Capitolo 27

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Cristian

È da una settimana che non la vedo, una settimana. Ma si può? Ok a Roma siamo stati praticamente tutto il tempo insieme, tanto sesso ma anche tante coccole. Le ho concesso giusto l'ultimo giorno per poter lavorare tranquilla, lontana dalle mie grinfie.
Mi sono scoperto maniacalmente possessivo e soprattutto a non poter più fare a meno di lei.

Io, che non ho mai avuto una storia seria e che neanche avrei mai voluto averla, mi sono ritrovato negli ultimi sette giorni ad essere in ansia, per Marta, per la mia ragazza.
Mi manca la terra sotto i piedi ogni volta che penso al gesto che ha fatto alla stazione, al nostro ritorno, proprio prima di salutarci mi ha fatto un regalo inaspettato, le sue chiavi di casa.
'Ormai conosci i miei orari e sai quanto preferisca stare a casa più di qualunque altro posto, ho pensato non dovessi più suonare e... se vuoi lasciare anche qualcosa nel mio armadio, un po' di posto te lo ricavo. Il mio letto è troppo grande per me oramai, non che sia il king size dell'hotel ma...' non l'ho fatta terminare e l'ho abbracciata così forte che ad un certo punto ha dovuto chiedermi di lasciarla respirare.

Respirare, è più di una settimana che non riesco a farlo completamente e liberamente, mi sento come oppresso e in ansia, mi ha fatto felice e allo stesso tempo mi ha spiazzato questo gesto, e chi se lo aspettava da Marta? Non così presto, ha detto che le aveva in borsa e che me le avrebbe date al suo ritorno, se non fossi andato con lei, a sorpresa, a Roma.
Quindi ci aveva già pensato prima, prima della stupenda settimana passata insieme e io... è una settimana che vivo tra le nuvole, sono pensieroso e non so perché, non ne ho subito approfittato e non l'ho raggiunta nel suo appartamento.

Non so se è telepatia, se semplicemente siamo sulla stessa lunghezza d'onda ma alle chiavi ci avevo pensato anch'io, è vero che stiamo più a casa sua che a casa mia ma è da un po' che mi piacerebbe vederla girare dentro casa, nelle ore più impensate e possibilmente svestita, mi piacerebbe vivere la nostra quotidianità, insieme.
Perché io le avrei anche chiesto di andare a convivere, nel mio appartamento, non ha più senso pagare due affitti per stare così tanto tempo insieme a casa dell'uno o dell'altra ma mi sembrava troppo presto e Marta è sempre così spaventata e incredula verso il mio amore e verso quello che siamo diventati, io e lei, insieme.

Ci siamo mandati diversi messaggi è vero ma i miei, mi sono reso conto io se stesso, sono stati più impostati e meno scanzonati del solito.

Stasera è venerdì e lei mi viene a vedere, non gliel'ho chiesto a dire il vero ma è stato quasi tacitamente accordato da entrambi... 'Domani mi trovi al Metz' le ho scritto ieri sera e lei ha semplicemente risposto 'A domani'.
Due semplici parole piene di intenzioni che mi hanno scaldato il cuore e stasera al suo arrivo me ne fregherò del palco, della concentrazione e della scaletta e correrò ad abbracciarla, a spupazzarmela davanti a tutti, mi è mancata proprio come l'aria che non mi ha permesso di respirare bene in questi giorni, la voglio toccare, la voglio sentire, lei è mia.

- Ehi, non si può più aspettare, partiamo con 'I miss you' dei Blink 182, il pubblico è carico. Andiamo ragazzi, spacchiamo! - Michele ci incita, è sempre su di giri ultimamente, scopare con Melly deve fargli un gran bene e sono meravigliato, stanno ancora insieme e si stanno baciando e strusciando a tutto andare da almeno un paio d'ore, che schifo.
È tutta invidia la mia perché se avessi Marta sotto le mie mani adesso non mi fermerei a qualche bacio, mi manca anche quello di lei, il sesso è fantastico con quella donna.

- Fatevi sentire ragazzi... i Black Soul sono qui per voi! - veniamo annunciati come ogni venerdì sera e il boato che ci accoglie mi dà una carica incredibile, è per questo che canto, è per questo che ancora mi diverte farlo, perché alla gente piace ciò che facciamo, perché su questo palco riesco a scaricare ogni tensione, mi sento onnipotente, mi sento me stesso fino al midollo.

Un gruppo di ragazzine tatuate e truccatissime cerca di farsi notare agitandosi più del dovuto e mi acclamano proprio sotto al palco, a pochi metri da me, una addirittura si sfila il reggiseno nero e trasparente da sotto il top striminzito, lo fa leccandosi le labbra rosse come il fuoco. Lo sa di catalizzare la mia attenzione perché cazzo... non è possibile, il top evidenzia i capezzoli turgidi e su quello destro c'è un cerchietto che spunta, un maledetto piercing.
In pochi secondi il reggiseno vola ai miei piedi e se fosse successo un paio di mesi fa non mi sarei fatto il minimo problema ad appartarmi con lei alla fine del concerto, anche solo per farla inginocchiare tra le mie gambe.

Ora no, alzo lo sguardo per distrarmi, non mi farò ammagliare da quella ragazzina, devo cercarla e devo trovarla. Riesco a cantare ma non la trovo, i miei occhi stanno scandagliando in lungo e in largo il locale ma di lei nemmeno l'ombra, ma quando arrivi Marta?

- Stiamo andando alla grande! Oh ma avete notato che il locale è più pieno del solito? - siamo in pausa e tra poco dobbiamo tornare a suonare, sono nervoso e frustrato - Ehi la pianti di pensare a quella, ti ha fottuto il cervello amico - non l'ascolto, Simone è pesante con le sue battute e ho poco tempo, devo chiamarla, mi deve dire perché per l'ennesima volta non è venuta, me l'aveva promesso cazzo!

Il telefono squilla e a vuoto, riprovo l'ultima volta e poi non la cerco più, giuro.
- Cristian eccomi - mi risponde al terzo squillo della terza chiamata ed è trafelata, ma che ha fatto? Ha corso?
- Dove sei? -
- A casa - è nervosa e sembra quasi impacciata.
- Arrivo Cristian, tra massimo mezz'ora sono lì-
- Ma il concerto finirà tra un'ora non so se... -
- Marta ma quanto ci metti in bagno? Ho schiacciato play e il film sta partendo vieni di là-

Non ci posso credere, quella maledetta voce, quel cazzo di amico di merda - Cristian ho avuto un contrattempo, Fabry è venuto per parlarmi di... - non la lascio finire, le riattacco il telefono in faccia e non me ne frega delle urla dei miei compagni e dell'impegno preso, io ora vado da lei e metto un punto a questa situazione, da stasera il caro Fabry non sarà più un problema.

AMAMI se ci riesciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora