UN BACIO TRA AMORE E ODIO

Capitolo 18

Infilo la prima cosa che mi capita tra le mani, opto per una tuta e un maglione semplice. Non mi piace stare in pigiama a casa, mi sento disordinata. Anche se sono a casa mi piace essere sistemata, anche perché se dovessi ricevere una visita inaspettata mi vergognerei a farmi trovare in pigiama.

Prima di scendere e fare colazione sistemo il letto e riordino la camera. Penso e ripenso a quello che è accaduto stanotte, ancora non riesco a crederci che abbiamo dormito in un modo così intimo, sento ancora le sue braccia stringermi e le sue labbra baciarmi tutto il corpo. Al solo pensiero un sorriso spunta sulle mie labbra e improvvisamente sento caldo, ho assaggiato le sue labbra ritrovandomi a desiderarle ancora di più. Una parte di me vorrebbe stringersi sempre di più a lui e non lasciarsi mai.. cavolo mi sento ridicola a questo pensiero, come se volessi sempre di più.

I miei pensieri vengono interrotti dal richiamo di mia madre proveniente dal piano di sotto, mi affretto a scendere per fare colazione anche se non ho molta fame. Appena sono in cucina i miei genitori mi danno un caloroso buongiorno, ma Jake mi ignora completamente standosene appoggiato sul ripiano della cucina. Il suo sguardo è rivolto verso la tazza del caffè, come se fosse la cosa più rara al mondo. Ho capito cosa sta facendo, non vuole incrociare i miei occhi nemmeno per sbaglio, fa sempre così quando è arrabbiato.

Mi siedo a tavola con i miei e dopo neanche un minuto vedo mio fratello mettere la tazza nel lavandino, per poi uscire di tutta fretta da casa. Finisco la mia colazione senza particolari discorsi, sono abbastanza silenziosi. Probabilmente per il semplice fatto che oggi andremo a parlare con il preside. Spero che si risolva al più presto.

Prendo la borsa, metto la sua giacca di pelle ed esco per incontrarmi con Blake

Blake P.o.v

Questa notte è stata una delle più belle di tutta la mia esistenza. Non ho mai provato così tante emozioni in tutta la mia vita; mi sono sentito come se fossi in Paradiso, come se stessi bruciando ma di un fuoco che non fa male, anzi mi sono sentito più vivo che mai. È stata una combinazione di emozioni che mi hanno fatto stare davvero bene, solo sfiorandola e baciandola. Quelle sue bellissime labbra mi fanno impazzire, ogni parte del suo corpo mi manda fuori di testa. Ma è così innocente, timida e pura da aver il terrore alle volte che restandole accanto potrei rovinarla, in fondo è quello che so fare meglio. Ma quando le nostre labbra si incrociano, quando la stringo a me penso che l'ultima cosa che potrei farle è rovinarla; perché siamo sinceri è lei che sta rovinando me... con quei suoi occhi che quando vendo illuminati dal sole risplendono come se fossero oro e con i suoi sorrisi che riescono a fermare il mio cuore come se riuscissero a toccarlo... quella ragazza mi farà diventare pazzo. Devo ricontrarmi con Ashlee alle 9:00 a.m per fare colazione, devo trovare il modo di passare il tempo fino a quell'ora o diventerò pazzo se continuo a pensarla. Decido di chiamare Brian, ho bisogno di parlare con qualcuno e lui è la persona che riesce a comprendermi meglio, non per niente è il mio migliore amico. Per fortuna che neanche lui oggi è andato a scuola o sarei nei guai. Lo chiamo e risponde al quarto squillo

"Blake! È raro ricevere una tua chiamata, a volte dubito che tu sappia ancora come si fa" scherza e in effetti ha ragione, se voglio comunicare qualcosa mando sempre dei semplici messaggi, è molto raro che chiami uno di loro

"Buongiorno anche a te amico, volevo chiederti se ti andava di fare un giro con me? Anche perché conoscendoti adesso sei nel tuo letto a poltrire insieme al tuo orsetto Bibu" lo canzono

"E qui ti sbagli mi sono appena alzato e quell'orsacchiotto non lo tengo più da quando avevo 10 anni!" quasi urla e io devo allontanare il telefono per non farmi rompere un timpano

"Va bene. Quindi vieni?" Gli domando

"Ovviamente! Ci vediamo tra mezz'ora al solito parco" e senza darmi il tempo di rispondere riattacca