Capitolo 43

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Laura

- Marta piantala! -
- Ancora non riesco a spiegarmi come è potuto succedere... è tutta colpa tua! -
- Ah no bella, avresti potuto lasciarmi sola ma ti è piaciuto il tuo dream man... Cristian o no, te lo saresti fatto veramente? - Marta mi schiaffeggia un braccio, cerco di tirarla un po' su con la mia immancabile ironia ma è una palla al piede stamattina.
- Ma proprio perché era Cristian sarei andata oltre, l'attrazione era innegabile ma come ha fatto ad intercettare la nostra camera e soprattutto come ha fatto a sapere del nostro appuntamento come dire... hot. Gliel'hai detto tu? Non mentirmi! -
- No! Non sono stata io! Lo giuro e adesso smettila di guardare il cellulare ogni trenta secondi, lascialo sbollire un attimo e vedrai che ti risponderà, anche lui non è un santo mi sembra -

Che casino! Che maledetto casino, se becco quel cretino del batterista, quel coso, Simone sì si chiama così, lo strozzo. Mi ha estorto ieri pomeriggio tutte le informazioni necessarie non per farli incontrare e finalmente farli chiarire. No, ha organizzato un bell'incontro scontro con i fiocchi, per far apparire Marta quello che non è e il suo frontman l'angioletto della situazione. Meno male che Marta è riuscita a riposare un po' stamattina e sono riuscita a convincere Simone a rimediare, quello che ho in mente, con un complice non molto collaborativo rimedierà a questa commedia degli equivoci e chissà che finalmente questi due cocciuti si ricorderanno che si vogliono bene e forse si meritano un lieto fine?

- Mi sa che hai bisogno di riposarti ancora un po', esco a farmi un tuffo nella piscina all'ultimo piano ma quando torno, non ce n'è per nessuno ti voglio carica perché non siamo certo venute qui a Las Vegas per riposarci e... non vorrei ricordarti che grazie al vostro litigio ieri sera gli altri Las Vegas dream men sono corsi via ed io sono rimasta a bocca asciutta! -
La vedo accasciarsi sul letto e portarsi le lenzuola sul viso - Voglio morire - non mi resta che sbuffare per l'ennesima volta a portare il mio culo fuori di qua per cercare quello smidollato del batterista e definire i particolari del nostro piano B, ovvero trasformare questa insana vacanza in una vera e propria luna di miele, purtroppo non per la sottoscritta.

- Mi spieghi perché mi hai portato qui? -
- Siamo a Las Vegas no? Non eri in vena di shopping e neanche di una bevuta pomeridiana perciò... eccoci a vedere un finto e pacchiano matrimonio a Las Vegas -
- Ma Laura... ti sembra il caso, non so se ti rendi conto ma ho il cuore leggermente a pezzi e di vedere una coppia che corona il proprio sogno non ne ho proprio voglia! -
- Oh smettila, quella coppia nel finto altare ha tutta l'aria di essere una coppia improvvisata, sono in costume e infradito e tra poco non si reggono in piedi, già ubriachi alle 4 del pomeriggio. Commentiamo, ridiamo un po' e poi usciamo, avevi altri impegni? - per l'ennesima volta Marta osserva il cellulare sconsolata, Cristian non si è più fatto sentire e da quello che mi ha rivelato Simone è messo peggio di Marta, un morto che cammina, ma  a proposito dove sono quei due?

- Non ci credo non è riuscito nemmeno a ricordarsi il nome della ragazza e lei? Si è messa a ridere per tutto il tempo durante lo scambio degli anelli... che spasso. Hai ragione mi ci voleva proprio ma ora che ne dici, andiamo? - e meno male che una giusta ne ho fatta, ma quei due dove sono?!
Ci avviamo verso l'uscita e finalmente li scorgo in lontananza, Cristian sembra voler fare marcia indietro quando ci vede ma per fortuna Simone se lo tira dietro e ci vengono incontro, Marta si è irrigidita e ammutolita al mio fianco.

- Cristian... -
- Marta... -
All'improvviso sono senza parole e neanche si guardano in faccia.
- Beh io e Simone andiamo a farci un giro, avrete sicuramente alcune cose da dirvi -
- Ma... qui? - Marta mi guarda un po' confusa.
- No io qui non ci resto - Cristian è ancora più negativo di lei e sembra volersene andare.
- Ehi la cappella è vuota, non ci sono altri matrimoni in corso e tu... non fare il finto innocente, avete sbagliato tutti e due ed è ora che parliate, da soli -
Prendo Simone per il gomito e ci affrettiamo fuori, non mi giro neanche, basta ripensamenti, e questa è solo una parte del piano.

- Ma non possiamo origliare, lasciamoli in pace, tra l'altro io ora devo andare, dimentichi forse che sono qui per divertirmi? Se quei due fanno pace ben per loro, altrimenti... si fottano-
- Shhh - gli tiro una sberla dietro il collo.
- Ahia -
- Dove pensi di andare? Lo sai cosa prevede la seconda parte del nostro piano no? Rimarremo qua per un po'-
- Del tuo piano vorrai dire, cuore e fiori, ho l'orticaria solo al pensiero - aveva ragione Marta questo è proprio un cretino, un bel cretino a dire il vero, con un fisico niente male ma... pur sempre un idiota che per poco non li faceva mollare definitivamente.

Mi viene voglia di aprire la porta, c'è uno strano silenzio in quella stanza, si sono ammazzati a vicenda? Non è che sono fuggiti via quando io e Simone siamo andati a prenderci un caffè, mi sarei aspettata una discussione ma non questo silenzio, che faccio busso?

- Non possiamo continuare così, non fa bene a nessuno dei due, litighiamo, ci nascondiamo le cose e quando sembra di esserci ritrovati ripiombiamo in un ennesimo tragico equivoco io... -
- Marta questi siamo noi, testardi e talvolta stupidi ma con una voglia innata di viverci e di non lasciarci più, non so più come dirtelo ma ti amo e ogni giorno mi fa male sempre di più starti lontano, ma tu cosa provi veramente per me? -
- Ma me lo devi chiedere? Ti amo anche se non te l'ho mai detto ma te l'ho dimostrato così tante volte, non saprei stare senza di te ma ho una paura incredibile che questo non basti, siamo così complicati che io... -
- Vieni qui... -

Non sento più niente e quei rumorini che seguono, attutiti dalla porta sembrano baci, forse ce l'hanno fatta, hanno fatto pace!
- Vai a chiamare la Signora Sally, siamo pronti!-
- Finalmente! Così ce ne andiamo - alzo gli occhi al cielo per la... milionesima volta?

Ci siamo tutti, reverendo compreso e facciamo irruzione nella cappella, per fortuna li troviamo  ancora vestiti ma completamente riversi su una delle ultime panche, alla faccia del non essere sicuri, si stanno letteralmente mangiando la bocca l'uno con l'altra.
Tossisco e finalmente i due ritrovati piccioncini si staccano.
- Ragazzi questo è il reverendo Adam e questa è la signora Sally che ci ha aiutati ad organizzare il tutto, abbiamo mezz'ora di tempo prima di un'altra coppia... come dire? Dobbiamo dirigerci all'altare perché state per unirvi in matrimonio e... non vi preoccupate, io e Simone, vostri testimoni, toglieremo presto il disturbo così potrete godervi la meritata luna di miele -

Ne è valsa la pena, i documenti, i giri di telefonate, i sotterfugi e tutto in un giorno per vedere quei due guardarsi  estasiati... che  la cerimonia abbia inizio!

AMAMI se ci riesciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora