Capitolo 12

3.4K 130 8
                                    

Marta

Non riesco a capacitarmi di quello che è successo ieri sera, ho fatto sesso con Cristian, un ragazzo che in fin dei conti conosco da così poco tempo.
Ho aspettato tanti anni, dopo la delusione inferta da Alberto, mi ero ripromessa di non fidarmi più e di stare alla larga dal genere maschile, invece è successo e la cosa che mi sconvolge è che non sono per niente pentita.

Ne avevo bisogno e quello che abbiamo fatto insieme è stato un ottimo sesso, Cristian è bravo e ancora arrossisco al ricordo di tutte le cose che mi ha fatto.

Niente in confronto ad Alberto e a quello che abbiamo condiviso durante la nostra avventura amorosa adolescenziale.

Non riesco però ad ammettere che sia stato qualcosa di più, è stato lento, è stato una volta sola ma è stato così passionale, Cristian è stato fin troppo attento e premuroso nel coccolarmi e baciarmi  anche dopo l'amplesso, no è di più, molto di più.

Sono spaventata e parecchio, non sono pronta a quel qualcosa di più, a qualcosa di serio, Cristian è troppo per me e mi farà soffrire purtroppo.
Se ripenso anche solo agli sguardi delle sue fan, a come lui ci è abituato, no,  non potrò mai essere abbastanza per lui.

Dovremmo continuare a fare sesso, ecco, quello lo possiamo fare, cavolo non ne avrò mai abbastanza di uno come Cristian.

Sono pronta ad essere una delle tante? Niente sentimenti però, quelli fanno male e non sono disposta a soffrire ancora, niente complicazioni, gliene devo parlare al suo risveglio, se mai ne troverò il coraggio.

Cristian è ancora nel mondo dei sogni ed è completamente avvinghiato al mio corpo, con la testa sistemata tra i miei seni, la luce filtra  dalla tapparella non abbassata fino infondo e non sono abituata a dormire fino a tardi. Devo alzarmi, devo iniziare a tenere una certa distanza a fronte di quello che ho appena deciso.

Inizio a muoversi piano piano ma Cristian rafforza la presa delle sue braccia dietro la mia schiena, non ne vuole proprio sapere di lasciarmi andare.
- Dove pensi di fuggire? - Cristian sta parlando ma i suoi occhi sono ancora chiusi.
- A... preparare la colazione - mi invento su due piedi.
- Mmm... lascia stare, stai qui con me, ti porto fuori più tardi. Non sono ancora pronto a staccarmi da te, vieni qui - e così facendo si avvicina al mio viso per baciarmi dolcemente.

Non riesco ad allontanarmi in tempo e le nostre lingue si incontrano in un modo così dolce che mi fa ritrarre dopo pochi secondi, Cristian ci sa fare e fin troppo per i miei gusti.

Finalmente mi lascia un po' di spazio sistemandosi nella sua parte di letto e ho un po' di spazio per respirare, sarò sicuramente rossa in viso e chissà che orribile aspetto devo avere con tutti i capelli arruffati e... senza considerare che devo correre a lavarmi i denti.

Faccio per alzarmi un'altra volta ma Cristian mi attira nuovamente a sé - Sei nervosa? - mi picchietta l'indice sul naso.
- No... è che... devo andare in bagno sai... -
- Sarai mica in imbarazzo? Con tutto quello che abbiamo fatto stanotte sarebbe ridicolo Marta. È stato così bello... -

Cristian mi deposita un bacio umido sul collo e inizia a passare la punta del naso sul mio orecchio, è tutto così eccitante quando si tratta di lui.

- Beh grazie ma... non penso che con tutta la tua esperienza ecco... - Cristian alza il viso all'improvviso e mi guarda attentamente negli occhi - Che vuoi dire scusa? -
Mi  tiro su e cerco di spiegarmi meglio.
- Voglio dire... sei un ragazzo bellissimo e ho visto l'altra sera quante ragazze morivano dalla voglia di stare con te. Io... non ho tutta questa esperienza ecco -
Cristian sbuffa sonoramente - In questo momento ci sei tu e credimi Marta non vorrei essere con nessun'altra donna, fin quando mi vorrai, per me ci sarai solo tu e basta -

Mi sento ancora più in imbarazzo di prima, che cos'è? Una dichiarazione forse?
- Vieni qui e dimmi... a te è piaciuto? - per fortuna ho il viso sulla sua spalla e lo sguardo lontano dai suoi occhi.
- Molto - non riesco a dire altro ma nella mia testa un'altra parola sta rimbombando... troppo, sì mi è piaciuto veramente troppo.

- Scusami se te lo chiedo ma... quanto tempo è passato dall'ultima volta? - per fortuna i nostri sguardi sono ancora lontani e mi posso abbandonare alla verità - Un bel po' direi, dopo Alberto non c'è stato nessun altro -

Cristian inizia ad accarezzarmi i capelli e il silenzio si frappose tra noi, minuti lunghi in cui ci perdiamo tutti e due nel pensare a noi e a quello che ci potrà essere, insieme.

Il mio stomaco inizia a borbottare e Cristian si decide ad alzarsi - Andiamo, ti porto a fare colazione e... poi ti porto in un posto -
- Dove? -
- Te lo dirò ad una sola condizione - Lo sguardo di Cristian si fa famelico e terribilmente malizioso.
- Quale? - mi alzo anch'io cercando di coprirmi alla bene e meglio con il lenzuolo.

- Solo se vieni a fare la doccia con me - l' ha detto tutto d'un fiato Cristian, quel maledetto adulatore sta sogghignando e completamente nudo e a suo agio si allontana verso il corridoio regalandomi una perfetta visione del suo lato B.

Non si volta, la sua sicurezza mi fa irritare e non poco, ma per niente al mondo mi lascerei  sfuggire un'occasione simile, lascio andare il lenzuolo e lo seguo.

AMAMI se ci riesciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora