Blake P.o.v
"Ashlee, è quasi un'ora che cerco di chiamarti. Se non accendi quel fottuto cellulare vengo direttamente sotto casa tua e ci rimango fino a che non decidi di aprirmi e dirmi che cazzo ti prende" Minaccio furioso per poi lanciare il telefono contro la parete. Sarà il decimo messaggio che le lascio in segreteria, oltre che chiudermi la telefonata in faccia l'ha pure spento. Impreco alzandomi dal letto per recuperare il cellulare, noto che si è scheggiato.
Apro la porta della mia stanza e scendo al piano di sotto per prendere da bere, con tutte le urla che ho lanciato mi si è seccata la gola. So che non dovrei bere alcolici, ma quando sono incazzato è l'unico modo per dissipare la furia che alberga dentro di me.
Prendo una bottiglia di rum, lo verso nel bicchiere e me lo scolo tutto d'un fiato. Ha un sapore morbido ma complesso, con note di caramello e di legno, devo ammetterlo quel coglione di Gerard sa il fatto suo sul fatto degli alcolici e l'unica qualità degna di nota. Per il resto è uno stronzo, pezzo di merda che continua a rovinare la vita a me e Julie. Questi pensieri mi fanno incazzare ancora di più di quanto già non lo sia e quindi decido di bere ancora, opto per un gin il mio palato si apre con una trama di sapori pronunciati: lavanda e anice che regalano un po' di dolcezza seguiti dal limone, dalla marmellata di arance. La bocca mi rimane oleosa e le spezie svaniscono lentamente concedendo un finale lungo e secco. Ma non è ancora abbastanza, ormai sono così abituato a bere che mi ci vuole molto più tempo per ubriacarmi e calmare la rabbia.
"Il lupo perde il pelo ma non il vizio" - prorompe con tono sprezzante una voce dietro di me e non ho bisogno di girarmi per capire che quel coglione. Continuo a bere facendo finta di non averlo sentito, stringo talmente forte il bicchiere che rischio quasi di romperlo e dato che non voglio ritrovarmi altre schegge di vetro nella mano decido di appoggiarlo. Dopo tutto se dovessi prendere a pugni Gerard non posso avere degli impedimenti. - " sempre pronto a bere per ogni minima difficoltà? Non ti rendi conto che stai diventando dipendente dall'alcol? Non riesci ad affrontare i tuoi problemi senza una bottiglia in mano o una donna nel tuo letto. Pensi che una qualsiasi ragazza con un po' di sale in zucca potrebbe volerti?
"La mamma è rimasta con te nonostante non fossi poi così tanto diverso da me" lo beffeggio mentre mi giro a guardarlo con un ghigno sulle labbra.
"E sei sicuro che la signorina Evans possa volerti? Lo sai meglio di me che prima o poi si stancherà della bestia che sei e capirà che può avere di meglio. Anzi mi sembra che stia già iniziando." replica con un sorrisetto compiaciuto.
Sarà per l'alcol che ho in corpo o per la rabbia che mi ribolle dentro, tuttavia in poche mosse sono di fronte al coglione, lo sollevo e lo tengo stretto per la gola.
"Non ti devi minimamente azzardare di nominarla, lei non si stancherà mai di me. Devi starle lontano hai capito? Permettiti ad avvicinarti e giuro che ti ammazzo" Ringhio furioso a pochi centimetri dal suo viso, sta diventando paonazzo per quanto lo sto stringendo iniziando anche a boccheggiare. Lo mollo buttandolo a terra provando pietà. Inizia a tossire e con la poca voce che gli è rimasta mi sussurra
"Ecco ciò che sei. Un mostro. Non potrà mai amarti puoi esserne sicuro, alla fine lo capirà e fuggirà via prima di compiere il suo più grande errore" Nei suoi occhi scorgo solo malvagità. Gli sputo addosso e vado fuori di casa sbattendo la porta alle mie spalle.
Mi fiondo in auto, accendo il motore e parto accelerando come non mai, le gomme strisciano sull'asfalto creando quel rumore assordante, ma non me ne curo. Sono fin troppo incazzato, quando parla di lei in quel modo mi fa uscire fuori di testa. Non sa nulla di noi, non può nemmeno lontanamente capire. Sbatto i pugni sul volante mentre premo ancora di più il pedale dell'acceleratore. Sorpasso tutti in un nano secondo fino a quando non mi ritrovo sulla destra il solito locale dove vado a bere quando sono nervoso, parcheggio l'auto e mi avvio verso l'interno. Da lontano scorgo i miei soliti compagni di bevuta, sono consapevole che non sono dei veri amici e che sono persone poco raccomandabili, a loro non interessa nulla di me come a me non interessa nulla di loro. Siamo semplicemente compagni di bevute e più di una volta li ho sorpresi a guardare il mio portafogli, la maggior parte delle volte fumiamo erba e facciamo cazzate insieme. Faccio loro un cenno con la mano per fargli capire di tenermi il posto occupato
![](https://img.wattpad.com/cover/160972288-288-k56683.jpg)
STAI LEGGENDO
UN BACIO TRA AMORE E ODIO
RomansaLei Ashlee Evans, una ragazza di 17 anni, una famiglia perfetta, degli amici pronti a sostenerla in tutto e con un grande sogno nel cassetto pronta a realizzarlo nei migliori dei modi ma... Lui Blake Collins un ragazzo di 19 anni, un padre complic...