When the night has come
And the land is dark
And the moon is the only light we see
No I won't be afraid
No I won't be afraid
Just as long as you stand, stand by me
~ Ben E. King, Stand by meUn anno più tardi...
<< Cath dov'è la mia cravatta? >> urlò Terence dalla camera da letto, mentre io corsi nel mini salotto della stanza dell'hotel in cui eravamo, per cercare la mia collana che avevo lasciato da qualche parte la notte precedente.
<< Nell'armadio appesa con la camicia >> gli urlai, mentre il cellulare incominciò a squillare proprio nel momento in cui m'inchinai per controllare se mi fosse caduta da qualche parte.
Mi alzai e mi guardai attorno e la vidi su di una mensola, così mi avvicinai vittoriosa e la presi, cercando di mettermela subito così da non potermene scordare, poiché Katie ce le aveva espressamente chieste.
Lasciai perdere la chiamata da parte di Jess e corsi nella camera per finire di prepararmi anche io, mentre vidi che eravamo in tremendo ritardo.Quando entrai Terence si stava abbottonando la camicia tranquillamente e gli tirai un'occhiata veloce prima di prendere il mio vestito lungo e viola pastello per indossarlo.
Mi spogliai in fretta e me lo infilai velocemente avvicinandomi a lui e spostando da un lato i capelli che mi ero piastrata poco prima.<< Me lo chiudi? >> gli chiesi, indicandogli la cerniera.
Si avvicinò e con una carezza mi spostò i capelli ancora di più di lato e lentamente incominciò a tirare su la zip sfiorandomi di proposito la schiena.
Lo guardai attraverso lo specchio e vidi il suo sorriso furbo, segno che voleva provocarmi, così mi girai per guardarlo meglio.<< Siamo in ritardo, non c'è tempo per questi giochetti >> gli intimai io, mentre lui mi prese per i fianchi e mi diede un bacio a fior di labbra.
<< Sei bellissima >> mi disse dolcemente senza staccarsi dal mio viso, mentre io lo guardai meglio.
<< Ti piaccio? >> gli chiesi mordendomi un labbro, mentre lui mi regalò un sorriso.
<< Sempre >> mi rispose, mentre io gli diedi un altro fugace bacio.
Mi staccai e gli pulii le labbra che si erano macchiate dal mio rossetto mentre lui prese la cravatta e se la mise attorno al collo, alzando un angolo della bocca come solo lui sapeva fare.
<< Mi fai il nodo? >> mi domandò, mentre annuii pensando se fosse il momento giusto per dargli la notizia.
Ero ansiosa, non sapevo se per lui sarebbe stata una bella notizia, se lo avesse accettato.
Presi i lembi della cravatta taciturna e li attorcigliai come mi aveva insegnato mio padre e dopo aver fatto il nodo gli sistemai la camicia, accarezzandogli le spalle larghe che tanto amavo.
Alzai lo sguardo per guardare i suoi occhi e rimasi un attimo immobile a fissare le sue iridi.<< Che cos'hai? >> mi domandò in un sussurro, mentre io feci un piccolo sorriso.
<< Sono un po' stanca >> ammisi, appoggiandomi al suo petto, mentre lui mi circondò dandomi un leggero abbraccio.
Rimanemmo così per un po' mentre sentivo il battito del suo cuore lento e incessante, e la sua mano toccarmi una ciocca di capelli, facendomi rilassare e tranquillizzare per un momento.
<< Vorrei rimanere così tutto il giorno >> sussurrai ancora appoggiata al suo petto, mentre il suo respiro mi sfiorava la fronte.
La sua mano salì sulla mia guancia e delicatamente mi fece alzare la testa, costringendomi a guardarlo.
Ed ogni volta, il mio cuore incominciava a battere sempre di più, superando qualsiasi ansia o qualsiasi cosa avessi, riuscendo così a farmi sentire al sicuro.
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Scusa se ti amo
ChickLit[COMPLETA] Catherine Boulevard a ventitré anni è in uno stato confusionario della sua vita. Vive in un piccolo appartamento nella cinquantaduesima strada a New York insieme a Puzzolo, il suo magnifico Golden Retriever che l'aiuta nei momenti di ango...