Capitolo 19.

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Era da circa mezz'ora che stavo pensando insistentemente a Terence e alla ragazza con cui prima stava ballando.

Il mio cuore non faceva altro che sballonzolare nella mia cassa toracica e oltre ad essere arrabbiata di nuovo ero pure ansiosa, senza un vero e preciso motivo.
Di mio fratello nemmeno una traccia, solo Dan che mi raccontava qualche suo aneddoto divertente.

Era di ottima compagnia, mentre io invece non lo ero per niente, infatti non ci mise molto a smettere di parlare e a guardarmi confuso.

<< Tutto bene? >> mi chiese quasi urlando, mentre io alzai un sopracciglio.

Annuì facendo un cenno con la testa, e gli indicai il bagno.
Mi alzai con un sorriso di scuse e mi dileguai in bagno il più veloce possibile, non era colpa sua, lui era stato molto carino con me, peccato che io quella sera dopo aver parlato con Blevio me ne volevo solo andare a casa.

Terence mi aveva messo un po' di angoscia da quando lo avevo visto in pista, poi appena mi ero girata a prendere il drink era letteralmente sparito da qualche parte insieme alla sua dama.
Non mi dava fastidio, è che non riuscivo a capirne il senso.

Mi era venuta una tremenda voglia di andarmene il più presto possibile, ma mio fratello non mi aveva risposto a nessun messaggio ed era come volatilizzato.

Entrai in bagno facendo un sospiro di sollievo, la musica si sentiva un po' meno e ringraziai il signore.
Non ne potevo più di pub, mi bastava quello in cui lavoravo.
Mi guardai allo specchio, notando le mie guance molto arrossate, i miei capelli castano scuro mossi per colpa della pioggia ancora un po' bagnati, i miei occhi marroni un po' stanchi e il trucco un po' sbavato, le labbra rosse senza ormai più un briciolo di rossetto, vestita orribilmente, con la divisa da cameriera. Cercai di aggiustarmi, togliendomi il trucco colato. Sciacquai le mani e mi guardai ancora un po' allo specchio.

<< Dovevo andarmene a piedi.. >> sussurrai fissandomi negli occhi e uscendo sconsolata da quella toilette disgustosa e sporca.

Quando però andai verso il tavolo sgranai gli occhi e mi misi una mano sulla faccia andando nel pallone nel vedere Terence lì seduto a scherzare con Dan.

Mi mancò il respiro e non potei fare a meno di notare la sua camicia un po' sbottonata, facendo intravedere il petto mentre costringevo il mio corpo a non andare in defribrillazione per via dell'alcool.

Mi avvicinai lentamente cercando di non farmi schiacciare dalle persone che ballavano mezze ubriache.
Quando arrivai lì, lo evitai e mi sedetti senza proferire una sola parola. Dan mi toccò la mano probabilmente per sbaglio e quel gesto m'infastidì come se mi avesse tirato una sberla e senza volerlo alzai lo sguardo aggrottando le sopracciglia.

<< Sei sicura di star bene? >> si avvicinò al mio orecchio, mentre io ordinai alla mia testa di smetterla di pulsare in quel modo.

<< Si, ma vorrei andare a casa, dov'è Jake? >> gli chiesi spazientita, come se la colpa fosse sua.

<< Terence mi ha detto che è con una ragazza >> mi rispose, facendomi inorridire.

Mio fratello era chissà dove con una ragazza e non si era nemmeno degnato di rispondermi o di avvertirmi che mi avrebbe fatto aspettare un po' prima di accompagnarmi a casa.

Spostai lo sguardo verso di Terence e lo vidi fissarmi già, come se aspettasse il contatto con i nostri occhi già da un po'.

Era serio in volto e questa sua espressione mi fece tentennare, e istintivamente mi spostai più lontana da Dan, massaggiandomi subito dopo una tempia. Pensai a come mi guardava, ma l'idea che fosse stato con una ragazza mi fece diventare ancora più seria, capendo che aveva potuto farci qualsiasi cosa.

Scusa se ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora