Capitolo 22

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Gli alberi si susseguono in una sequenza deforme e disordinata, alzando lo sguardo alla volta celeste, osservo come la notte avvolge tutto quello che sta intorno a me e lo ricopre di una contemplativa aria di mistero.

Sembra che ogni forma di vita lasci che l'invisibile oscurità imprima nel proprio lato più vulnerabile, vedo che la notte ha inghiottito la città portando calma e lieta serenità; le luci delle piccole stelle che in cielo brillano donano quel minimo scintillio. La guida di Blake è silenziosa e stranamente calma, solitamente è spericolato sulla strada. Ma il suo sguardo è molto teso e infastidito, credo stia ancora rimuginando su quanto successo poco fa. Stringe il volante talmente forte che le nocchie gli diventano bianche, avvicino lentamente la mia mano alla sua per rassicurarlo, lui di conseguenza mi sorride e afferra la mia mano con delicatezza ma allo stesso tempo decisione. Si è rasserenato lo vedo dal suo sguardo, tenendo sempre la sua mano intrecciata alla mia, la posa sulla mia gamba e con il pollice inizia a sfregare la gamba procurandomi piccoli brividi.

Dopo una decina di minuti passati sempre in silenzio, con solo i nostri respiri e i rumori della sera a farci compagnia, giungiamo davanti al vialetto di casa mia. Se continuiamo così credo che impazzirò,faccio per dire qualcosa, ma lui mi anticipa

"Scusami" - dice in tono flebile, se non gli fossi così vicina non credo l'avrei mai sentito - "Per... per quello che è successo. A saperlo che sarebbe tornato così presto, saremmo usciti prima. Lui non doveva vederti e comportarsi da stronzo e maiale. Sarei dovuto stare più attento, appena ho sentito la porta aprirsi sarei dovuto venire subito a cercarti. Ma credi non immaginavo proprio potesse essere lui. Mi dispiace Lee" si gira a guardarmi e vedo il suo sguardo avvilito. E non so per quale motivo, appoggio le mie mani sopra le sue guance, lo attiro verso di me e lo guardo fisso negli occhi

"Non devi assolutamente scusarti per il comportamento di tuo fratello, non è colpa tua. Lo so perfettamente che non mi avresti mai messa in una situazione del genere di tua volontà. Ho passato una bellissima serata con te e tua sorella, tutto questo elimina le cose stupide dette e fatte da tuo fratello." rispondo in tono deciso. In risposta appoggia le sue mani sulle mie e bacia il palmo di entrambe. Il loro dolce incontro mi fa tremare leggermente e accelerare il battito del cuore. Così senza rendermene conto gli butto le braccia dietro al collo e lo abbraccio, per un momento lo sento irrigidirsi, ma subito dopo si lascia andare e appoggia la testa nell'incavo del mio collo. Rimaniamo per qualche momento così per poi staccarci e sorriderci a vicenda e lo vedo ritornare il Blake di sempre. Lo vedo dalla luce che si accende nei suoi occhi, non posso far finta di non avere notato che la maggior parte delle volte c'è quando sto con lui e che mi piace.

"Per caso hai messo delle droga in questo abbraccio?" mi chiede e io lo guardo con aria interrogativa -" perché sei la persona più stupefacente che io conosca" replica facendo un sorriso smagliante, che non posso far a meno di ricambiare. Quando sto per rispondergli sento battere con forza sul vetro dell'auto dietro di me, vedo Blake alzare lo sguardo in quella direzione e quando noto il suo sguardo cambiare dal divertito all'annoiato, capisco chi c'è dietro di me. Anche se non avrei avuto dubbi.

Appena mi giro vedo il mio adorato fratello guardarci come se ci avesse appena scoperti nudi a fare sesso. Aspetta un attimo... ma quella che tiene in mano è una mazza da baseball? Ma dico è impazzito? Ci fa segno di abbassare il finestrino.

Nemmeno il tempo di arrivare fino in fondo che parte alla carica

"Mi spieghi che ci fai ancora con mia sorella in macchina? E comunque siete in ritardo. Se non vuoi che ti rompa qualche parte della tua costosissima macchina ti conviene farla scendere" lo minaccia, guardo l'ora e noto che il ritardo di cui parla è di solo dieci minuti

"JAKE! Smettila di comportarti come un completo imbecille, non abbiamo fatto poi così tardi e stavamo parlando come le persone civili di solito fanno. Non so se tu ricordi ancora come si faccia" ribatto innervosita dal suo comportamento

UN BACIO TRA AMORE E ODIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora