Capitolo 38

2.5K 111 13
                                    

Marta

Ho parcheggiato mezz'ora fa e sono ancora qui, seduta in macchina con il volante in mano, dov' è andato a finire tutto il mio coraggio? Tutta la mia determinazione?

Non lo sa nessuno, non lo sa Cristian, è una cosa mia e solo se andrò fino in fondo e ne uscirò viva e vegeta, potrei rivelarglielo e anche con fierezza.
È lui ad avermelo suggerito un po' di tempo fa ma... non è facile, sono devastata al pensiero ma anche così pronta, sì adesso scendo e metto fine a questa agonia durata troppi anni e che ha fatto male solo a me.

Il portoncino è aperto così non devo neanche suonare, sarà in casa, almeno credo.
Busso tre volte alla porta, infondo potrebbe essere uscita, conoscendola un po' potrebbe essere a fare shopping, i soldi non le mancano e la noia poi l'ha sempre portata a spingersi oltre ed invadere le altre vite per rubare la loro felicità, le loro sicurezze.

- Ehi... a cosa devo la tua visita? Ti ricordi di star per diventare zia... o cosa? - la ignoro ed entro in casa. Non le ruberò troppo tempo o quanto meno non mi farò ancora del male, non più.
- Come stai? E la bimba... - non è troppo sciupata in effetti e il pancione è molto evidente adesso ma Adele è sempre così... bella, anche in casa, truccata di tutto punto e con un vestitino comodo ma molto succinto.

- La bimba ha un nome e se ti fossi degnata di interessartene lo sapresti, si chiamerà Chiara e verrà al mondo tra meno di due mesi - Adele, sempre la solita sorella stronza e l'unica che ho ma ciò non toglie che vorrei essere figlia unica, sempre al centro dell'attenzione, si comporta come se non avesse allungato gli artigli sul mio ragazzo, l'ultima volta che ci siamo incontrate.

- Ti vedo bene e scusami se non ti ho ringraziata dopo che ti sei quasi scopata il mio ragazzo nel bagno dei nostri genitori! - riesco pure a sorridere per non farle capire quanto mi abbia fatto male, ancora una volta.

Alza gli occhi al cielo e si accomoda sul divano con fare patetico - Oh Marta come sei ingenua, pensi veramente che abbia fatto tutto da sola, se non ci avessi disturbati, lui mi avrebbe... -
- Shhh! - la zittisco quasi urlando, non sono venuta qui per farmi riempire la testa di altre sue cazzate e non le permetterò di vincere ancora, su di me.

- Sono stata in Spagna un paio di settimane fa e là ho incontrato una persona che tu conosci molto bene -
- Interessante, Marta ho una gravidanza da portare a termine e dei tuoi racconti di viaggio non me ne può fregar di meno -
- Oh ma questa volta è molto interessante perché la qui presente scema del villaggio ha deciso ti farsi valere e tu non dovrai solo ascoltare ma anche... fare -

Ho tutta la sua attenzione, stacca la schiena dal divano e si mette sull'attenti con la fronte corrucciata e gli occhi incattiviti, proprio come lei.
- Di cosa stai parlando? Ti sei bevuta il cervello ? -
- Di Alberto, ricordi? Il mio ex ragazzo...il mio primo amore, tu l'hai conosciuto proprio bene, sotto le coperte di camera tua, quando pensavi che io non ci fossi -

Salta in piedi e in pochi passi è a pochi centimetri dal mio viso - Che cosa c'entra adesso? Non potrai mai dimostrarlo, Alberto si era solo stufato di te, sarai stata così noiosa a letto che ti avrà lasciata per quel motivo non certo perché aveva una tresca con me, io stavo già con Mario -

Certo, il povero Mario, non posso reprimere un altro sorriso, questa volta un po' più triste e meno malizioso - Mario... quante corna deve aver portato in tutti questi anni, un Santo, e la bimba, la mia nipotina, puoi essere sicura sia sua? - uno schiaffo arriva dritto sulla mia guancia sinistra e brucia, riesco a tenere lo sguardo su di lei, ma brucia il suo sguardo colpevole e ugualmente fiero e altezzoso.

Arretro di qualche passo e nonostante la guancia arrossata non me la accarezzo, sono troppo incazzata, con lei, con Alberto e con il mondo intero e sgancio la bomba - Non mi importa di saperlo, tranquilla, non sono venuta qui per questo. Non ti ruberò troppo tempo, ti chiedo solo una cosa, anzi te la ordino, voglio che tu vada da mamma e dovrai dirle tutto, di te e di Alberto, di quanto mi avete rovinato la vita. Voglio che capisca che razza di figlia sei, finalmente, non voglio più aspettare e dovrai farlo entro pochi giorni -

Adele ride, di me - Ma ti sei rincretinita? Non vedi in che stato sono? Non lo farò mai e anche se glielo dicessi tu, lei non ti crederebbe - si risiede sul divano spavalda e si accarezza la pancia, con fare minaccioso, non ha capito niente, sono io ad avere il coltello dalla parte del manico questa volta.

- Ti dò una settimana di tempo, non un giorno in più, poi lo farò io e non sarò così gentile perché la metterò davanti all'evidenza di quello che hai fatto con Cristian non molto tempo fa e farò intervenire anche lui, se necessario, questa volta vado fino in fondo. Sono stanca di te e sono stanca di aver paura di incontrarti e di quello che potresti fare con il mio ragazzo, voglio annientarti, finalmente -

- State ancora insieme? -
- Sì, lui è mio e se ti permetterai ancora di toccarlo, anche solo di sfiorarlo, lo schiaffo che mi hai dato prima sarà niente in confronto a quello che ti farò, con o senza pancione -
Questa volta mi giro e mi avvio verso la porta, non ho più niente da dirle e la nausea mi sta opprimendo.

La sento quasi correre, dietro di me - Ma mamma si arrabbierà e ho tanto bisogno di lei, del suo aiuto, Chiara sta per nascere ed io mi sento così stanca che... -
- Oh non ti preoccupare Mario sarà così contento di procurarti una babysitter sempre che... dal test del DNA risulti essere il padre naturale di Chiara - ultima bomba sganciata, colpita e affondata, la lascio a bocca aperta e mi richiudo la porta alle spalle.
Non ho vinto, non si vince mai con una sorella così stronza, con una famiglia allo sfascio e sono triste per mia madre ma è giusto così, ho sopportato troppo in questi anni ed è giusto che finalmente me ne sia liberata.

Non vedo l'ora di dirlo a Cristian, non vedo l'ora di ringraziarlo ancora, se c'è una Marta battagliera, se c'è una Marta che è riuscita finalmente ad andare avanti è solo grazie a lui, al mio presente e al mio futuro.

AMAMI se ci riesciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora