Hoseok si svegliò, tremando.
Maledì la sua stupida idea di non avere acceso i termosifoni, ma per fortuna accanto a lui Yoongi dormiva tranquillo, non sembrava avere freddo. Stava dormendo senza agitarsi, era felice per lui.
Si alzò, prendendo una giacca pesante e indossandola, per poi girarsi e osservare l'amico, che nel frattempo si era svegliato e lo guardava, sorridendo. "Buongiorno, Hoseok."
"Buongiorno a te, Yoongi-hyung."
I due ragazzi scesero le scale assieme, dirigendosi in cucina.
La signora Min li aspettava, con i pancakes pronti sul tavolo. "Ragazzi sedetevi, adesso porto la marmellata. Yoongi, la Nutella l'ho finita facendo una torta, ne compreremo dell'altra."
Il rosso abbassò gli occhi: non aveva appetito, ma non voleva sembrare un maleducato.
"Hoseok, stai bene?" l'amico lo guardò, preoccupato: sapeva che di solito il rosso mangiava volentieri ciò che sua madre cucinava.
"Sì, tranquillo. Non ho semplicemente fame, tutto qui. Mangio qualcosa più tardi." rispose il più piccolo, cercando di non farlo preoccupare.
"Okay, come preferisci. Allora io adesso mangio, poi andiamo agli allenamenti."
Vedere Yoongi che mangiava con così tanto appetito era bellissimo per il più giovane, ci teneva alla sua salute e sperava che stesse sempre bene.
La signora Min gli aveva confessato che in certi periodi, anche per colpa del suo disturbo, il figlio soffriva di attacchi di ansia o si rifiutava di mangiare per paura di non essere accettato da chi gli stava attorno.
"Ho finito." annunciò il maggiore, dopo aver ripulito il piatto alla perfezione.>>Angolo random<<
A parte tutto, ma quanto sono belli i ragazzi quando mangiano? **
>>Fine angolo random<<Hoseok e Yoongi arrivarono al campo di allenamento in perfetto orario, e il rosso si mise in divisa nonostante il vento freddo che tirava quel mattino.
"Capitano, buongiorno!" Jimin la fata del campo corse a salutarlo, con un abbraccio fraterno.
"Ciao Jiminie-ssi, carico per oggi?"
Il ragazzo dai capelli rosa si mise un momento a scrutare il proprio capitano, per poi rispondergli.
"Io sì. Ma tu non stai bene per niente, possibile che tu voglia sempre nascondere il tuo stato di salute?" si lamentò, trascinandolo fuori dal campo contro la sua volontà.
"Jimin, cosa stai facendo?!"
Il più giovane sospirò. "Ti conosco da abbastanza tempo per dire quando stai bene e quando stai di merda, te lo si legge in volto. Sei un idiota, lo sai? Seokjin-hyung lo verificherà personalmente."
Jin apparve in quel momento, armato di termometro.
"Oh sì che lo verificherò, non è la prima volta che il nostro capitano sta male e fa finta di nulla per non farci stare in ansia."
Hoseok si arrese, soprattutto quando il termometrò segnò 38.7 di febbre.
"Idiota." constatò Seokjin, prendendo una decisione: avrebbe accompagnato a casa Hoseok e Yoongi con la propria auto, poi la macchina rossa sarebbe stata riportata al proprietario in un secondo momento.Nella camera da letto del rosso, quest'ultimo era sdraiato sul letto, con Yoongi accanto che si occupava di lui.
Le tende erano tirate per rendere l'ambiente semibuio, e da quello che potè capire sulla sua fronte aveva un panno freddo, forse per abbassare la febbre. Non era molto cosciente di ciò che stava succedendo, doveva aver perso i sensi mentre Jin-hyung lo accompagnava su per le scale di casa Min, perché non ricordava nulla da quel momento in poi.
Sentì il suo hyung prendere qualcosa, forse una medicina, e ne ricevette la conferma quando Yoongi gli diede una mano a berla tutta con un bicchiere d'acqua, aiutandolo a tenere sollevata la testa.
"Come stai?" chiese poi, sistemando i cuscini in modo che il più piccolo stesse comodo. Lo stava trattando come una bambola di porcellana, aveva forse paura di romperlo in mille pezzi?
"Mi scoppia la testa, e... dio, ho freddissimo hyung." sussurrò, parlando a bassa voce per non aumentare il dolore.
"La pastiglia che ti ho dato ti aiuterà. È normalissimo il freddo, la temperatura corporea sta salendo, e non è per niente un bene. Devo cercare di abbassarla il più velocemente possibile." rispose lo hyung, prendendo il panno che Hoseok aveva sulla fronte e rinfrescandolo con acqua più fredda.
"Ecco qua." aggiunse, sistemandolo. "Presto ti sentirai meglio. Però, potevi anche dirlo che non ti sentivi bene."
Il rosso chiuse gli occhi. "Lo so, forse sarebbe stato meglio dirlo, ma pensavo fosse solo semplice alterazione." si giustificò, rilasciando un sospiro di frustrazione.
"E invece hai la febbre alta, altro che 《alterazione》, ora ti toccherà passare tutta la giornata, e anche domani probabilmente, in questa stanza."
Quando era severo con lui, Yoongi diventava totalmente diverso dal solito, quando era... beh, Yoongi.
Nonostante l'arrabbiatura, il maggiore si sdraiò accanto a lui, poi coprì entrambi con la coperta.
"Ti ammalerai..." sussurrò Hoseok, con voce stanca ma preoccupata.
"No, ho un sistema immunitario decente, credo. Prova a dormire, Hobi, o non migliorerai."
Il rosso sembrava non riuscire a prendere sonno, così il biondo si accoccoló accanto a lui per fargli caldo, mentre con una mano gli accarezzava dolcemente i capelli.
Quel movimento ripetitivo fece rilassare Hoseok, che dimenticò un po' sia del dolore alla testa che del freddo, e fu decisamente un bene.
"Buonanotte." sussurrò, per poi addormentarsi.Si svegliò con la luce del primo pomeriggio che filtrava dalle finestre, Yoongi non era più accanto a lui, ma sul letto c'era un bigliettino.
"Hoseok,
Sono con mia madre dallo psicologo.
Ti ho lasciato del brodo che ha fatto mamma sulla scrivania, è coperto con un coperchio così da non raffreddarsi (non l'ho voluto lasciare in cucina per paura che tu potessi perdere di nuovo i sensi scendendo le scale.)
Bevilo, ti aiuterà sicuramente a rimetterti in forze prima~
Cerca di prenderti cura di te stesso fino a quando non torniamo, non ci vorrà molto, traffico permettendo.
A più tardi,
-Yoongi.Sorrise, avvicinandosi alla scrivania per poi sedersi e prendere finalmente la tazza di brodo tra le mani.
Amava berlo dalla tazza anzichè con il cucchiaio, e ringraziò mentalmente sia Yoongi sia la signora Min.
Sentì il calore di ciò che stava bevendo, e lo aiutò a sentirsi meglio.
Probabilmente aveva fatto preoccupare sia i suoi compagni di squadra sia il ragazzo che lo stava ospitando, per una sua stupida abitudine: Jin e Jimin lo sapevano bene; il suo sistema immunitario faceva schifo, ma nonostante tutto, anche quando si sentiva male, Hoseok voleva allenarsi.
Il calcio gli aveva salvato la vita, se ne sarebbe ricordato per sempre, ed era grato a quello sport più di chiunque altra persona.
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𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔
Fanfiction[Completata] "𝐌𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐚𝐳𝐳𝐨." 𝐇𝐨𝐬𝐞𝐨𝐤, 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐠𝐢, 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚, 𝐝𝐞𝐢...