UN BACIO TRA AMORE E ODIO

Capitolo 48

Arrivati all'ingresso i miei salutano calorosamente anche Julie che vedo trattenersi per l'emozione. Ovviamente mia madre quasi la obbliga a venirci a trovare insieme al fratello un giorno di questi e posso vedere gli occhi della rossa illuminarsi di gioia.

Julie chiede timidamente a mia madre se posso rimanere qualche ora in più con lei dato che prima non siamo riuscite a studiare granché, ma strano oggi avevamo finito se non sbaglio.

"Tesoro puoi chiamarmi Emilie, quel signora mi fa sentire tremendamente vecchia" - replica mia madre fingendo un tono melodrammatico, il quale fa spuntare un sorriso sul volto della ragazza - " ma certo che può rimanere, sempre che non sia di disturbo" continua mia madre e per un secondo la vedo guardare nella direzione della sala in cui abbiamo cenato.

"Nessun problema, prima che veniste ho chiesto a mio padre e ha detto che non c'era alcun problema." Specifica Julie.

"Va bene allora noi andiamo. Lee quando possiamo venire a prenderti chiama me o Jake, d' accordo?" Mi avvisa mio padre e io faccio segno di aver capito.

Prima di andarsene mio fratello mi si avvicina e fa finta di darmi qualcosa.

" Qualsiasi cosa possa succedere chiama me e non papà. Anche Blake, probabilmente potrei cambiare idea su di lui." Afferma per poi darmi un bacio sulla guancia e seguire i miei genitori.

Ripresami dalla sorprendente dichiarazione di mio fratello, mi giro verso Julie e la guardo un attimo dubbiosa. Sono sicura che stia architettando qualcosa, tuttavia non capisco cosa.

"Vieni andiamo in camera mia" dice senza lasciarmi il tempo di fargli alcuna domanda.

Ciò nonostante, prima di riuscire ad entrare nella sua stanza, sentiamo delle urla provenire dalla sala da pranzo.

"Mi spieghi perché devi sempre mettermi in ridicolo? C'è mai una sera che tu riesca a comportarti decentemente?" Urla Gerard.

"E mi spieghi quale figura io ti abbia fatto fare? Da quello che ho sentito agli Evans non è piaciuto l'atteggiamento del tuo figlio prediletto." Lo beffeggia Blake.

"Credi che mi possa importare qualcosa di quello che hanno detto quei tre sul suo conto? Non sanno nemmeno tenere a bada loro figlio; non hanno alcuna autorità a dirmi cosa debba fare il mio." Ribatte secco. Ma come si permette quello stronzo di parlare dei miei parenti in questo modo e per di più alle loro spalle.

"Credimi, quella famiglia sa educare meglio di te i figli. Almeno loro si possono definire così, non posso dire molto della nostra." - Ribatte secco Blake e a quel punto sento un forte rumore come di qualcosa che collide con un altra- "vedi loro non si permetterebbero mai di alzare le mani su propri figli." Non dirmi che l'ha picchiato di nuovo.

"È il minimo che ti meriti per essere una disgrazia del genere. Lo sapevo da quando sei nato e sospetto che lo sapesse anche tua madre. Ma come donna è stata debole e ti ha voluto tenere, per me potevi anche venire adottato." Commenta con voce rude priva di ogni sentimento. Come si può essere così crudeli, sento gli occhi pizzicarmi.

"Non devi permetterti di nominarla. Non ne sei degno." Urla all'improvviso Blake e in quelle grida sento tutta la sua rabbia.

"Credi di farmi paura. Se soltanto una nullità, ma se ti piacciono tanto gli Evans perché non vai da loro?" - commenta Gerard facendo una pausa e in questo momento sento una strana tensione attorcigliarmi lo stomaco - " non lo sai? Te lo dico io allora. Perché sei un mostro, tu distruggi qualsiasi cosa di bello e sai che distruggeresti anche quella famiglia se solo le stessi troppo vicino. E penso che anche la signorina Evans se ne sia accorta, li vedo i comportamenti che ha con te, ho visto che sono cambiati. Non so bene cosa tu le abbia fatto, ma ovviamente l'avrai quasi distrutta e per questo si sta allontanando per non crollare del tutto. Non ti vuole più bene, fattene una ragione. Persino lei ha perso le speranze con te" Afferma in tono crudele. Non è vero come può dire una cosa del genere a suo figlio? Blake non può crederci.