UN BACIO TRA AMORE E ODIO

Capitolo 49

"Blake... che ci fai qui?" Dico in tono mono corde.

"Hai dimenticato i tuoi vestiti a casa mia e mia sorella mi ha costretto a portarteli, se fosse stato per me avrei evitato di venire." Dice in tono serio. I suoi occhi sono freddi come il ghiaccio, non riesco a scorgere un minimo di sentimento

"Ok grazie. Ora che hai compiuto la tua missione puoi andare ci vediamo a scuola." Replico con lo stesso tono

"Brutta giornata?" mi beffeggia. Da che pulpito viene la predica

"Anche se fosse non credo siano problemi tuoi." Affermo acida, mi sto parecchio innervosendo in questo momento.

"Che c'è il Principe Azzurro ti ha dato buca per un appuntamento?" continua con un sorriso sornione sulle labbra.

"Ma tu non hai qualche troia da portarti a letto o il tuo gioco preferito è farmi innervosire?"

"Credimi l'unica che vorrei farmi in questo momento sei tu e ho un paio di giochi abbastanza interessanti da fare, i quali richiedono l'utilizzo di alcuni oggetti..." - mi sussurra con tono lascivo mentre si avvicina pericolosamente a me, il mio corpo risponde alle sue parole, sento una scossa elettrica provenire dal basso ventre – "ma forse hai ragione dovrei trovare qualcun'altra più disposta a soddisfarmi" replica con disprezzo, è come se il mio cuore si fosse spezzato. Sentire queste parole mi fa stare male e capisco che le stia dicendo perché si è sentito ferito, tuttavia non posso far finta che non mi abbiano colpito nel profondo. Però non lo darò mai a vedere, lui non avrà questa soddisfazione.

"Bene. A quanto pare ci troviamo d'accordo su una cosa. Ora scusami ma..." non termino la frase che sento dei rumori provenire dal salone.

"Ma che succede?" sento domandare da Blake. Nel frattempo corro verso il luogo dei rumori e la scena che mi si para davanti mi fa avere un sussulto per la sorpresa. Jake è immerso nel caos più totale, ci sono vetri rotti, cuscini strappati, quadri distrutti e tanto altro. Non è possibile che debba rivivere di nuovo questa situazione.

"Jake?" provo a chiamare mio fratello, sentendomi si volta, ma il suo sguardo mi fa accapponare la pelle.

"Non posso credere che stia succedendo davvero. Dopo quello che è successo tutto questo non ci voleva" commenta quasi in un sussurro mio fratello. Lo guardo cercando di capire e lui con un gesto automatico raccoglie il suo cellulare, che solo ora noto a terra e me lo porge. Lo schermo e quasi totalmente rotto, però riesco a leggere il messaggio mandatogli da un numero anonimo.

"Ti è piaciuto nasconderti fino ad ora? Credi che nessuno sappia ciò che le hai fatto? La verità viene sempre fuori." 

"Ma chi può essere tanto malato?" gli chiedo, ma è una domanda retorica.

"Non credo di poter sopportare anche questo. Io... non posso..." prima che possa crollare, mi avvicino a lui, stringo le mie mani nelle sue in modo da infondergli coraggio e lo faccio sedere sul divano.

"Jake... andrà tutto bene scopriremo chi ti sta facendo questo e la pagherà. Appena tornano mamma e papà gliene parleremo e troveremo una soluzione" a quelle parole mio fratello mi guarda come fossi pazza.

"No! Loro non dovranno sapere nulla, gli ho già dato parecchie delusioni e non voglio aggiungere anche questa." Afferma perentorio.

"Non devono sapere cosa i vostri genitori?" a quella domanda ci voltiamo e vediamo Blake guardarci con arie interrogativa e per poco non mi viene un colpo.

"Blake... perché sei entrato?"

"Collins perché sei qui?" diciamo all'unisono io e Jake.

"Mi hai lasciato là fuori con le tue cose senza darmi una risposta, poi vedendo che non tornavi pensavo fosse successo qualcosa e quindi sono venuto a controllare. Per caso in questa casa è passato un uragano? O state ristrutturando?" ci domanda con tono ironico, tuttavia appena vede l'espressione contrariata di mio fratello la sua cambia di rado.