Capitolo 30.

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Era il fatidico giorno del ringraziamento, ed io ovviamente ero rinchiusa nel bagno come al mio solito quando avvenivano queste riunioni di famiglia.
Avevo dormito qua dai miei, come ogni anno mi ero alzata presto, e al contrario di mio fratello che si era fatto una bella doccia e preparato con calma, mi ero messa subito all'opera nell'aiutare mia madre a mettere in ordine e a cucinare.
Era stata letteralmente una mattinata da incubo, e mia madre era stata più insopportabile del solito.

Tutti erano al piano di sotto a tavola, mentre mangiavano e chiacchieravano, i miei zii, mia nonna materna e mio nonno paterno, i miei cugini e i figli dei miei cugini, e addirittura Jess, Robbie e Terence.
Ero stanca, soprattutto con mia madre che arrabbiata con me non mi lasciava tregua.

Decisi lo stesso di uscire dal bagno in cui ero rinchiusa all'incirca da dieci minuti, ma quando aprí la porta una persona mi venne addosso.

<< Che cavolo Cath mi hai tirato una testata assurda! >> sbottò Jess toccandosi la fronte.

<< Possibile che sei in mezzo alle palle anche a casa dei miei genitori il giorno del ringraziamento? >> commentai io.

<< Non ti ricorda un po' il liceo questa situazione? >> rise lei.

<< Si, c'era anche tua madre però >> borbottai sotto il suo dissenso, poichè lei e sua madre erano peggio di me e della mia, tremendamente uguali, fin troppo per andare d'accordo.

<< Per fortuna quest'anno non la vedrò per nulla ora che si è fidanzata con quel
surfista >> disse, guardandosi nello specchio in mezzo al corridoio.

<< Stanno ancora insieme? >> le domandai stranita.

<< Si.. tempo due mesi e si lasciano! >> commentò per poi girarsi a guardarmi << Ma tu non vieni a mangiare? >> cambiò discorso.

<< Si stavo per arrivare solo che mia madre mi sta facendo impazzire >> gli spiegai sotto le sue risate.

<< Ma quanto è brava a mandarti frecciatine? Devo prendere esempio! >> sorrise prendendomi in giro.

<< Ah ah simpatica! >> feci una smorfia guardandola << Comunque passando a cose serie, perché vai a Woodstock? >> le chiesi.

<< Dio perché me lo hai ricordato? >> commentò facendo il broncio << Robbie vuole che andiamo di nuovo dalla sua famiglia >> mi spiegò tirando fuori il lucida labbra e ritornando davanti allo specchio.

<< E perché dici così? >> le chiesi.

<< Perché sua madre è una stronza... ci fosse un solo modo per tenerla a bada >> borbottò.

<< E Terence perché parte con voi? >> le domandai cercando di non sembrare interessata.

<< Suo padre e il papà di Robbie sono migliori amici da sempre, e faranno una cena domani a casa di Terence, ci hanno invitati perché è da un po' che Robbie e Terence non vanno >> rispose lei, facendomi sorgere più domande.

<< Davvero i loro padri sono migliori
amici? >> gli chiesi.

<< Si, Robbie e Terence si conoscono da sempre e sono amici solo grazie ai loro papà, che pensavi >> mi spiegò ancora.

<< Io non riesco ancora a crederci che tu non me lo abbia detto..>> ricordai, scuotendo la testa.

<< Ma a te non importava di lui, e ora invece sembra proprio di si, come prevedevo >> fece un sorrisino lei.

Scusa se ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora