Capitolo 28 - One More Time

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[Ehiiii! Eccomi tornata con un nuovo capitolo. Scusate se ci ho messo tanto ma ho avuto un sacco di verifiche e non sono riuscita a scrivere. Ma non vi preoccupate, ho in programma per voi un capitolo super hot che sto già scrivendo. Per ora, però, godetevi questo. Buona lettura a tutti! ~A♡]

A metà febbraio Harry si trovava a girovagare per la casa senza una meta precisa, sdraiandosi di tanto in tanto sul letto, occupando il divano o il tappeto, ascoltando musica e canticchiando qualche canzone di sfuggita. Si stava annoiando a morte da solo, ma non poteva chiamare nessuno perché Liam e Zayn erano ad una qualche strana riunione con un'amica del castano, Niall era da qualche parte con suo fratello e Louis... beh, a dire il vero non aveva nemmeno pensato a lui quando aveva chiesto se c'era qualcuno disponibile per uscire un po'. Inconsapevolmente, si sentì male. Dopotutto era un ragazzo simpatico che ci teneva a riallacciare i rapporti con Harry, ma c'era qualcosa... qualcosa che mancava al riccio, che non riusciva a capire. Ad un tratto, mentre si sforzava di ricordare qualche cosa che lo potesse aiutare a capire cosa mancava, suonò il campanello ed Harry scattò in piedi dal pavimento del salotto correndo nell'atrio per aprire la porta. C'era un corriere con in mano una scatola bianca che il riccio riconobbe all'istante. Sorrise arrossendo; la prese e la portò in camera. All'interno ci trovò un'altra scatola impacchettata con una carta verde ed un fiocco bianco circondata, come al solito, da diverse rose bianche. C'era la lettera appoggiata sopra; la prese e la lesse ansiosamente, curioso di aprire la seconda scatola.

Caro Harry,
nessuna rosa bianca all'esterno per indicare che il pacco era mio perché sicuramente il corriere l'avrebbe schiacciata tra le sue diecimila scatole diverse. In ogni caso, ho deciso di scriverti un'altra lettera e il regalo l'ho fatto con tutto il cuore; spero che ti piaccia. Anche questo è un collegamento con quella famosa sera di cui probabilmente non rechi il minimo ricordo, ma che io conservo così avidamente. Mi hai portato in camera tua e mi hai mostrato delle foto appese al muro. Mi hai detto che non potevi più farne perché la macchina fotografica si era rotta ed io ho pensato che non era giusto. Amo quelle foto, amo come ne parli, di questa tua passione, con quella luce negli occhi che tanto mi manca. Adoro i tuoi occhi, ne farei mille foto e non mi stancherei mai di guardarli. Dovresti farne, di foto dei tuoi occhi, foto di te, le appenderei sopra al letto, per averti vicino anche quando dormo. Perché mai come adesso sei lontano da me.

Sempre tuo,

Louis.

Incuriosito fino al limite, Harry fremette e gli tremavano le mani mentre scartava il pacchetto. Quando vide l'interno gli si mozzò il respiro in gola e dovette sedersi per il tremore alle gambe. Prese tra le dita tremanti una scatola con delle stampe esterne di una macchina fotografica Canon. Un modello professionale, probabilmente uno di quelli che costavano di più, con diversi obbiettivi già all'interno, intercambiabili. La raccolse con le dita tremanti e la tenne in mano, appendendosela al collo e guardandola incredulo.
Louis gli aveva regalato una macchina fotografica, e non una qualsiasi ma un modello costosissimo che Harry non si sarebbe mai nemmeno sognato di comprare. Louis sapeva che la fotografia era la sua passione, dopo il canto, quindi in passato doveva essere una persona molto importante nella sua vita, ma allora perché non se la ricordava?

****

Niall camminava pigro per le strade della città con suo fratello, Greg, di fianco. Aveva lo sguardo perso nel vuoto, triste, ed ovviamente l'altro l'aveva notato. Con una spallata leggera richiamò la sua attenzione.
-Allora? Mi dici perché sei così triste?- il biondo scosse la testa e tentò un sorriso.
-Niente, non preoccuparti.- rispose guardando per terra. Greg alzò un sopracciglio scettico.
-Il mio fratellino sta una merda e tu mi dici "niente"? Seriamente? Andiamo, sai che puoi dirmi tutto.- Niall sospirò lanciandogli un'occhiata.
-Non è nulla, problemi di cuore...- Greg gli mise un braccio attorno alle spalle sorridendo.
-Una ragazza? Me l'aspettavo.- Niall sorrise timido a tutta quell'allegria del fratello. E dire che di solito era lui quello felice che rideva sempre. -Raccontami tutto, fratello.- il biondo sospirò di nuovo tristemente.
-Lei è... la sorella di Harry- Greg aggrottò le sopracciglia confuso.
-Ma non è un po' grande?- Niall sorrise amaramente.
-Già, appunto.- mormorò, ma Greg interruppe il suo momento depresso con una pacca decisa sulla spalla.
-Oh, e chissene frega!- esclamò convinto facendo ridacchiare Niall -In fondo, non importa se ha qualche anno in più, o no?- il biondo annuì incerto stringendosi nelle spalle.
-È lei che non vuole, a dire il vero.- l'altro sospirò ed incrociò le braccia al petto.
-Oh, Niall Niall. Piccolo, dolce ed innocente Niall. È ovvio che anche lei è interessata, no?-
-Ma non la conosci nemmeno...- obbiettò il biondo ricevendosi un paio di schiaffetti leggeri sul viso.
-Zitto, zitto, fratellino. Chi con questo bel faccino non conquisterebbe una bella ragazza come Gemma Styles? Ovviamente so chi è, e non stento a credere che si sia innamorata. Certo ha 18 anni quindi è teoricamente illegale ma...-
-Come fai a dire che è innamorata? È lei che ha detto che non possiamo stare insieme.- Greg lo guardò con quell'espressione da "sono il fratello maggiore ne so più di te".
-Ovviamente lo ha fatto perché anche lei si preoccupa dell'età, o sbaglio? Scommetto che è la prima motivazione che ti ha dato.- Niall ci rifletté e sorrise amaramente. Effettivamente era proprio così. -Fidati di me fratellino, provaci e basta, non importa se lei ha due anni in più di te, l'amore è amore. Punto.-

****

-No, Liam non ce la faccio.- mormorò Zayn guardandosi le mani che tremavano violentemente. Il castano si avvicinò lentamente ed incrociò le dita con le sue. Lo guardò con un sorriso e gli appoggiò la testa sulla fronte. Il moro trattenne a stento un singhiozzo e chiuse saldamente gli occhi tentando di non piangere. Sospirò lentamente e cercò di fermare il tremore alle mani abbandonandole completamente in quelle di Liam.
-Sì che ce la fai.- il moro scosse la testa ed una lacrima sfuggì sulla sua guancia. Liam gli fece alzare il viso e la cancellò con un bacio lento, in modo da non lasciargli mai andare le mani.
-No, Liam. Tu non capisci. Fa male, fa male non averla. Mi serve, ne ho bisogno. Ti prego, aiutami. Liam...- si liberò finalmente in un pianto disperato appoggiando la testa sulla spalla del più alto bagnandogli la felpa. L'altro gli strinse saldamente le dita, poi le spostò dietro la sua nuca lasciandole lì. Lo prese dalle gambe e lo fece alzare, prendendolo in braccio. Salì le scale fino alla sua camera e lo fece sdraiare sul letto e lo mise sotto le coperte dopo essersi infilato a sua volta. Lo fece appoggiare al suo petto accarezzandogli pigramente la spalla.
-Non me ne vado, Zayn.- mormorò Liam ed al moro sembrarono le parole più dolci che gli avesse mai detto. Strinse tra le dita la sua maglietta e inspirò profondamente. Vide le ultime lacrime cadere lentamente sulla stoffa bagnandola, ma Liam non ci fece molto caso.
-Giuralo.- rispose alzando lo sguardo e guardandolo negli occhi. Aveva le orbite spalancate, le occhiaie gli cerchiavano le palpebre, non dormiva bene e Liam lo sapeva. I capelli non erano poi così ben messi ma lui non lo notava. Per Liam, Zayn era sempre bellissimo.
-Lo giuro.- sussurrò dandogli un bacio sulla fronte. Il moro non poté fare a meno di sorridere.
-Ancora una volta.- disse avvicinandosi al suo viso e sfiorando appena le sue labbra chiudendo gli occhi.
-Lo giuro, Zayn Malik. Non me ne andrò mai.- disse convinto baciandolo di nuovo. E Zayn si lasciò baciare come se non lo avessero mai fatto.

Vite al limite - Larry Stylinson/Ziam MayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora