testa ormai giunto al limite. -Sto per...- non riuscì a finire la frase perché Louis gli prese il viso tra le mani e lo baciò.
-Ti a-amo Haz.- mormorò il liscio anche lui al limite. Harry lo guardò per poi sorridere e appoggiare la testa sulla sua spalla.
-Ti amo a-anche io, Lou.- disse lasciandogli un bacio dolce sul collo e poi si abbandonò all'orgasmo e lui lo seguì poco dopo. Si fermarono in quella posizione fino a quando Harry non riuscì ad alzarsi e sfilarsi il preservativo. Poi si girò verso il liscio distendendosi al suo fianco e lo guardò mentre con gli occhi chiusi riprendeva fiato. Lo abbracciò e Louis si girò appoggiando la testa sul suo petto, addormentandosi. Il riccio sorrise, vedendolo così indifeso ma protetto dalle sue braccia e si addormentò con il sorriso sulle labbra.

Vite al limite - Larry Stylinson/Ziam MayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora