Capitolo 10

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Cristian

- Dopo un attimo di stordimento scesi le scale, avrei dovuto urlare, avrei dovuto correre via, invece... -
- Invece? - domando a bruciapelo, sono così preso dal racconto che per un attimo sembra essere un racconto in terza persona, non può essere vero, a parte quel coglione del ragazzo ma... la sorella?!
Sono sempre più contento di essere figlio unico e di aver allontanato i miei genitori nel tempo, la famiglia porta sempre un sacco di guai.

Mi avvicino e mi sistemo dietro di lei sul divano, ho bisogno di confortarla, inizio ad accarezzarle le braccia sciogliendo la presa sulle sue ginocchia.
Il mento trema ed è sempre posato sulle sue ginocchia e Marta trema, trema tutta, è come se stesse rivivendo quell'orribile momento, quello shock che l'ha così segnata nel tempo.
Una lacrima scende solitaria sulla sua guancia destra ed io la vorrei leccare via, la vorrei baciare tutta, vorrei distrarla e vorrei farla sentire desiderata e al sicuro, contemporaneamente.
L'abbraccio stretta, il mio viso è sul suo collo e lei mi lascia fare, si fida di me e non posso che restare in quella posizione attendendo la fine del suo racconto.

- Invece decisi di andare avanti, di lasciarmi Alberto alle spalle, decisi di essere fredda e di non rivelare mai a nessuno, compresi i due traditori, quello che avevo sentito, quello che mi aveva distrutta -
- Non capisco... - allento un attimo la presa, sono veramente confuso.
- Scesi le scale e chiesi a mia madre se potevo aiutarla a preparare dei panini per Alberto e quando lui si presentò sotto non poté nascondere il suo stupore, vedermi lì e pensare a cosa aveva appena fatto senza considerare che non era la prima volta, c'era troppa confidenza tra loro.
Aveva la maglietta stropicciata e i capelli arruffati ma feci finta di niente, fredda e ormai troppo distante dal ricordo della nostra storia felice.
Alberto si prese un breve istante per osservarmi e con il suo solito sorriso rassicurante aveva deciso di continuare la sua farsa, di mentirmi ancora, avrebbe avuto ancora una misera e ultima possibilità ma comportandosi così fu la fine di tutto.
Cercò addirittura di baciarmi ma io feci in tempo a voltarmi e lui sfiorò solo l'angolo delle mie labbra.
Fu l'ultima volta che toccò la mia bocca, non gliel'avrei mai più permesso e il suo sorriso finto, quello che mi aveva illusa per così tanto tempo, sarebbe sparito ben presto -

- E non gli hai detto niente? Non ci credo - sono veramente sconcertato.
- L'indifferenza, quella era la moneta con cui avevo deciso di ripagarlo, gli dissi nei giorni a venire che volevo prendermi un periodo di pausa, che lo studio era l'unica cosa di cui mi importasse in quel periodo e che non ero pronta a proseguire una storia seria, che volevo essere libera e spensierata.
Mi diede della stronza e sbraitò per qualche settimana poi se ne fece una ragione e non ci parlammo più, si sfasciò anche la nostra compagnia di amici e neanche loro capirono i miei reali motivi.
Fabrizio ne fu felice, lui sì che mi aveva avvertita e sapeva della leggerezza di Alberto, da quel momento la nostra amicizia si consolidò sempre di più e, insieme a Laura, fu l'unico ad aiutarmi durante le crisi di panico che ebbi negli anni a venire. -

- E tua sorella? Con lei come andò? - sono curioso ma allo stesso tempo incazzato, si è tenuta tutto dentro e per così tanto tempo.
- Con lei bastò uno sguardo, quella stessa sera e capì subito che sapevo e che niente sarebbe più stato come prima, mi aveva delusa in un modo vile e irrimediabile -
Maledetta, ma come aveva potuto? Sua sorella!?

Le mie mani sono sui suoi capelli, i miei capelli oro, la massaggio e con un gesto spontaneo le faccio adagiare la testa sulle mie gambe, chiude gli occhi rilassata e non riesco a smettere di toccarla, di accarezzarla.
È in estasi e ormai siamo così vicini a varcare quel limite, il punto di non ritorno, ho voglia di sentire il battito del tuo cuore Marta, martella come il mio?

La sua voce è quasi sussurrata mentre cerca di riprendere il discorso ma l'atmosfera è calda e non riesco più a concentrarmi sulle sue parole
- Adele ha 30 anni ed è sposata da 2 anni con Mario, l'amore della sua vita, stavano insieme sai, anche quando mia sorella decise di divertirsi con il mio ragazzo, non si sono mai lasciati e scommetto che lui non abbia mai sospettato niente. È ancora oggi così innamorato di lei, non sai quante volte avrei voluto prenderlo da parte e raccontargli tutto, sarebbe stata la vendetta perfetta. Invece... ora stanno aspettando il loro primo figlio e la loro sarà la famiglia perfetta-

Avrei tante cose da chiederle ancora, di questa sorella odiosa che non era presente alla nostra vacanza, quando ci siamo conosciuti ma... la faccio voltare e in pochi secondi sono sopra di lei, siamo completamente sdraiati l'uno sull'altra. Marta sgrana gli occhi ed è eccitata, sorpresa ed incredibilmente eccitata, riconosco quegli occhi, mi ci posso specchiare dentro.
- Marta... ho voglia di viverti, non ce la faccio più. Mi hai rivelato tanto ed io voglio fare qualcosa per te, per noi. Fai l'amore con me? -

Non ho bisogno di una tua risposta, ho bisogno di toglierti i vestiti di dosso, ho bisogno di baciarti fino a stordirti, ho bisogno della tua pelle contro la mia, ho bisogno di esserti dentro e di incastrarci in un puzzle perfetto.
È il punto di non ritorno e sono maledettamente felice di varcarlo, con te.

AMAMI se ci riesciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora