"411,68? Credi che siamo così ricchi da poterci permettere di fare questo shopping così sfrenato? Che quattro stracci e qualche trucco ti sei comprata, potevi prendere le stesse cose ad un prezzo più basso." mi rimprovera mia madre con voce stizzita
"Beh non mi pare che siano quattro stracci se ho pagato così tanto!" le rispondo innervosita
"Lee non rispondere a tua madre. Dovevi stare attenta a quello che compravi". mi riprende papà
" Avresti potuto spenderli per qualcos'altro di meno superfluo" continua mia madre
" Vediamo tipo una macchina? Ah no giusto, non volete che li spenda neanche per quella. Questi soldi sono i miei risparmi e non posso spenderli come voglio." sbuffo
" Se proprio dobbiamo essere precisi, quei soldi sono una parte di quelli miei e di tua madre, che abbiamo guadagnato e ti abbiamo dato perché pensavamo gli avresti usati con un po' più di giudizio. E per la macchina, come pretendi di poterne avere una, dato che non riusciresti a mantenerla?" insiste mio padre
"Ho capito volete che continui a vestirmi con gli abiti di quando avevo 12 anni e per l'auto potrei trovarmi un a lavoro"
"E faresti bene" incalza mia madre " perché se non lo farai, entro due settimane riporterò tutto in dietro" mi minaccia
"Non puoi farlo!" urlo
"Si se non recuperi il più presto possibile i soldi" mi assicura
"Siete degli stronzi!" tiro calci a tutto ciò che trovo intorno e vedo i miei genitori rimanere di sasso
"Come ti permetti di parlarci in questo modo? Trovati un lavoro in fretta altrimenti puoi anche trovarti un'altra casa" Mi rimprovera mia madre
"Dovresti avere un certo rispetto nei nostri confronti, siamo sempre i tuoi genitori non siamo i tuoi amici!" Mi zittisce mio padre.
Non rispondo e corro in camera.
" Dove credi di andare ragazzina, ho cucinato tutto il giorno, ora viene a pranzare" mi urla dietro mia madre.
" Non me ne frega un cazzo! Mi è passato l'appetito." urlo sbattendo la porta.
"Bene non mi lasci altra scelta rimarrai in punizione per due settimane, niente telefono e computer, li userai solo per chiedere compiti e studiare e dimenticati di uscire con i tuoi amici" dice mia madre dall'altro lato della porta.
"Sei davvero insopportabile!"- urlo- " non capisci proprio niente. Non vedo l'ora di andare all' università."
"Se non vuoi che i giorni di punizione aumentino ti suggerisco di moderare i termini. E se non vuoi mangiare fai qualcosa di utile e cercati un lavoro." continua mia madre e a quel punto sento i suoi passi che si allontanano dalla mia porta
"Idiota, ma cosa crede. Non ho mai speso soldi in " cose superflue" come le ha chiamate lei e una volta sola che lo faccio ne fanno una questione di stato."
Sento bussare alla porta.
"Ash, posso entrare?" chiede Jake, ma non ho voglia di parlare.
"Jake per favore lasciami stare, non sono in vena di parlare".
"Fammi entrare così ne parliamo" insiste; mi alzo, vado vicino alla porta e apro solo una piccola fessura in modo da vederlo.
"Jake ho detto che non mi va, non insistere o racconto a mamma e papà in quale stato ci sei venuto a prendere" lo guardo in modo da fargli capire che non sto scherzando.
"Non lo faresti mai, no sei il tipo di ragazza che mette nei casini gli altri" precisa.
"Non ero neanche il tipo che manca di rispetto ai propri genitori o da essere messa in punizione. Ma come vedi" ribadisco.
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UN BACIO TRA AMORE E ODIO
RomanceLei Ashlee Evans, una ragazza di 17 anni, una famiglia perfetta, degli amici pronti a sostenerla in tutto e con un grande sogno nel cassetto pronta a realizzarlo nei migliori dei modi ma... Lui Blake Collins un ragazzo di 19 anni, un padre complic...