Cristian
Mi sento toccare la spalla destra, qualcuno mi sta chiamando ma la voce è lontana, cerco di aprire gli occhi e quello che vedo è sicuramente un sogno. Le tette di Marta sono davanti a me, all'altezza dei miei occhi, è nuda e una luce soffusa si intravede dietro di lei ed è sicuramente un sogno perché Marta mi sta sorridendo e ha gli occhi sognanti.
- Cristian vieni dentro, sei seduto qui da troppe ore - seduto dove? Faccio per alzarmi ed ho un male al sedere, per non parlare del collo , non riesco neanche a piegarlo.Mi sono addormentato, ecco cos'è successo, ho cercato stanotte di farmi aprire inutilmente e poi non ho avuto la forza di tornare a casa, sono ancora seduto fuori dall'appartamento di Marta ma lei adesso è qui con me e mi sorride, non è più arrabbiata e... è nuda?!
- Marta copriti, sei nuda! - mi alzo velocemente e nonostante le ossa indolenzite riesco a fare uno scatto veloce e a spingerla dentro casa, al riparo da occhi indiscreti, ma è matta?- Ehi volevi dare spettacolo? Ti sei resa conto di avere le tette di fuori? - alza le spalle e le riabbassa e ancora quel sorriso compiaciuto fra le sue labbra, ma era arrabbiata con me, non mi ha aperto la porta stanotte e ieri sera mi ha cacciato in malo modo.
- Vieni - mi prende per mano e ci dirigiamo verso la sua camera da letto, eppure non è un sogno ma... mi tornano in mente i miei messaggi carichi di paura e con qualche confessione di troppo mi sa.
Le ho scritto che la amo ancor prima di averglielo detto di persona e mi fermo all'improvviso. Marta è costretta a fermarsi di rimando e si gira guardandomi con la fronte corrucciata.
- Marta... hai letto tutti i miei messaggi? - lei muove la testa in segno di assenso.
- E... cosa ne pensi? - cavolo mi sento così a disagio, le ho aperto il mio cuore, le ho confessato di amarla, mi sento così disarmato perché non so assolutamente che cosa lei prova per me. Non mi ha detto niente e mi sorride sì ma non mi basta, voglio di più.- Penso che... non me l'aspettavo ecco e... sono felice Cristian, come non mai - si avvicina per allacciarmi le braccia al collo e le sue labbra sono troppo vicine alle mie per non cogliere l'occasione per gustarle e invaderle con tutta la mia passione repressa. Ho voglia di sentirla di nuovo mia, ieri sera ho temuto di perderla, quella strega della sorella mi ha annientato con il suo assalto e per un attimo ho pensato che Marta non mi avesse mai potuto credere, non avessi potuto dimostrare la mia innocenza, io voglio solo lei, la mia Marta, e l'amo, sì l'amo da impazzire.
La prendo in braccio e la porto in camera, non ho bisogno che me lo dica adesso, mi basta saperla felice, dopo la terribile cena di ieri sera ho solo bisogno di stare dentro di lei, di amarla baciandola tutta, soffermandomi nei punti che so la fanno godere da matti e voglio farla venire così tante volte da stordirla, voglio dirglielo a voce e più di una volta... ti amo Marta, sì voglio che quelle due paroline ti rimangano ben impresse nella tua mente. E le dovrai ricordare quando una qualunque ragazza cercherà di abbordarmi perché se io non ci ho mai fatto caso e non ci ho mai dato più di tanto importanza, adesso sono tuo e so che sei gelosa e questo mi piace un casino ma sono tuo, solo tuo.
Rimaniamo a letto fino a tardo pomeriggio, riesco a recuperare ben poco sonno perché Marta mi ha tenuto molto impegnato, non è stato niente di così selvaggio ma al contrario molto dolce e a tratti quasi ipnotico.
Marta si è sistemata sul mio petto e adesso mi accarezza senza mai guardarmi, sta riflettendo e quanto vorrei essere nella sua testolina per capire a cosa sta pensando.
- Non te l'ho detto ancora perché... è difficile Cristian, non perché io non contraccambi i tuoi sentimenti, anzi. È solo... che sono confusa, tra la mia famiglia che non perde occasione per farmi vergognare e... tu che mi scombussoli, mi agiti ma allo stesso tempo mi ricomponi e in qualche modo mi aggiusti, mi fai sentire bene -
- Shhh - le accarezzo i capelli, i miei adorati capelli oro e lo so che non è pronta, ci vorrà del tempo per convincerla dei miei sentimenti, per farli sentire veri e ce la farò.Verso le cinque mi squilla il telefono e lo spengo al volo, è Simone e so benissimo cosa vuole. Le prove, ieri sera non ci siamo esibiti e avevo promesso la mia presenza oggi ma col cavolo che lascio la mia ragazza da sola, lei verrà con me.
- Alzati e vestiti, fai veloce, ti porto alle prove con me e... se fai la brava dopo ti porto fuori a cena. Il nostro primo e vero appuntamento, ti va? -
- Mmm interessante ma... non ho voglia di incontrare quella tua amica dagli orribili capelli viola, questa volta se si avvicina non potrei rispondere delle mie azioni -
- Tranquilla, si è messa con Michele, finalmente. Non mi romperà più le palle e le ho già intimato di starti alla larga - le faccio l'occhiolino ed è vero che Melly non è più un problema, non mi ha più degnato di uno sguardo dall'ultima volta che ho portato Marta alle prove e Michele mi ha raccontato che sono molto affiatati e quindi non ha nessun interesse di starmi addosso.Appena varchiamo la soglia della sala prove come a dimostrare quello che ho detto prima a Marta i due nuovi piccioncini Melly e Michele ci accolgono non degnandoci di uno sguardo, troppo intenti ad esplorare le loro bocche in un bacio passionale all'angolo della sala.
Marta sembra rilassarsi e mentre sistema il giubbotto su una poltrona e fa per sedersi io la bacio, non è un bacio a stampo, è proprio un bacio lungo e carico di intenti. Non so cosa mi prende ma ne sento il bisogno e anche se so che l'unico spettatore ignaro di questa performance fuori programma è quello sfigato di Simone, il batterista del gruppo, io non riesco a staccare le labbra dalle sue. Rispetto all'ultima volta che l'ho portata qui, molto è cambiato, se la presentassi adesso alla mia band direi che è la mia ragazza e anche se so che loro non mi crederebbero perché troppo abituati a vedermi con ragazze diverse e poco inclini a relazioni durature, direi che faccio sul serio e lei è mia, solo mia.
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AMAMI se ci riesci
ChickLit(COMPLETA) Marta e Cristian si incontrano quasi per caso in una caffetteria, dove Marta si rifugia spesso per trovare la giusta ispirazione nel disegnare i suoi amati ritratti. Quasi, sì, perché Cristian è da un po' che la osserva da lontano e non è...