Agente Curtis
«È difficile che lo rivedremo vivo: ormai sa troppe cose e appena ne avranno l'occasione lo faranno fuori, se non l'hanno già fatto. Perciò prima facciamo partire l'operazione, prima lo tiriamo fuori di lì.»
Avevo fatto chiamare l'agente Porter nel mio ufficio per chiedergli alcuni particolari sulla missione, ma di certo non potevo immaginare che mi proponesse una tale idea per il salvataggio dei nostri due uomini: da una parte sembrava una pazzia ma dall'altra l'approvai perché, arrivati a questo punto, mi sembrava l'unica soluzione possibile. E dopo aver riflettuto a sufficienza per la decisione migliore, alzai gli occhi su di lui con decisione. «Sta pensando a un'operazione di soccorso?» Annuì sicuro di sé e mi trovai pienamente d'accordo. «Me lo dica prima di muoversi, voglio esserci anche io quando tirerete fuori da quell'inferno l'agente Cooper.»
Ci guardammo e non ci fu bisogno di parole, era piuttosto chiaro che avremmo messo in atto l'operazione entro breve. Non sarebbe stato facile, ma volevo fidarmi di Porter e del suo istinto. Mi aveva assicurato che la missione sarebbe stata un successo e ne trovai nuovamente conferma grazie alla determinazione nel suo sguardo.
«Lo faccio solo per lei, questa mia decisione dovrebbe rimanere segreta per evitare rischi inutili» mi informò, sfrontato.
«Se non mi tiene informato su tutto, le consiglio di non ritornare vivo.» Volli essere chiaro perché non ci fossero fraintendimenti tra di noi. L'unica cosa che chiedevo ai miei soldati era la trasparenza sola e unica, ma invece la colse come una battuta di spirito.
«Lo consideri un favore da parte mia, se le cose vanno come devono andare diventerò il suo superiore.»
Un ghigno ironico sorse sulle mie labbra. «Le piacerebbe, ma credo che dovrà aspettare ancora per molto.»
Fu il suo turno di sorridere. «Mi hanno offerto di prendere il suo posto appena tornato dalla missione.»
La spavalderia mi abbandonò per lasciare spazio alla confusione, sentendomi tradito da una delle poche persone che stimavo di più per la sua dedizione e per il suo coraggio. «Ha accettato di prendere il mio posto? Credevo fosse dalla mia parte dopo che mi sono fatto in quattro per lei. Ero convinto che l'onore e la riconoscenza fossero tra le sue qualità, mi sbagliavo. Non me lo sarei mai aspettato, può andare.» Mi guardò di traverso, così rimarcai meglio il mio ordine. «Se ne vada, sono ancora il suo superiore, posso benissimo cacciarla.»
Si alzò. «Vede, Curtis, se mi avesse lasciato finire di parlare non ci sarebbe stato bisogno di tutta questa sua inutile sfuriata.» L'osservai ancora più confuso. Era la prima volta nella mia carriera che mi trovavo messo all'angolo da quello che era ancora un mio sottoposto. «Ho rifiutato l'incarico, quindi le consiglio di tranquillizzarsi e godersi la sua poltrona finché ancora può. Non tutti avrebbero avuto questo senso di riconoscenza da rifiutare un ruolo come il suo.»
Rimasi in silenzio mentre lo guardavo uscire da quello che potevo considerare ancora il mio ufficio solamente grazie a lui e non potei fare a meno di riconoscere che mi ero comportato come un emerito idiota. Si meritava appieno questo ruolo, molto più di me, ma sapevo bene che il vero motivo per cui aveva rifiutato non fosse certo per il rispetto che provava nei miei confronti, ma per il suo desiderio di uscire da questa vita; per potersi finalmente dedicare a quanto voleva o se volevamo essere più precisi a chi.
Prima di chiudere la porta, però, si voltò verso di me. «Lo riporteremo indietro a tutti i costi. Farò in modo che torni dai suoi cari.»
Captai una leggera tensione alla parola cari, ma cercai di non darvi peso. «Non ho più alcun dubbio, agente Porter.»
Mi guardò riconoscente, poi se ne andò a portare a termine i dettagli della sua missione: quella che speravo non si sarebbe rivelata fatale per i miei uomini.
Afferrai la cornetta del telefono. «Voglio gli agenti Grant ed Evans nel mio ufficio, subito.»
Se volevo coinvolgerli nell'intera operazione, dovevo muovermi in fretta!
Un'operazione dove un singolo passo falso avrebbe potuto compromettere per sempre le nostre carriere, esponendoci a numerosi rischi.
Rischi.
Ostacoli.
Mi trovai ad ammettere che avevo ancora parecchi problemi da risolvere e il principale di essi era scoprire il giuda che passava informazioni per il suo semplice tornaconto e speravo di scovarlo in fretta. Doveva per forza essere così, altrimenti avremmo continuato a perdere punti. Avremmo continuato a lasciare casi irrisolti, perciò, per il bene di tutti, non lo avrei più permesso.
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Alba Nera [COMPLETA]
Romance[COMPLETA] ¦ESTRATTO¦: "Quando ti guardi allo specchio spero che tu possa convivere con quello che vedi. Tutti ci portiamo il diavolo nel cuore ma dobbiamo fare la pace con lui. Dobbiamo trovare un'alternativa a qualunque costo. Quello che hai fatt...