Capitolo 35 - Perfect

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[HELLOOOOOO GUYSSSSS!!! Scusate l'ENORME ritardo ma davvero con le vacanze e tutto mi sono completamente dimenticata. Detto ciò ECCO IL NUOVO CAPITOLO che non può competere con quello precedente ma, beh... io lo adoro lo stesso. Spero che la storia vi stia piacendo, cosa che tra l'altro mi confermate sempre con stelline e commenti. Vi adoro tutti e AVVISO probabilmente la storia sta per finire. Eh già :( credo che non andrà oltre il Capitolo 45 a farla grande. Anyway, ecco a voi il capitolo. Vi amo tutti ~A♡]

Seduto sul divano con una tazza di the tra le dita, Louis guardava la pioggia battere sulle finestre del salotto della casa di Harry. Era una stanza calda e accogliente, con una stufa a legna in un angolo e i mobili di legno chiaro. I libri bagnati che Harry aveva portato a casa quella sera erano disposti in linea di fronte al debole fuoco che riscaldava la stanza nonostante fossero ormai ai primi di aprile. Voleva andare a leggerne i titoli ma era troppo imbarazzato e a disagio per muoversi dalla sua posizione. Sorseggiò il suo the caldo arrossendo al ricordo di quello che era accaduto poco prima. Il suo telefono vibrò sul tavolino di fronte e Louis si allungò per prenderlo.

Mamma: Ciao tesoro, dove sei? Tutto bene?

Improvvisamente si rese conto di essere rimasto a casa di Harry senza avvisare sua madre e forse era il caso di tornare a casa. Si alzò in piedi ma poi si guardò, accorgendosi di avere indosso solo una felpa che gli aveva prestato il ragazzo e che gli arrivava appena sopra le ginocchia ed era senza pantaloni. Si avviò lentamente verso la cucina con il cuore che batteva a mille e le guance che si scaldavano sempre di più. Sulla soglia vide il riccio che finiva di sistemare alcune cose sulla credenza con indosso un semplice pigiama leggero con le maniche corte. Vide i muscoli del braccio che si tiravano mentre lui si allungava verso la mensola più alta e si affrettò a distogliere lo sguardo. Si schiarì la gola attirando l'attenzione del riccio che si girò a guardarlo. Gli rivolse un sorriso dolcissimo e Louis giurò di aver perso il cuore per strada.
-Uhm... Harry? Ecco, mia mamma mi ha scritto e... beh ecco è molto preoccupata ed io... sì, no, insomma dovrei tornare...- l'espressione di Harry si tramutò in una un po' confusa e poi in un sorriso se possibile ancora più dolce del primo.
-Che ne dici di rimanere qui?- chiese avvicinandosi. Non lo sfiorò ma Louis dovette schiarirsi la voce un paio di volte prima di riuscire a dire anche solo una parola.
-Davvero?- chiese leggermente agitato. Molto agitato. -Cioè per la notte?- iniziò a fantasticare su una notte insieme ad Harry e dovette frenare la sua mente prima che si spingesse troppo oltre.
-Sì, se ti va.- gli rispose facendo un altro passo avanti. Con una mano gli sfiorò la guancia provocandogli una scarica di brividi lungo la spina dorsale. -Puoi dormire in camera mia mentre io starò sul divano.- le sue dita si spostarono leggere sul suo collo e Louis d'istinto inclinò la testa di lato come per lasciargli più spazio. Poi gli sfiorarono la nuca e, non appena Harry iniziò ad inclinarsi verso di lui, il liscio sfuggì rapido a quel contatto.
-Forse è meglio che l'avvisi.- si spostò in salotto e digitò freneticamente una risposta.

Louis: Rimango a casa di Harry sta sera per la pioggia. È un problema?

Il messaggio di sua madre fu quasi immediato.

Mamma: Per la pioggia, certo.
Mamma: Ho una macchina eh.
Mamma: Comunque sì, tesoro, per me va bene. Buonanotte. ;-]

Sorrise colpevole perché in fondo non era solamente la pioggia che lo aveva trattenuto. Harry finse di non sentirsi offeso o ferito dal comportamento di Louis nei suoi confronti e valutò la situazione in modo logico. Forse non era rimasto soddisfatto del bacio che gli aveva dato? Forse non lo voleva? Poi scosse la testa muovendo i ricci. No, i segni erano inequivocabili e dicevano chiaro e tondo che anche lui quel bacio lo aveva desiderato. Ma allora cosa lo aveva frenato? Forse qualche insicurezza? Magari non si sentiva proto ad avere una relazione? Qualunque cosa fosse, Harry era deciso a scoprirlo. Andò verso il salotto fino al divano dove era seduto un Louis decisamente agitato. Sorrise.
-Si sta facendo tardi.- gli disse con un tono dolcissimo. Il liscio alzò lo sguardo incrociando gli occhi verdi di Harry. Nel petto del riccio il suo cuore fece un salto. -Ti porto a vedere la camera se vuoi.- il liscio fece sì con la testa ma prima di alzarsi in piedi, l'altro gli offrì la mano. Lui la prese sentendo una strana sensazione non appena le loro pelli entrarono in contatto. Harry lo guidò su per le scale fino ad una porta. Louis c'era già stato, un po' di tempo prima, in un appuntamento in cui Harry gli aveva mostrato le sue fotografie. Quando entrarono, il riccio mollò la sua mano andando a sistemare le sue cose sparse un po' ovunque. Sul muro delle foto c'è ne erano di nuove: una di un occhio verde ed una di Harry in persona. Sorrise pensando al biglietto che aveva scritto quando gli aveva regalato la macchina fotografica nuova. Sulla scrivania erano posati tutti i regali che gli aveva fatto e sorrise ancora di più.
-Scusami per il disordine.- disse il riccio con una punta di ansia nella voce. Poi si fermò indicando intorno a sé -Fa come se fossi a casa tua. Se hai bisogno di me, sarò giù di sotto.- lo oltrepassò e fece per andarsene ma Louis lo bloccò sulla porta prendendogli delicatamente un polso.
-Harry.- il riccio si girò. Per la prima volta da quando si erano baciati la sua spavalderia era crollata mostrando il lato insicuro del ragazzo. -Rimarresti un po' con me?- chiese. L'altro annuì anche se un pò sorpreso e fece scivolare la sua mano ad intrecciarsi con quella di Louis. Lo guardò negli occhi e si avvicinò lentamente. Il liscio pensò che se ogni volta che dovevano baciarsi doveva morire di ansia allora avrebbe preferito non baciarlo. Si girò verso il letto lasciando il riccio decisamente confuso, poi gli mollò la mano e si avviò verso la parete con le fotografie. Accese le lucine sopra di esse e poi sorrise.
-Spegni la luce.- mormorò ad Harry ancora in piedi dove lo aveva lasciato. Lui la spense come gli era stato detto e poi chiuse delicatamente la porta. La stanza cadde in una penombra illuminata solo da quella parete ed Harry guardò Louis attratto dalle foto. Si avvicinò e si sedette dietro di lui sul letto. Gli avvolse i fianchi con le braccia e posò la testa sulla sua sua spalla sinistra.
-Ti piacciono?- chiese. Il respiro del liscio tremava e il quello caldo di Harry sul suo collo non contributiva a migliorare la situazione.
-M - molto. - rispose in un flebile sussurro. Si costrinse a fare un paio di respiri profondi per cercare di rilassarsi ma le mani calde dell'altro sui suoi fianchi non lo aiutavano di certo. Harry gli lasciò un bacio sul collo per poi avvicinarsi al suo orecchio.
-Non essere agitato, Lou.- sussurrò. Il risposta il liscio rilasciò solo un debole sospiro. Allora Harry lo girò prendendolo dai fianchi per ritrovarselo di fronte. Anche se non poteva scorgere tutti i dettagli del suo viso, sapeva che stava arrossendo fino all'inverosimile.
-Non... non è così facile.- rispose finalmente abbassando lo sguardo. Si sistemò meglio la felpa sulle cosce fino a quando non vide la mano di Harry che gli accarezzava la guancia. Stava ridacchiando, ovviamente per la sua ansia, e fece sorridere anche lui. Il riccio si mise in ginocchio e si avvicinò lasciandoli un bacio sulla fronte. Poi sulla punta del naso facendolo sorridere appena e poi si fermò a pochi centimetri dalle labbra. Sentirono i propri respiri mescolarsi ma questa volta non fu Harry a prendere l'iniziativa. Anche Louis si mise in ginocchio e, cogliendo l'altro di sorpresa, lo baciò delicatamente. Con una mano accarezzò le sue guance e poi le infilò entrambe tra i capelli. Il riccio fece scorrere i suoi palmi sul piccolo corpo del ragazzo fino a raggiungere la base della sua schiena per poterlo avvicinare il più possibile. Quando si staccarono da quel semplice bacio a stampo, Louis posò un dito sulle labbra carnose di Harry accarezzandole. Il riccio lo guardò negli occhi mentre l'altro fissava il movimento del suo dito.
-Ho paura, Harry.- disse talmente piano che l'altro lo sentì a stento. Questo gli baciò il dito prendendogli poi la mano. Nella sua, quella piccola di Louis quasi scompariva. Gli baciò una guancia e gli accarezzò con l'altra mano i capelli.
-Paura di cosa?- chiese confuso.
-Paura di... non piacerti. Paura di non essere all'altezza delle tue aspettative. Ho paura di tutta questa cosa, tra me e te.-
-Perché? Cosa c'è di sbagliato tra di noi?- il termine "noi" mosse qualcosa dentro al liscio che si sedette abbracciando il corpo del più alto e nascondendo il viso nel suo petto.
-Niente è solo che... è tutto nuovo per me. Fino a un mese fa non ero nemmeno sicuro di provare davvero qualcosa per te e adesso... non lo so. Non so nemmeno come funziona. Forse...- fece una pausa alzando lo sguardo su quello dell'altro ragazzo che si sedette avvicinandolo a se -forse ho solo paura che tutto accada troppo in fretta.- concluse con una voce bassissima. Il riccio sorrise baciandolo a stampo lentamente.
-Non farò niente che tu non voglia, Lou, tranquillo.- mormorò. Poi spinse delicatamente il corpo del liscio indietro che si distese sotto di lui. Harry voleva toglierli ogni indumento che ancora lo ricopriva ma gli aveva appena fatto una promessa che doveva assolutamente mantere. Lo guardò dall'alto e, baciandolo di nuovo gli disse -E per me sei perfetto così.-
Si baciarono di nuovo, questa volta andando un po' più a fondo, unendo la lingua. Louis chiuse gli occhi beandosi di quella sensazione meravigliosa della bocca a contatto con quella di Harry. Sentì le sue mani grandi accarezzarlo, a partire dai capelli, poi le guance ed infine il petto, posandosi sopra al cuore. Poi ripresero il loro percorso fino ad arrivare al bordo della felpa, e si sarebbero spinte anche oltre se non fosse stato per Louis che le aveva fermate improvvisamente allarmato.
-Le gambe no.- proferì cercando di dissimulare leggermente la sua preoccupazione per quel punto del corpo. Iniziò a pensare al momento in cui avrebbe dovuto dirglielo, in cui avrebbe dovuto farglieli vedere, ma era ancora troppo presto per rovinate tutto. Il riccio, però, non fece domande e si sdraiò accanto a lui, riprendendo a baciarlo e ad accarezzargli la schiena dolcemente. Quando si seprararono, Harry gli accarezzò i capelli delicatamente.
-Potrei rimanere così per tutta la notte.- gli disse il liscio sbadigliando. L'altro sorrise lasciandogli un bacio leggero sulla fronte.
-Potrei rimanere così per tutta la vita.- rispose il riccio vedendo Louis addormentarsi a poco a poco sul suo petto.

Vite al limite - Larry Stylinson/Ziam MayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora