Capitolo 35.

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<< Wow >> aprii la bocca io, mentre entravo in quella cucina favolosa.

Alte pareti la rendevano enorme, una grande isola di color bianco padroneggiava la cucina, i ripiani in marmo la rendevano elegante, e una grande finestra si affacciava sul lavandino, ma la ciliegina sulla torta era un grosso lampadario pieno di piccole pietre che penzolavano creando un contrasto di luccichii in tutta la stanza.

I miei occhi s'illuminarono ed entrai a passo svelto per accarezzare quel ripiano e per guardare più da vicino il lampadario.

<< È... meravigliosa, complimenti >> sibilai io spalancando le palpebre e guardando il soffitto sempre più incantata.

<< Non la usiamo spesso >> m'informò Lucy con un leggero sorriso << É un peccato perché anche a me piace cucinare, ma non sono proprio portata e non ho molto tempo a disposizione >> aggiunse, mentre io guardai ancora da più vicino il magnifico lampadario.

<< Può sempre imparare >> le suggerì poi e mi girai io dalla sua parte, pensando che fosse uno spreco non usufruire di questa cucina.

<< Già, ma per stasera è tutta tua! >> mi disse facendomi sorridere più del dovuto.

Non vedevo l'ora di preparare quel maledetto tiramisù in una delle cucine più belle che avessi mai visto.

Mi spiegò dove si trovavano le padelle, i mestoli e tutti i materiali e gli ingredienti di cui avevo bisogno, per poi andarsene e lasciarmi sola con in sottofondo della musica commerciale trasmessa alla radio.

Mi legai i capelli e il grembiule in vita che la mamma di Terence, gentilissima, mi aveva prestato, e incominciai a preparare il caffè dove avrei poi dovuto pucciare i Savoiardi.
Questa ricetta me l'aveva insegnata mia nonna, grande amante della cucina Italiana ed io l'avrei messa in pratica per la seconda volta in tutta la mia vita a casa dei genitori di Terence.

Incominciai a preparare la crema al mascarpone, prendendo tutti gli ingredienti necessari, mentre aspettavo che il caffè si raffreddasse.
Cantai le canzoni di Rihanna, di Beyoncé e di altri cantanti che passavano alla radio, ballando anche, forse troppo felice di avere a disposizione quella cucina tutta per me.

La situazione peggiorò quando alla radio partì I Have Nothing di Whitney Houston, e senza ritegno, sapendo che nessuno mi avrebbe sentita incominciai a cantarla mescolando la crema al mascarpone per amalgamare tutti gli ingredienti.

"I don't really need to look
Very much further
I don't wanna have to go
Where you don't follow
I will hold it back again
This passion inside
I can't run from myself
There's nowhere to hide
Your love I'll remember forever"

Continuò la radio mentre con il mestolo mi preparai per gli acuti.

Mi girai sentendo la caffettiera che incominciò a fare un fischietto assordante e il caffè bollire spaventosamente e cercai subito di spegnere il fornello moderno che non avevo mai utilizzato prima d'ora.

<< Come si spegne sto coso! >> borbottai smanettando e schiacciando tanti pulsanti touch.

<< Cerca di non distruggere la cucina dei miei genitori >> sentì una voce, mentre nella mia testa m'insultai mentalmente per aver fatto brutta figura.

<< No tranquillo, non ti preoccupare >> dissi io, riuscendo a spegnerlo definitivamente.

Presi la caffettiera con un sorriso smagliante mentre vidi Terence fissarmi dal cipiglio della porta.

<< Caffè? >> gli chiesi, mentre lui non disse nulla avvicinandosi.

<< Cosa stai preparando? >> mi chiese cambiando discorso, indicandomi con l'indice la ciotola con dentro il mascarpone che avevo preso in mano subito dopo aver messo il caffè a raffreddare.

Scusa se ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora