Capitolo 20.

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Rimasi sbalordita pur sapendo già che
fosse lì; la verità era che non mi aspettavo che Terence dicesse veramente, pensavo fosse uno scherzo, pensavo mi volesse solo provocare come sempre.
E invece, Katie se ne stava lì impalata a fissarmi tutta rossa, con gli occhi azzurri sgranati e le braccia lasciate a penzoloni sul suo corpo snello fasciato da un vestitino blu.

<< Dicevi sul serio? >> pronunciai ancora tra le braccia di Terence, che mi stava letteralmente sorreggendo, mentre continuavo stordita a fissare mio fratello cingere la vita alla mia migliore amica.

La musica intorno a noi continuava a tutto volume e la gente ballava ubriaca marcia come se non ci fosse un domani.

<< Non ne ero certo >> sibilò lui quasi preoccupato nel vedermi così scioccata.

E così mi liberai delle sue braccia fantastiche che mi avevano salvata da una brutta caduta, e me ne ritornai al tavolo per prendere il mio maglione e la borsa.

Ero arrabbiata, con Jake che mi aveva detto di venire qui e che alla fine nemmeno mi aveva portata a casa e che intanto se la stava facendo con Katie sotto i miei occhi, e poi Katie, la mia migliore amica che non mi aveva raccontato nulla, nemmeno quando Jake l'aveva baciata e nemmeno che ci stava uscendo insieme, che si stavano frequentando.
Ero arrabbiata perché Jake era riuscito ad accaparrarsi anche la mia migliore amica, non solo tutti i giocattoli di quando eravamo piccoli, non solo la parentela e mia madre, non solo tutta la popolarità della scuola, non solo qualsiasi cosa volessi, ma anche la mia migliore amica!
Dovevo dargli un premio per il più grande ladro di sempre, per il più grande stronzo che avessi mai conosciuto in tutta la mia vita. Mio fratello era uno stronzo, che pensava solo a se stesso e se prima mi poteva anche andar a genio un loro avvicinamento, ora non li volevo più.
Non li volevo più assieme perché se fosse successo qualcosa che li avrebbe fatti dividere Katie si sarebbe allontanata da me, Katie non sarebbe stata più la mia migliore amica, sempre per colpa di Jake.
Ed io non volevo questo.

Perché Jake non ci aveva provato prima che la conoscessi? Perché non ci aveva provato quando Katie non era ancora così importante per me?

Non mi andava più giù questa cosa. Non mi andava, forse perché ero già adirata da prima o forse per quei drink che avevo bevuto e che mi annebbiavano la mente.
Presi le mie cose e me ne andai senza guardare nessuno, non volevo urlare.

<< Cath, aspetta! Che cos'hai? >> Jake mi raggiunse e ci avrei messo la mano sul fuoco.

<< Lasciami in pace Jake, non mi va di litigare >> dissi dura, chiedendo alla signora di passarmi la giacca che prima di entrare mi aveva preso.

<< Litigare per cosa? Non sei d'accordo? >> mi chiese avvicinandosi a passo svelto.

<< Mi sono sbagliata Jake! >> mi avvicinai a lui senza contenermi più << Sono così generosa con te, ti lascio fare sempre tutto quello che vuoi, ti lascio tutte le cose più importanti per me, sempre, addirittura le persone! Addirittura ti ho lasciato carta bianca con la mia migliore amica! >> dissi ovvia, rendendomi conto del problema.

Era così ovvio che si piacevano da quando eravamo piccoli, eppure non ci avevo dato peso!
Credevo che fosse una figata, credevo che due delle persone più importanti per me, se si fossero messe assieme non le avrei mai perse, senza rendermi conto che invece, molto probabilmente così facendo le avrei perse tutte e due!
Ero stata così cretina e stupida a pensare che potesse andare bene, che potesse essere perfetto, così abbagliata da tutto quanto, senza capire che in realtà si stava distruggendo tutto come sempre.
Se fossero andati avanti, sarei rimasta senza nessuno dei due, o addirittura avrei dovuto scegliere tra uno dei due.

Scusa se ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora