Capitolo 32.

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<< Vuole un aiuto signorina? >> mi chiese Terence chiudendosi il cappotto e chiudendo la porta alle sue spalle, con una risata di scherno.

<< Grazie ma no! Come sempre ce la faccio da sola.. >> borbottai con enfasi e con un falso sorriso continuando a camminare a fatica.

<< Smettila di fare la prima donna e fatti aiutare Catherine >> disse lui prendendomi lo scatolone senza che potessi rendermene conto e facendomi voltare.

<< Lo sai che non verrò con te in macchina vero? >> gli domandai per accertarmi che gli fosse chiaro << Quindi ridammi lo scatolone se non vuoi tenerti le tazzine di zia Lily e metterle sul ripiano in camera tua >> gli feci segno io aspettando il suo retromarcia che non avvenne.

<< Non vorrai farti supplicare, anzi pedinare come la prima volta? >> mi chiese lui aprendo il bagaglio della sua auto e posando la scatola piena di
tazzine << Pensavo avessimo superato quello step >> si girò poi a guardarmi.

<< E a quale step saremmo arrivati ora? >> gli chiesi curiosa, mordendomi il labbro e aggiustandomi il cappello di lana.

Lui mi guardò con il suo solito sorrisetto mezzo storto, facendomi barcollare e pensare a chissà che cosa.

Non mi rispose, bensì chiuse il bagaglio e mi aprí la portiera << Mademoiselle >> mi fece segno di entrare ed io aprí la bocca presa in contropiede.

<< Hai bevuto, non mi fido >> gli rifilai una scusa, per cercare di non salire in macchina.

Ero una persona che manteneva le promesse, ed io avevo promesso a Jake che sarei stata alla larga da Terence, non mi avrebbe fatto cambiare idea nemmeno il suo viso imbronciato che in quel momento mi stava fissando.

<< Ho bevuto si, ma non così tanto da farci schiantare, stai tranquilla >> rispose accigliato.

<< Non puoi assicurarmi che nessuno ci venga addosso >> continuai io.

<< Beh in quel caso non sarebbe colpa mia, quindi ti assicuro che io non ci farò schiantare ma non che qualcuno ci venga addosso >> continuò anche lui, con la sua testardaggine.

Lo guardai sospirando e pensando al fatto che dopotutto non c'era niente di male in un passaggio.
Tecnicamente non stavo infrangendo il patto tra me e Jake, tecnicamente ero sempre una brava persona.

<< Solo perché fa freddo, ma sappi che me ne sarei andata da sola a piedi! >> gli dissi prima di entrare dentro la macchina mentre mi aspettava divertito.

Quando entrai in macchina lo vidi scuotere la testa mentre mi chiuse la portiera e velocemente mi allacciai la cintura.
Avevo decisamente bevuto troppo vino, e l'essere seduta in un automobile, seppure una bellissima automobile, non mi rendeva entusiasta per niente.

Entrò anche lui e dopo essersi allacciato la cintura partì senza dire una sola parola.
Accese il piccolo monitor situato davanti a noi e mise la prima playlist senza nemmeno guardare quale fosse.
Mi stupì quando partirono i Coldplay, precisamente Fix You e lo guardai di sotto secchi non aspettandomi per niente questo genere di musica.
Non dissi comunque nulla e mi girai verso il finestrino e fregandomene incominciai a canticchiare la canzone, sbagliando anche alcune parole.

Poi, stupendomi particolarmente anche lui incominciò a canticchiare e come incantata mi girai a fissarlo.

<< "Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you" >>

<< Sei un po' stonata >> disse lui divertito.

<< Non è per niente vero! Tu sei quello stonato! >> lo rimboccai io.

Scusa se ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora