34.Wow, fantastic baby, qualcuno regali una stanza ai Namjin

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Ormai erano passate varie settimane, ed i ragazzi erano arrivati ai quarti di finale. Hoseok si era ripreso in poco tempo, ed i suoi sentimenti nei confronti di Yoongi erano cresciuti sempre di più.
La primavera nel suo petto stava esplodendo, ma aveva capito che per il maggiore sarebbe stato un eterno inverno, che Game of Thrones avrebbe solo potuto inchinarsi.
Ogni volta che lo vedeva, il suo cervello si metteva in modalità aereo, oppure diventava qualcosa del tipo: Hoseok.exe ha smesso di funzionare.
Ma cosa poteva fare?
Esisteva una possibilità, qualcosa per spegnere quei sentimenti, cancellarli? Chiudere gli occhi e puff, addio attrazione verso Yoongi, addio sentimenti da tredicenne alla prima cotta delle medie e ritorno al solito Hoseok. Era tutto cominciato da quando aveva messo piede in quella casa del piffero, per una pura coincidenza.
Jimin spesso glielo diceva: a volte poteva sembrare una coincidenza, ma forse non era così, si trattava piuttosto di destino.
Per qualcuno, l'amore era invece qualcosa di libera manifestazione, come nel caso di Namjoon e Seokjin.
Era successo durante la cena, i due non si trovavano da nessuna parte; quando... un grido spezzò il silenzio.
"USCITE DAL CAZZO DI BAGNO!"
Jungkook aveva urlato così forte da essere sentito in ogni parte della struttura che li ospitava in quel momento, causando non poche risate da parte degli amici: sapevano che cosa stava succedendo.
I due ragazzi uscirono poco dopo, con i capelli scompigliati ed i vestiti messi in fretta e furia.
"Jungkook, perchè adesso?!" Jin si sedette ad uno dei tavoli.
"Perchè è ora di cena?" Il maknae cominciò a ridere.
"Per colpa tua ora sono sessualmente frustrato. Io volevo che Namjoon mi mettesse a 90 sul lavandino e-"
"Ew; hyung! Io sto cercando di mangiare!" Intervenne Jimin, mentre cercava di non pensare alle parole di Seokjin per poter mangiare il suo piatto di pasta.
"Jimin, io ho perso le Guccisperanze." spiegò Taehyung, comprensivo.
"Metti davvero Gucci in qualsiasi frase?" Domandò il mochi, curioso.
"Non trovate che sia divertente? Del tipo... Guccicalcio, Gucciboy, Gucciexpress, quest'ultimo sarebbe tipo il mio ristorante dei sogni. Ma vi immaginate il cibo di Panda Express con l'incarto firmato Gucci e i cuochi vestiti Gucci-"
"TaeTae-hyung, dovresti mangiare." Lo fermò il fidanzato della fatina, indicando il piatto ancora pieno.
Il ragazzo dai capelli grigi annuì. "Okay, ora mangio~" mentre parlava, i suoi orecchini d'argento si mossero delicatamente: erano davvero belli.

"Comunque." Durante la pausa tra il primo ed il secondo piatto della serata, Hoseok attirò l'attenzione della squadra. "Suppongo sia necessario che qualcuno regali una stanza ai Namjin. Cioè... eddai, il wow: fantastic baby, o chiamatelo pure boomshakalaka, in bagno potrebbe scandalizzare di nuovo i feti della squadra, capite?"
I due ragazzi presi in causa diventarono rossi in viso, ma fecero finta di non aver sentito e continuarono a mangiare come se nulla fosse successo, mentre gli altri facevano commenti divertenti: per fortuna nessuno se l'era presa, avevano tutti capito l'ironia del commento, a differenza di quando Yoongi aveva commentato la storia di Jimin e Jungkook in aereo.
"Ragazzi, è stato un bel periodo sia quello degli Emirati Arabi Uniti sia qui in Thailandia, mi riferisco ai risultati. Sono molto fiero di voi, abbiamo superato questi quarti di finale con determinazione, voglio che vi sentiate orgogliosi di voi stessi. Le semifinali si giocheranno presto, continuate con questo spirito!" Spiegò il coach, fiero dei suoi bravissimi, seppur un po' pazzi, ragazzi.

Finita la cena, tutti i ragazzi andarono nelle loro camere, Hoseok e Yoongi compresi.
Il maggiore riordinò tutto, siccome detestava le cose fuori posto, ogni singolo dettaglio doveva essere perfetto. Ormai Hoseok conosceva le sue abitudini causate dal D.O.C. e non ci faceva nemmeno molto caso, era diventata un'abitudine.
Una volta terminata la pulizia della stanza e il riordino delle valigie, i due ragazzi si lavarono i denti e si preparono per dormire.
Anche se in Thailandia avevano due letti separati, Yoongi aveva chiesto di avvicinarli: stava bene accanto ad Hoseok, che non aveva certo detto di no a quella proposta. Anche se gli causava dolore sdraiarsi vicino a qualcuno per il quale provava sentimenti forti e che lo considerava solo un amico, lo avrebbe fatto.
Per farlo stare meglio.
"Beh, allora buonanotte, hyung."
"Buonanotte, Hoseok~"

Il ragazzo chiuse gli occhi, cercando di rilassarsi, e pensando a tutto quello che avevano passato lui ed il ragazzo accanto a lui, ogni singola cosa.
Come aveva potuto innamorarsi contro la sua stessa volontà?
"...Hobi?" Domandò ad un certo punto il biondino, a luci spente.
"Yoongi, stai bene?"
Sentì il corpo del più grande avvinghiarsi al suo, come per cercare protezione.
"Ora sì. Ora sto bene."
I battiti del cuore di Hoseok accelerarono alla velocità della luce, causando nel ragazzo una crisi di pianto improvvisa.
"Hobi... cosa succede? Stai male?"
Il pianista si staccò da lui, accendendo la luce e osservandolo bene in viso.
"Come mai piangi? Dimmelo, ti prego! Cosa ti fa soffrire così tanto?"
Il rosso non riusciva a fermare quelle lacrime, avrebbe voluto solo correre via. Non ne poteva più, era stanco di trattenere i suoi sentimenti chiusi in quella gabbia, aveva tanta paura.
Paura di soffrire ancora, di poter perdere Yoongi... era nei casini.
"Hoseok, ti prego, calmati. Respira."
Le mani del biondo sui suoi capelli lo calmarono, aiutandolo a riprendere il controllo su sè stesso.
"Non fare domande." Pregò il minore, asciugandosi le lacrime.
"Prometto di non chiedere nulla."
Yoongi si sdraiò accanto a lui, ed entrambi rimasero per un po' in silenzio. Presto il più piccolo riuscì a 《sopportare》 il bisogno di sicurezza del biondo, lasciando che si stringesse a lui per sentirsi sicuro; mise da parte i suoi sentimenti, questa volta davvero bene.
Voleva vederlo felice, non gli importava come. Aveva bisogno di conoscere la felicità del più grande, qualunque cosa era più importante di ciò che provava lui.
Finalmente; anche il rosso riuscì a chiudere occhio, lasciandosi cullare lentamente dal suono del vento che soffiava delicato fuori, crollando tra le braccia di Morfeo, con il ragazzo che... ora lo sapeva, ne era certo, amava, accanto a lui.

𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora