Capitolo 16

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Passano le ore e io neanche ci faccio troppo caso, siamo già all'ora di pranzo. Apro il mio armadietto e ci metto dentro i libri dell'ora precedente, chiudo l'armadietto con il lucchetto e inizio a dirigermi verso la mensa, dove mi attendono i miei amici.

Ripenso alla serata di ieri, ho davvero fatto una pessima figura con quella ragazza, non dovevo partire prevenuta solo perché sono stati insieme in passato. Però vorrei capire come mai Nathaniel non mi ha raccontato questa parte del suo passato... soprattutto sapendo che ci sarebbe stato un incontro tra me e lei. Sbuffo a questo pensiero che mi ha tormentata per metà della giornata.

All'improvviso mi sento tirare per un braccio, non è una presa che conosco, è molto rozza e aggressiva. Mi volto per vedere di chi si tratta e vedo Beatrix con il suo solito ghigno malefico dipinto in volto e le sue fedeli cagnoline accanto

"Ehi troietta, hai passato bene questi giorni?" Mi schernisce con quella voce da oca irritante. Ha pure la faccia tosta di chiedermi come sto?

"Scusa come mi hai chiamata? E cosa diavolo vuoi? Veloce che non ho tempo da perdere con una come te" Sbatto nervosamente i piedi sul pavimento. Lei che chiama troia me? Ma si è vista? Dio quanto mi fa incazzare questa ragazza

"Uh scusa se ti ho chiamata "troietta", pensavo lo sapessi già" Ridacchia con quella voce odiosa insieme alle sue due amichette. Cosa intende dire? Mi fa salire l'istinto omicida

"Cosa vorresti insinuare con questo? Senti Miss Bonbons, se non hai nulla di importante da dirmi oltre che insultarmi, ho altro da fare quindi vi saluto" Faccio un cenno con la mano e faccio per voltarmi per andare via ma lei mi richiama. Alzo gli occhi al cielo

"Non ho finito di parlare, volevo dirti di smettere di fare la finta perbenista, sappiamo tutti chi sei veramente" Mi ribadisce con sguardo pieno di disprezzo. Cosa va blaterando? Chi sarei veramente? Non posso crederci

"Non so davvero di cosa tu stia parlando, in ogni caso credo che tu abbia sbagliato persona; quella che fa la finta perbenista sei tu" Ribatto con tono di sfida e lei rimane leggermente scossa, di fatto non risponde e sgattaiola via seguita dalle sue amiche.

Mi lascio alle spalle quello che mi è stato appena detto, però aveva uno strano ghigno in volto. Cosa cercava di dirmi con quella frase?

Scaccio via questi pensieri e mi avvio verso la mensa, sicuramente tutti si staranno chiedendo che fine abbia fatto. Mentre cammino per i corridoi, sento una voce alle mie spalle richiamarmi. La riconosco, è Denise. Decido di ascoltarla, dopotutto mi ha aiutata con Nathaniel e credo che sia arrivato il momento di chiarire quella famosa faccenda

"Non riesco più a sopportare questa situazione, non siamo mai state litigate così tanto tempo. L'ultima volta che abbiamo litigato è stato perché non volevi restituirmi il CD dei Jonas Brothers, avevamo solo 7 anni. Mi ricordo che non ci parlammo per un giorno intero e mi regalasti la tua collana preferita per scusarti; da quel giorno usammo sempre lo stesso metodo per fare pace, ci regalammo a vicenda una cosa dell'altra. Oggi ti ho portato il bracciale che scegliemmo insieme la prima volta che io uscii con un ragazzo; questo bracciale d'argento è formato da piccoli diamantini argentati all'interno e la calamita che lo chiude è composta da due omini che unendosi formano due ragazze che si tengono per mano. Mi ricordo che prendemmo questo braccialetto perché mi dicesti che in questo modo saresti stata al mio fianco" - si ferma per un attimo e vedo il bracciale nelle sue mani, lo tiene stretto come un tesoro. Alza lo sguardo e i suoi occhi sono lucidi, mentre diceva quelle parole la sua voce tremava e non nego che anche io sento gli occhi pizzicare; una lacrima scende sul mio viso al ricordo di quel giorno - " Mi dispiace per quello che ho combinato, non era mia intenzione far succedere tutto questo. Ho sbagliato a dire a tuo fratello quello che è successo con Blake, perché effettivamente non conoscevo la reale versione dei fatti, ma per quanto riguarda le angherie di Beatrix e Lucian non potevo far finta di niente. Le mie intenzioni sono sempre state quelle di aiutarti, non potevo immaginare che Jake potesse arrivare a tanto" Mi rivela a cuore aperto, capisco che è sincera dal modo in cui mi guarda. Decido di perdonarla, so che l'ha fatto in buona fede e conosco la mia migliore amica, non farebbe mai nulla per ferirmi. Mi fiondo su di lei e la stringo in un caloroso abbraccio

UN BACIO TRA AMORE E ODIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora