Capitolo 40

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Marta

È ormai più di un mese che siamo nel nuovo appartamento, la convivenza va a gonfie vele e la riprova sono i ritardi mattutini, sì tutte le mattine è sempre la stessa storia...

- Cri non posso arrivare in ritardo anche oggi, Laura mi ha promesso, anzi mi ha minacciata. Mi viene a prendere a casa e per le orecchie, mannaggia a me e a quando le ho dato il nostro nuovo indirizzo -
- Ah sì? Che paura... - no così non va bene, non mi prende mai sul serio ed ha di nuovo la faccia proprio lì, in mezzo alle mie gambe!

Non faccio che mettermi le mutande che lui me le ritoglie, al mattino sono costretta a sgattaiolare in bagno mentre lui ancora dorme e devo chiudermi la porta a chiave per potermi lavare in tranquillità e vestire.

Se disgraziatamente esco e lui è sveglio mi costringe a ributtarmi nel letto vestita e mi spoglia leccandomi e mordicchiandomi tutta e poi... il sesso mattutino è così bello con Cristian che... uffi cedo e non esco mai di casa prima delle 10. Calcolando che Laura mi aspetta all'atelier per le 9 e mezza, è un disastro che si ripete tutte le mattine da quando ci siamo trasferiti.

Ok il sesso al mattino o alla sera o anche di notte ha sempre il suo perché, non mi lamento ma a tutto c'è un limite. E dire che fino a qualche tempo fa ero io a portargli la colazione a letto e a richiedere la lauta ricompensa in natura ma... ora le cose ci sono un tantino sfuggite di mano.

- Cristian! Se non ti allontani ti prendo a calci, sono nervosa e mi sta per arrivare il ciclo -
- Motivo in più per approfittarne - Cristian mi imprigiona sotto di sé, ancora, e va all'attacco sulle mie tette, le sprigiona dal mio reggiseno e inizia a leccarle senza ritegno.
- Basta! - riesco a divincolarmi e sono ancora rossa dalla rabbia mista a godimento, mannaggia a me, mi stava iniziando a venire di nuovo voglia.
- Ok ok, tanto devo uscire anch'io. Faccio una doccia al volo e corro alla sala prove, i ragazzi stanno minacciando anche me ultimamente ma... stasera ciclo o non ciclo, non mi scappi! -

Nudo con quel sedere tondo e sexy si avvia verso il bagno, mi costringo a riprendermi, a darmi una veloce sistemata e fuggire il più lontano possibile da Cristian e dalle sue diavolerie a letto. Salto la colazione, altro che colazione a letto e gli urlo - A stasera - dall'entrata, non aspetto una sua risposta e mi avvio giù per le scale.

Ok sono quasi in orario, mi posso permettere un caffè al volo al bar dell'angolo vicino all'atelier, potrei sempre chiamare Laura e dirle di raggiungermi, offrendole la colazione potrei ripagarla di tutti i ritardi degli ultimi giorni.

- Posso offrirti un caffè? O... sei di fretta? - l'ultima persona che pensavo di incontrare entra con me nel bar e... forse era meglio chiamare Laura.
- Ma certo! Non ho molto tempo ma... anche tu, non dovresti essere in sala prove? -
Simone, il batterista del gruppo di Cristian, mi sorride e non so il motivo ma a me questo ragazzo non è mai piaciuto e tanto meno sono mai piaciuta io a lui, quindi, che vuole?

- Oh per una volta posso essere io in ritardo visto che Cristian lo è tutti i giorni ultimamente, ve la spassate nella nuova casa eh? -
Sorrido ma gli tirerei volentieri un pugno in faccia, ma che vuole? Saranno cavoli nostri o no?
- Direi che ci stiamo godendo il momento - mai frase più appropriata, per fortuna non ci sediamo ai tavolini e i caffè sono pronti in pochi minuti, non vedo l'ora di squagliarmela. Dai racconti di Cristian Simone sembra il classico perfettino sempre pronto a giudicare gli altri e soprattutto me, anzi me e Cristian insieme, sarà mica geloso?

- Allora? Lo lascerai venire a Las Vegas a fine mese? Abbiamo già i biglietti e tutto quanto è pronto ma lui, fino ancora a ieri, ha cercato di tirarsene fuori. Sarà solo una settimana e poi... una scommessa è una scommessa -
Non riesco a centrare la bocca quando mi avvicino la tazza di caffè e sbrodolo dappertutto, ma che caz.. Las Vegas!? Ho capito bene?
- Scusa ma... di che diavolo stai parlando?! - il mio tono è più alto adesso e non posso farne a meno, forse non voglio sapere la risposta ma devo!

- Ecco... pensavo che Cristian... fa finta che non ti abbia detto niente, ora io vado alla cassa e poi... devo scappare - Simone è sbiancato e ha perso un po' della sua solita sicurezza ma non lo faccio muovere, lo trattengo per un braccio ed è costretto a risedersi sullo sgabello al bancone del bar.
- Eh no, ora voglio sapere e... tutto! -

Simone si passa nervosamente la mano tra i capelli e c'è una guerra nella sua testa, si starà pentendo o ancor peggio maledicendo per avermi offerto questa fantomatica colazione.
- Promettimi di non dirgli niente, te lo dirà lui e... non so perché non l'abbia ancora fatto, forse teme una tua disapprovazione ma... il viaggio si farà con o senza il tuo ok, la scommessa l'ha fatta lui ben cinque anni fa e ora non si torna più indietro - gli prometto di non dire niente a Cristian e man mano che procede con il racconto serro i pugni sulle mie gambe e ho quasi gli occhi fuori dalle orbite dalla rabbia.

Simone si congeda e quasi scappa dal bar anzi scappa da me, forse aveva paura mi avventassi su di lui, ma no, lui è venuto solo per perorare la sua causa, io lo ammazzo, Cristian intendo.

Riesco a trascinarmi all'atelier, avrei una voglia di tornare indietro e darmi malata per sprofondare sotto le lenzuola e piangere di rabbia, sì di rabbia, perché Cristian non mi ha detto ancora niente e... chissà se mi dirà la verità, ci andrà veramente? Sesso, droga e fiumi di alcool. Queste parole si ripetono nella mia testa come un mantra e quasi non mi accorgo di entrare all'atelier e la voce di Laura che mi rimprovera per l'ennesimo ritardo è così lontana.

- Laura... ci verresti con me in un posto? -
- Cioè io ti sto cazziando e tu per tutta risposta mi domandi questo, che significa in un posto? -
- Ti dice niente Las Vegas? Sesso droga e fiumi di alcool?? - Laura inizia a saltellare come una bambina il giorno di Natale all'apertura dei regali sotto l'albero.

Ok, vada per Las Vegas.

Vi avverto... i prossimi tre capitoli saranno... DELIRIO A LAS VEGAS e... si salvi chi può 🤦🏻‍♀️🍾🎊

AMAMI se ci riesciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora