「immagina Draco Malfoy」

No lovers at work |pt.1|

Il suono dei tacchi rimbombava per tutto il corridoio, palesemente vuoto in quel momento.
Era anche normale la cosa, l'orario non era uno dei migliori, ma t/n doveva assolutamente finire quel lavoro che non la faceva dormire la notte.
Quel caso le sembrava assurdo, eppure il processo al ministero sarebbe stato da lì a poche ore.
Prese le chiavi dalla sua borsa e aprí la porta del suo piccolo ufficio.
Sbuffò e si mise a sedere prendendo in mano una penna e iniziando a scrivere su un foglio di pergamena.
Passò un'ora e neanche se ne accorse.
Soltanto grazie a del vociferare si rese conto che ormai erano passate le sette e che se ne doveva andare se non voleva rimanere rinchiusa ne suo ufficio, cosa già capitata altre volte sempre a causa del lavoro.
Il suo cervello macinava, sembrava di sentire un rumore di ingranaggi proveniente da esso.
Sbuffò, quando capí che non poteva andare contro il ministro e stare dalla parte del "torto" anche se torto non c'era.
Ma non aveva abbastanza prove, quindi doveva solo sperare che andasse tutto nel verso giusto per quella povera donna.
<ancora qui?> una voce maschile la interruppe, alzò lo sguardo e lanciò un'occhiataccia verso l'uomo che aveva appena parlato.
<Edmund lasciami in pace>
<stai ancora cercando di risolvere quel caso di quella donna? Oh sei proprio testarda mia cara>
Alzò di nuovo lo sguardo e guardò gli occhi neri come la pece del ragazzo.
<non è lei che sta nel torto>
<ugh, quanto sei pesante. Basta, vuoi sempre giustizia>
<sono fatta così>
<lascia correre t/n>
Edmund le se avvicinò bloccandola sulla sedia dove era seduta.
<Senti, lasciami andare prima che ti tiri un ceffone>
<aggressiva>
Disse lui sistemandosi i capelli altrettanto neri e super ordinati.
<buona serata allora> la salutò aggiustandosi la cravatta in modo elegante.
Edmund Cox, un ragazzo che frequentava Hogwarts nei suoi stessi anni.
Capitato tra i serpeverde, assieme agli altri due fratelli, Barry e Vincent.
Tre ragazzi della stessa famiglia ma completamente diversi, sia di aspetto che di carattere.
Ha sempre avuto un debole per t/n, la classica brava ragazza grifondoro.
Beh oddio, brava ragazza non proprio. Ne combinava di tutti i colori...
Tralasciamo questi dettagli però e torniamo a noi.
T/n, si decise infine, di lasciar perdere e che avrebbe assistito al processo senza dire nulla.
Non poteva farci niente, era inferiore al ministro e all'idea dei suoi colleghi che sarebbero stati lì l'indomani.
Quando si tratta di queste cose non ci si può far niente.
La ragazza sospirò e prese le sue cose, lasciando nel più totale caos il suo ufficio.
Aspettò l'ascensore del ministero e poi lo prese.
Non si accorse però, che esso non si fermò direttamente al piano dov'era l'uscita, ma prima.
Quindi entrò un'altra persona.
Precisamente un uomo.
T/n Continuava a guardare la sua agenda, non curandosi della presenza accanto a lei, se non quando la sua matita le scivoló dalle mani.
Prese un grosso respiro e si abbassò per prenderla.
Appena rialzata, diede finalmente uno sguardo a chi aveva accanto.
Era appoggiato alla parete del l'ascensore, e continuava a fissare i numeri del quadretto alla sua destra illuminarsi.
Lo guardò per qualche secondo fino a quando, sentendosi osservato, l'uomo ricambió lo sguardo.
Sapeva perfettamente chi era, molte dicevano che era bello ma lei non ci credeva.
Forse perché non l'aveva mai incontrato.
Non era neanche sicura fosse lui, ma le caratteristiche corrispondevano perfettamente a come veniva descritto.
Sorrise lievemente e poi mise a posto la sua agenda, pensò che si era sbagliata sul suo conto: quel giovane uomo era veramente bello.

Buon pomeriggio
E che pomeriggio...
Mi sembra sera, ho tutte le luci accese e c'è un brutto tempo che depressione portami via.
Bello, yay...
Com'è da voi il tempo?
Da me una merda ecco, lasciatemelo dire ahahaha.
Eh nulla, cosa ne pensate di questo primo capitolo?
Chissà chi sarà questo giovane uomo...
:)
Vabbè
Vi saluto.
-fede🤙🏻