Capitolo 63

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"Mamma dove hai messo la mia felpa?" urla Jake dalla sua stanza a mia madre che si trova di sotto in cucina.

"Te l'ho ripetuto almeno dieci volte. Si trova nel tuo armadio" ribatte lei da sotto.

"Ma io no la trovo" replica sbuffando e mi viene quasi da ridere. A quel punto sentiamo dei passi sulle scale mi affaccio e vedo mia madre arrivare.

"Se perdessi la testa sono certa che non riusciresti a ritrovarla" - commenta mentre guarda all'interno dell'armadio – "Eccola!" afferma compiaciuta.

"Tu sei una strega ne sono sicuro" afferma Jake fingendosi spaventato.

"No, sei semplicemente tu che non riordini il tuo armadio da quando avevi quattordici anni" ribatte scherzosamente, per poi uscire e tornare alle sue faccende.

"Tu non ridere che non sei molto più ordinata di me" mi dice puntandomi il dito contro.

"Io le trovo a differenza tua le cose" dico facendogli la linguaccia, Jake mi guarda un attimo in modo strano e poi inizia a inseguirmi per tutta la camera. Fino a quando non mi prende, mi butta sul letto e mi fa il solletico.

"Sai ragazzina dovresti portarmi un po' più di rispetto. D'altronde qui sono io il fratello maggiore" commenta scherzosamente mentre continua a farmi il solletico.

"Sentitelo l'uomo grande e grosso che non riesce trovare le magliette nel suo armadio" - ribatto facendogli la linguaccia e in risposta continua a farmi il solletico. A un certo punto si ferma e mi fissa per qualche secondo. – "Sei inquietante" gli dico sorridendo. A quella frase lo vedo riprendersi.

"Scusami. È solo che tutto questo mi mancava, mi sembra passato un secolo dall'ultima volta che siamo stati così spensierati." Dice con la voce piena di felicità ma anche con una parte di tristezza. Mi avvicino di più a lui e lo abbraccio. Il nostro abbraccio viene interrotto dal suono del campanello.

Vado ad aprire la porta e appena la figura di Blake compare nella mia visuale senza volerlo rimango a fissarlo incanta. Indossa una camicia bianca con sopra un maglione nero, un paio di jeans dello stesso colore del maglione, un paio di scarpe da ginnastica bianche e un giubbotto di pelle nero. I capello neri sono scompigliati come se si fosse appena alzato, ma gli sta comunque bene. Non riesco a capacitarmi di quanto possa essere attraente con così poco. Mi rendo conto che lo sto fissando da troppo tempo, appena lo nota sorridere divertito.

"Cenerentola hai intenzione di farmi entrare o vuoi fissarmi ancora per molto? Capisco di essere talmente attraente da non riuscire a togliermi gli occhi di dosso, però puoi farlo anche dentro" commenta in tono ironico.

"Eh! Entra e non dire stupidaggini" ribatto velocemente abbassando la testa imbarazzata, cavolo che figura. Lo faccio entrare e questa mia reazione fa ridere ancora di più Blake.

"Oh Blake caro. Anche oggi studiate insieme? Mi fa molto piacere." Dice mia madre mentre viene dalla cucina. Per poi salutarlo dandogli un caloroso abbraccio che Blake non tarda a ricambiare, ormai credo si sia abituato al carattere affettuoso di mia madre. Non è più incerto come all'inizio.

"Ehi Blake!" - Lo saluta mio fratello nel stesso tempo in cui scende le scale - " mi dispiace non poter rimanere, ma devo incontrarmi con alcuni miei compagni per un progetto. Se quando torno sei ancora qui ci facciamo una partita" gli propone Jake e lui accetta volentieri. Finito di salutare tutti ci dirigiamo in camera mia per studiare. Abbiamo deciso di alternarci per le ripetizioni, con suo padre i rapporti non sono per niente migliorati, anzi va sempre peggio.

"Fortunatamente abbiamo finito" dico a un certo punto lanciando la matita sul libro.

"L'intenzione dei professori, sono quasi sicuro, è di farci fondere il cervello prima degli esami." Ribatte Blake ridendo.

UN BACIO TRA AMORE E ODIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora