| Miyon's pov |-Signorina Miyon, tra un po' è il tuo turno.
Appena udite quelle improvvise e chiare parole, entrambi sobbalzammo spaventati: Jungkook si spostò in fretta e furia dal mio viso, mettendo rapidamente fine a quel rilassante e dolce contatto che si era venuto a creare tra il suo accogliente palmo e il mio volto bollente, mentre una leggera sfumatura di rosa si fece spazio tra le sue soffici guance; io, invece, feci subito un passo indietro, emettendo un piccolo suono di stupore.
-A-arrivo signora Choi...
Le risposi più imbarazzata che mai, spostando una ciocca dei miei lunghi capelli castani dietro l'orecchio, ancora visibilmente scossa.Veloce come un fulmine, mi precipitai nel piccolo spogliatoio, presi il mio borsone ed uscii a rapidamente dalla stanza che mi era stata precedentemente assegnata, seguita a grandi passi svelti dal maggiore.
Lui, al contrario di me, si era già totalmente dimenticato della scena appena vissuta; era tornato spensierato, tranquillo, come se fosse stato a casa sua a bere una bella tazza di camomilla, facendo finta che nulla di tutto ciò fosse successo.Sebbene, però, fossi riuscita a non farmi venire un infarto durante quel momento di enorme imbarazzo, sicuramente l'avrei preso a breve.
Il pensiero dell'audizione mi era praticamente passato dalla testa, talmente ero in balia di tutte quelle forti e travolgenti sensazioni.
Ora, purtroppo, l'angoscia era ritornata, ed anche più imperterrita di prima.Seguii la professoressa, mentre cercavo disperatamente di ricollegare i pochi neuroni rimasti nel cervello per poter realizzare la tragica situazione.
Il grande momento era arrivato.
Mancavano solo cinque minuti, dopodiché mi sarei finalmente giocata la mia unica possibilità di poter entrare a far parte di questa scuola.
L'unica cosa che dovevo fare adesso era mettere da parte la paura e qualsiasi pensiero che non riguardasse l'audizione - persino lo strano momento appena avuto con Jungkook - e concentrarmi al massimo sulla coreografia.
Speravo di poter poi essere felice e soddisfatta di aver messo tutta me stessa nella prestazione, senza rimpianti o rimorsi.
Se non fossi stata ammessa, non me lo sarei mai perdonato.
Volevo lasciare tutti a bocca aperta, senza fiato, stupirli a tal punto che decidessero senza troppe discussioni.
Volevo che i giudici potessero essere davvero fieri di aver trovato un nuovo talento, e orgogliosi di poter farmi entrare a far parte del loro istituto.
Mi ero esercitata a lungo, tre intere settimane trascorse ad imparare faticosamente ogni singolo passo, a sudare, per ore e ore immersa nel mondo della musica, in quel piccolo angolo di felicità che ritenevo importante come la mia stessa vita.
E speravo, pregavo in ginocchio tutti i santi del paradiso, che mi ammettessero senza troppi problemi e ripensamenti, lo volevo veramente con tutto il cuore.La signora Choi, una volta arrivata al piano terra, si diresse all'interno di uno dei tanti immensi corridoi della scuola, il quale terminava con un grande e largo spiazzo e innumerevoli sedie ricoperte d'argento, ad arredarlo.
Sembrava una specie di sala d'attesa che, al contrario di quelle di uno studio dentistico, accoglieva tutti i giovani talenti venuti lì per dare la dimostrazione della loro bravura, per poter far provare ai giudici un'infinità di emozioni differenti.-Aspetta pur qui Miyon, tra un po' iniziano le lezioni, quindi ti devo lasciare. Anche se, però, vedo che sei già in ottima compagnia...
Minso, con un sorriso furbetto sulle labbra, puntò il suo sguardo dietro di me, verso la figura possente di Jungkook.-Ehi signorino, non arrivare in ritardo se no il professor Park si arrabbierà!
Continuò ella con un sorrisino sulle labbra, avvisando il diretto interessato.-Glielo prometto...
Jungkook sorrise a sua volta e abbassò lo sguardo intimidito.-Bene, ora devo proprio andare. Buona fortuna Miyon, spero di rivederti!
-La ringrazio tanto, professoressa. È stata davvero gentile...
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𝐒𝐡𝐲𝐧𝐞𝐬𝐬 | 𝐣𝐣𝐤
Fanfiction❁ Timidezza. Questa era la parola che descriveva la ragazza diciassettenne Kim Miyon. Ma non era solo la timidezza a impedirle di frequentare una scuola di ballo. Tutti le dicevano che era brava e portata per la danza ma si sottovalutava talmente ta...