Mio fratello aveva organizzato una serata con i suoi amici nel mio appartamento, solo perché a ventisei anni non aveva ancora una sua dimora e faceva zapping a casa mia e a quella dei nostri genitori, sentendosi così libero di fare festini da me senza il mio permesso.Chissà quante altre volte li aveva fatti ma, non lo avevo mai beccato.
<< Ti rendi conto che di là ci sono quattro tuoi amici di cui non conosco nemmeno il nome Jake? >> sbraitai, senza riuscire a contenermi.
Eravamo in camera mia e gli stavo urlando contro come una forsennata, perché lui faceva sempre quello che gli pareva, era identico a mamma Malefica, non a caso si amavano.
E tra l'altro aveva scelto il giorno sbagliato per farmi arrabbiare.<< Dan, Robert e Terence li hai già conosciuti, solo Phill non ti ho ancora presentato >> mi disse cercando di calmarmi, come se questo potesse cambiare le cose.
Così, questa frase mi fece suscitare l'effetto contrario da lui desiderato, al solo pensiero che Terence fosse a casa mia dopo tutto quello che era successo e dopo il mio chiaro e sottile fastidio nell'avercelo attorno.
<< Allora si! Se fai mini feste con persone che ho conosciuto due giorni fa senza il mio permesso allora mi va bene! >> dissi sarcasticamente sbracciandomi mentre lui mi guardò come se la cosa fosse ovvia.
Lo fissai per un attimo, capendo che ormai non potevo cacciarli e che dovevo essere una buona e simpatica padrona di casa.
<< Sai che ti dico? >> mi girai verso di lui puntandogli il dito << Divertiti pure sta sera a casa mia con i tuoi amici, ma da domani qui non ci metterai piede per un bel po' di
tempo >> dissi infine spintonandolo, mentre lui mi prese e mi abbracciò saltellando come un bambino.<< Grazie grazie grazie! >> continuò, mentre io mi tolsi le sue braccia di dosso e aprii la porta per uscire dalla mia camera.
<< Non pensare che non sia più arrabbiata con questo! >> borbottai, laciandogli un'occhiata.
<< Ti prometto, che ci comporteremo benissimo come le altre volte! >> disse con un sorriso a trentadue denti sorpassandomi e lasciandomi di sbieco.
<< Come le altre volte? >> gli chiesi, ma lui senza rispondermi raggiunse in salotto i suoi amici.
Rimasi scioccata e promisi a me stessa che non appena saremmo stati soli lo avrei preso a calci nel sedere.
Sarebbero anche dovute arrivare Jess e Katie alle otto, e il mio mini appartamento sarebbe diventato un pollaio.Raggiunsi mio fratello, per andare a salutare i suoi amici, anche perché a quanto pare casa mia la conoscevano bene e invece a me no.
Terence mi aveva inoltre mentito dicendomi che Jake non li aveva mai detto della mia esistenza, mentre invece lui lo sapeva bene.Quando arrivai in salotto feci un sorriso, avvicinandomi a Jake che era in piedi e che mi stava aspettando per presentarmi un altro loro amico.
<< Phill lei è mia sorella Catherine, Catherine lui è l'ultimo del gruppo, Phill >> ci presentò mio fratello, mentre io gli sorrisi educatamente.
<< Piacere mio Catherine, grazie che ci permetti di starcene qui nel tuo appartamento, è un piacere vederti! >> disse Phill, ricambiando la stretta mentre io mi girai con un sorriso falso verso mio fratello, che m'ignorò.
<< Solo Cath, non sapevo mio fratello parlasse di me comunque >> mantenni quel sorrisino, mentre Jake cercò di far finta che io non gli stessi mandando occhiate di fuoco.

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Scusa se ti amo
ChickLit[COMPLETA] Catherine Boulevard a ventitré anni è in uno stato confusionario della sua vita. Vive in un piccolo appartamento nella cinquantaduesima strada a New York insieme a Puzzolo, il suo magnifico Golden Retriever che l'aiuta nei momenti di ango...