Capitolo 23

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Cristian

Calma e sangue freddo Cristian, non spaccare tutto ci sarà sicuramente una spiegazione, non hanno fatto niente vero? Perché io di Marta inizio a fidarmi ma di questo stronzo che non vede l'ora di metterle le mani addosso neanche un po'.

- Ci siamo addormentati Marta... ma che ora è?- addormentati dopo aver fatto cosa?
- Fabry è tardissimo e... è meglio che tu vada adesso - è nervosa Marta ed io inizio veramente ad incazzarmi, stringo i pugni lungo i fianchi, ma perché cavolo è così nervosa, ha qualcosa da nascondere?

Lo stronzo si prende tutto il tempo di questo mondo, si alza, si stiracchia e sorride, sorride?! Per un attimo incrocio il suo sguardo perché non mi ha degnato di un saluto al mio arrivo e ok che lo sto guardando come un cacciatore sta mirando la sua preda ma lui è a casa della mia ragazza e alle due di notte!

- Grazie per avermi portato il disegno, domani mi metto all'opera... buonanotte Fabry -
Fabry? Che cacchio di nomignolo è Fabry? E lui  che ancora fa finta di non vedermi finalmente si leva dalle palle, prima però le ha riservato un buffetto sulla guancia, io te le stritolo quelle mani.

- Cristian che sorpresa! - Marta mi abbraccia con slancio e lo so cosa sta tentando di fare, vuole chiudere l'argomento Fabry amico del cuore e anch'io vorrei saltarle addosso, è tutta la sera che penso a lei e a come sto bene dentro di lei, ma non ora.

- Marta quello ti vuole scopare... è l'ultima volta che te lo dico, non ti chiedo cosa ci facesse qua ed è meglio che non lo venga a sapere ma ti prego, tienilo lontano da me perché la prossima volta gli spacco il suo bel faccino così la smette di fare quei sorrisini idioti -
- Cristian piantala! È stato gentile, è venuto a portarmi un disegno che devo assolutamente finire entro domani, lo sai che abbiamo la mostra la prossima settimana e poi abbiamo iniziato a guardare un telefilm e... ci siamo addormentati... punto - ah già quella maledetta mostra, se già prima non mi andava di stare lontano da lei tre giorni ora non posso proprio permettermelo, chissà come ci proverebbe lo stronzo.
Io l'ho capito cosa è successo, Marta è stata single per troppo tempo e lui l'ha data per scontata, ora ha capito che ci sono io e che sono importante per lei e lui pretende di avere qualche diritto su di lei, ma quale amicizia.
A Roma ci andrò anch'io e a Marta non dico un bel niente, sarà spero una gradita sorpresa per lei e un bel giramento di palle per il caro Fabry.

- Vieni qui - la attiro a me per il braccio e in un attimo la appoggio alla penisola in cucina, e penso a quante superfici abbiamo già provato in questo appartamento e questa è sicuramente la mia preferita.
La abbraccio con possesso e non posso che non sentire il suo seno sul mio petto e la sua intimità completamente adagiata sulla mia.

- Mmm... bello questo pigiama, è così infantile da essere tremendamente eccitante, cacchio però anche il tuo amico del cuore ha ammirato le tue tette libere e belle - Marta alza gli occhi al cielo scocciata - Smettila Cristian, ci siamo noi adesso e... - prende coraggio e mi mette la lingua in bocca in un bacio afrodisiaco, mi prende per il collo in modo da approfondire il bacio. Mi piace la mia Marta intraprendente e vogliosa.

- Mi hai pensato questa sera? Ho sperato fino all'ultimo tu venissi a vedermi e ci sono rimasto un po' male. Non ne ho guardata nemmeno una ma se tu fossi stata lì, con me nessuna si sarebbe permessa di importunarmi perché ci saresti stata solo tu, per tutto il tempo -

- Cristian vorrei esserci e sempre... so quanto ci tieni ma non sono pronta a tutto il resto, noi funzioniamo bene e ho fiducia in te ma... quelle sono delle sanguisughe e ho paura di starci male... sei mio Cristian e ti voglio solo per me -

Non so cosa fare di più per rassicurarla e farle capire che per me esiste solo lei, penso che sia solo una questione di tempo, penso e spero che  si renderà veramente conto dell'effetto che mi fa e dell'importanza che ha per me. E poi ha detto che mi vuole e vuole solo  me ed io...

- Adesso ti faccio vedere se sono veramente tuo e se mi vuoi veramente, ti faccio capire cosa vuol dire stare ore e ore a cantare cercando in mezzo alla gente gli unici occhi di cui avevo bisogno e non trovarli mai. Ti faccio capire cosa vuol dire venire a casa della mia ragazza e trovarla mezza addormentata con un amico speciale così intimo da avercelo duro in mezzo alle gambe - la strattono e la faccio girare, spalmandola completamente sulla penisola, fa un urletto di stupore ma lo so benissimo che è tutta eccitazione la sua.

Non dice niente ma i suoi ansimi mi arrivano direttamente alle mie parti basse e in poche mosse le tiro giù i pantaloni di questo orrendo pigiama e anche le mutandine spariscono, gliele strappo direttamente. Non è un tipo da perizoma, o almeno non nella routine quotidiana ma è forse questo che me la fa desiderare sempre e così tanto. Forse ero stufo di avere le ragazze facili, quelle cattive e così disinibite, con poca stoffa addosso e tanto trucco in faccia.
Lei è così brava e così buona, proprio adesso mentre la sto leccando me ne rendo conto, mi piace perché sa di buono.
La giro e voglio che mi guardi con quello sguardo famelico e lussurioso mentre metto due dita dentro di lei e le faccio scivolare via, troppo presto, lasciandole quel senso di vuoto che acclama supplicandomi, sempre con lo sguardo.

E le porto in bocca perché voglio succhiare il suo nettare dolce e sa di miele proprio come il colore dei suoi capelli che tanto mi fanno impazzire. Il gesto la spiazza e le fa mordere il labbro inferiore, è lei in un gesto di possesso a fare avvicinare ancora di più le nostre intimità, chiudendo le gambe, attorno alla mia vita.

Ed io l'accontento, entro in lei, amandola fino al primo orgasmo, al secondo, tutta la notte e magari... per sempre.

AMAMI se ci riesciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora