Una sagoma comparve nell'oscurità. Non feci in tempo a capire chi fosse che anche lo sconosciuto se ne accorse e fu rapido nel reagire. Usò il mio corpo come scudo, portandomi davanti a lui e tenendomi sempre l'arma puntata contro. Con la schiena appoggiata al suo addome, potei vedere nitidamente chi si stava avvicinando con la pistola puntata verso di noi. L'uomo alle mie spalle gli urlò contro. «Butta la pistola o l'ammazzo!»
Grant lo fissò con sguardo truce ma non abbassò l'arma. Avanzò di qualche passo e sentii il mio aguzzino irrigidirsi. «Lasciala andare. Subito» parlò con una durezza tale da spaventarmi ma non sembrò sortire l'effetto sperato sull'uomo misterioso che scoppiò in una risata sarcastica. Non fui preparata, però, a quello che successe dopo: mi lanciò letteralmente in avanti e non aspettandomelo, caddi per terra. Era tutto calcolato. Uno sparo fendette l'aria. Mi sollevai per vedere lo sconosciuto correre e scomparire nella notte ma il sollievo durò pochi secondi, perché non appena mi voltai trovai Grant in ginocchio. Sbarrai gli occhi terrorizzata e subito gli corsi incontro: perdeva sangue tra la spalla e la clavicola. Premetti sulla ferita e in risposta gli comparve una smorfia di dolore sul volto. «Tu sei pazzo, che cosa credevi di fare?»
Anche nella sofferenza mi sorrise. «Potresti ringraziarmi semplicemente, non credi?»
«Grazie. I miei debiti verso di te aumentano», dissi.
«Saprai come ripagarmi.» Le forze lo stavano abbandonando.
«Resta sveglio.» Tastai le mie tasche alla ricerca del telefono per chiamare Aiden ma neanche pochi minuti dopo lo sentii urlare il mio nome. Lo chiamai e comparve insieme a Curtis. Non appena si accorsero di noi corsero nella nostra direzione. Rimasi al fianco di Grant fino a quando Curtis non si chinò per controllare la ferita del suo sottoposto.
Aiden si diresse subito verso di me. «Stai bene?» mi prese il volto tra le mani. Si rabbuiò. «Cos'è successo?» chiese a bassa voce.
Non sappi che cosa dire perché, come al solito, dentro di me infuriava una tempesta di emozioni. «Sto bene. È arrivato in tempo.»
Curtis chiamò un'ambulanza.
«A me non sembra. Chi era e cosa voleva?»
Mentirgli mi faceva male ma non avevo scelta.
«Non lo so.»
Sembrò deluso. Mi prese per le spalle e mi parlò duramente: «Se mi stai mentendo, dovrai avere più paura della mia reazione rispetto a quella di chiunque altro.»
Tremai per il terrore di perderlo ma insistetti: «Non so chi sia, era coperto in volto.»
«È vero, Porter. Non infierire ulteriormente, non ha passato un bel momento.»
«Non ti intromettere, Grant.» Aiden si voltò verso di lui e quest'ultimo chiuse gli occhi esausto per il sangue perso.
«Mi volete spiegare che sta succedendo?», sbottò Curtis.
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Alba Nera [COMPLETA]
Dragoste[COMPLETA] ¦ESTRATTO¦: "Quando ti guardi allo specchio spero che tu possa convivere con quello che vedi. Tutti ci portiamo il diavolo nel cuore ma dobbiamo fare la pace con lui. Dobbiamo trovare un'alternativa a qualunque costo. Quello che hai fatt...