Capitolo 52

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P.o.v Blake

Cazzo! Alle volte dovrei proprio tagliare la mia fottuta lingua. Perché gli ho dovuto dire quelle cose? È scontato che voglia sapere cosa stia succedendo a suo fratello, gli vuole bene ed è preoccupata e capisco che voglia sapere tutto, ma comprendo anche Jake quello che mi ha rivelato anche se eravamo mezzi ubriachi sarebbe stato difficile da dire a chiunque e suppongo che ci sia riuscito solo grazie all'aiuto dell'alcol se no non penso sarebbe stato così aperto nel confessarmi quelle cose. L'uno vuole proteggere l'altro, mi sarebbe piaciuto anche a me avere questo tipo di rapporto con Damian, ho sempre pensato che se almeno lui mi avesse protetto da nostro padre adesso potrei essere una persona migliora, una degna di stare al fianco di Lee. Continuo a bussare, tuttavia non ricevendo alcuna risposta mi volto per ritornarmene a casa, fino a quando non sento la porta aprirsi.

"Mi spieghi perché sei venuto fino a qui e cosa sta succedendo tra te e mia sorella? Mi domanda Jake con fare irritato.

"Buonasera anche a te Jake... Tutto bene, grazie... ma figurati non è stato un problema riaccompagnarla a casa" ribatto canzonandolo.

"Sì, va bene. Ti decidi a parlare, non ho tutta la giornata" sbuffa esasperato.

"Ti stavo semplicemente riportando l'orologio e volevo sincerarmi che fossi ancora vivo" cerco di ironizzare dato che già la situazione in cui mi trovo è abbastanza assurda e glielo porgo.

"Ok. Ad... aspetta! Perché ha riaccompagnato Lee?" ovviamente non mi ringrazia, però vuole sempre farmi il terzo grado quando riguarda sua sorella. E sicuramente non sarò io a dirgli quello che è veramente successo, non credo rimarrebbe calmo a stento lo sono rimasto io. Quindi opto per una mezza verità.

"L'ho incontrata al parco mentre venivo, mi sa che doveva incontrarsi con quel Matt, le avrà dato buca credo e quindi ha deciso di ritornare con me." commento

"Capisco. E perché pensa che io ti abbia detto qualcosa?"

"Non saprei. Forse perché non è stupida? E sinceramente lo penso pure io che dovresti parlarle. Primo perché è tua sorella e dovresti fidarti e secondo perché così la smetterebbe di assillarmi" a questo punto lo vedo leggermente sorride, tuttavia torna subito serio.

"Non posso farlo, non voglio che le sia dentro a tutta questa merda" replica con aria afflitta.

"Capisco che tu voglia proteggerla, ma credimi è abbastanza testarda e se non gliene parli tu, farà delle ricerche e probabilmente parlerà con qualcun altro che ti metterà in cattiva luce." Cerco di convincerlo, ma continuo a vederlo incerto.

"E se andasse tutto male, se non trovo al più presto delle prove che mi scagionino finirò in prigione. E come credi che questa cosa potrà ripercuotersi su Lee? Almeno così potrà dire di esserne sempre stata allo scuro." A questo punto non ci vedo più e lo afferro spingendolo contro al muro e lo vedo rimanere sorpreso dalla mia reazione.

"Se mai dovesse andare male, farò tutto il possibile per evitare che la facciano soffrire. Ma se adesso tu ti arrendi, se permetti a chiunque sia di dire che hai causato la morte di Hailey, sarai tu a farla soffrire." Gli urlo contro. Alla fine riesce a convincersi, così andiamo da Ashlee per raccontarle tutto e dire che fosse sconvolta sarebbe dire poco. Insieme decidiamo di fare ricerche in merito al messaggio misterioso dato che per il momento è l'unica prova della presunta colpevolezza di Jake.

Alla fine decido di ritornarmene a casa, mentre mi avvio alla mia auto sento il mio cellulare. Lo prendo e vedo un messaggio da parte di Brian

Devo parlarti. Vieni a casa mia. 

Sinceramente non ho molta voglia di parlargli, ma so che se non lo faccio continuerà a tartassarmi di chiamate o peggio verrà direttamente a casa mia. In meno di un'ora mi ritrovo davanti alla casa del mio amico e lo vedo aspettarmi sulla soglia della porta con un'aria poco amichevole.

UN BACIO TRA AMORE E ODIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora