❁ cαpitolo xxxıx

2.4K 150 18
                                    


| Miyon's pov |

Non riuscivo ancora a credere di aver riaperto gli occhi.
Pensavo davvero di essere finita quella volta... Ma, grazie a un meraviglioso miracolo ed un tempismo perfetto, ero riuscita a sopravvivere a quelle dolorose aggressioni.
Alla fine mi ero beccata solamente un bello spavento, naso e labbra spaccati e numerosi lividi per tutto il corpo... Beh poteva andare peggio, no?
In ogni caso, dovevo ringraziare solo ed unicamente Jungkook se, in questo momento, ero ancora in grado di parlare e respirare autonomamente.
Ora potevo anche essere in ospedale in pessime condizioni e avvolta da una molteplice serie di tubicini dappertutto, invece no.
Mi trovavo nella sua camera, sul suo letto, addirittura accoccolata tra le sue braccia... E quale situazione migliore per ricevere il mio primo bacio.
Cavolo, mi stava quasi per venire un infarto quando avevo visto che continuava a fissare insistentemente le mie labbra, iniziando poi pure ad avvicinarsi piano piano; mi ero irrigidita enormemente a causa di quel suo lento movimento, consapevole di ciò che avrebbe fatto di lì a poco.
Ma comunque, non avevo avuto minimamente l'intenzione di sfuggire a quel tocco.
Era stata una sensazione bellissima quella delle sue morbide e profumate labbra sulle mie. In quell'istante non ero riuscita neanche minimamente a collegare la testa per capire cosa stava accadendo. Era successo, e basta.
E, finalmente, ora avevo realizzato i miei strani e forti sentimenti che provavo in sua compagnia, giorno dopo giorno. Era stato quel gesto a farmi convincere una volta per tutte di essere innamorata di Jeon Jungkook.
E anche follemente, avrei detto.
Le farfalle si erano, dopo tanto tempo, liberate da quella stretta e, talvolta dolorosa, morsa nel mio stomaco, ed erano andate ad occupare felicemente ogni singola parte del mio corpo, inibriandomi completamente dalla testa ai piedi.
Quel bacio mi aveva lasciato davvero a bocca aperta e col fiato sospeso per infiniti secondi.
La mente libera da ogni pensiero e preoccupazione, il cuore leggero e tamburellante, gambe e braccia piene di una ricca dose di adrenalina ed euforia, mentre il viso color ciliegia come ogni sacrosanta volta... Ma non era stata di certo quest'ultimo aspetto a bloccarmi dal ricambiare l'affettuoso gesto.
Era stato veramente il primo bacio più straordinario e mozzafiato che avessi mai potuto ricevere, e la persona, ormai, ero più che sicura fosse quella giusta.
Sentivo nel più profondo del cuore, oltre che a tante piccole scosse di agitazione, anche una piacevole sensazione di pura ebbrezza in ogni momento che trascorrevo insieme a lui, cosa che non capitava sicuramente con chiunque.
Ed, inoltre, non avevo potuto che essere la ragazza più gioisa del mondo quando poi, dopo il primo paradisiaco bacio, mi aveva pure chiesto se volessi essere la sua fidanzata. Non riuscivo ancora a crederci, seriamente.
Io insieme... Ad un ragazzo? La situazione mi sembrava così irreale che pensavo di star vivendo un sogno, un'illusione creata dalla mia mente.
E invece era davvero la realtà.

In quel momento ci stavamo scambiando il secondo bacio: era leggermente più profondo, passionale. Jungkook si staccava leggermente per riprendere fiato, e poi le sue deliziose labbra si posavano di nuovo delicatamente sulle mie, provocandomi non pochi brividi di piacere in ogni mia singola parte del corpo.
Ad un tratto, però, sentimmo entrambi il rumore della porta d'ingresso di casa sua aprirsi, e subito dopo, chiudersi in modo piuttosto forte.
Spaventati, ci staccammo subito; vidi lui dare una veloce occhiata al suo orologio da polso, e mettersi seduto sul letto, dando poi una mano anche a me per fare la stessa cosa.

-Penso proprio che vorranno delle spiegazioni...
Sussurrò il moro al mio fianco, con il volto improvvisamente serio e preoccupato.

-Oggi ho detto loro di andare a scuola senza di me, quando ho visto che non arrivavi.
Continuò, chiarendomi meglio le idee.

Rivolsi dapprima uno sguardo al ragazzo seduto al mio fianco, poi lo spostai, invece, verso la porta di legno bianco davanti a me, che dopo pochissimi secondi, si spalancò violentemente, facendo comparire le sei ansimanti figure dei suoi hyung.

𝐒𝐡𝐲𝐧𝐞𝐬𝐬 | 𝐣𝐣𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora