"Hoseok, hai paura dei temporali?"
Il minore scosse la testa. "C-cosa te lo fa pensare?"
Yoongi gli prese la mano e la strinse forte. "Non vergognarti, Hobi."
Nonostante il minore continuasse a negare, quando il secondo tuono squarciò il cielo si sentì un grido di paura, ed era Hoseok stesso ad essersi spaventato, non era riuscito a nasconderlo.
"Sono qui." il maggiore si spostò per fare in modo che la testa dell'altro si potesse poggiare sulla sua spalla, seduti l'uno accanto all'altro.
"F-finirà, vero?" la voce del giovane calciatore era ancora incerta.
"Presto finirà, non avere paura. Noi siamo qui, la tempesta è fuori, se stiamo al sicuro qui non succederà nulla. Tu... mi dici per quale motivo sei così spaventato?" Yoongi usò un tono di voce dolce, sapeva in che condizioni era Hoseok e non voleva spaventarlo ulteriormente."Q-quando la mamma c-ci abbandonò al parco divertimenti si mise a piovere p-prima che qualcuno ci trovasse. Anche i fulmini, mia sorella mi teneva la mano ma io... io ero così stupido, hyung, piangevo." il rosso stava buttando fuori tutta la sua paura. "S-sono ancora così fottutamente spaventato dalle cose, non sopporto tutto questo, mi odio e-" un altro lampo squarciò il cielo, seguito da un tuono.
Hoseok si ranicchiò con la testa tra le ginocchia, tremava come una foglia. "N-non andare via, Yoongi." pregò, cercando con la mano quella del biondo. "Non mi abbandonare qui, almeno tu..."
Il maggiore, che aveva appena mandato un messaggio, lo rassicurò immediatamente con la sua presenza.
"Come potrei lasciarti qui da solo?" sussurrò, avvolgendolo in un dolce abbraccio. "Hobi, so che puoi superare questa paura, possiamo farlo insieme. Devi solamente pensare alla forza che hai, tu sei forte, okay? Quando i pensieri brutti mi assillano, ripeto sempre alcune parole che mi fanno calmare. Tu cosa fai di solito?"
Il minore arrossì. "M-mi nascondo sotto le coperte e a-ascolto la musica."
Siccome non avevano possibilità di ascoltarla dal telefono, visto e considerato che Yoongi usava sempre Spotify e non aveva rinnovato l'abbonamento, mentre il telefono di Hoseok non prendeva a causa del temporale; il maggiore prese una decisione inaspettata.
"Hoseok, ascoltami."
Ogni suo pensiero sembrava essere per il ragazzo dai capelli rossi, che lo osservava. Aveva i capelli scompigliati, gli occhi gonfi di pianto e ascoltava, incerto.
Yoongi non cantava spesso, ma per il giovane calciatore la sua voce fu qualcosa di davvero calmante.
Chiuse gli occhi, cullato dalla dolcezza di quei versi.
La canzone si chiamava Butterfly, a quanto aveva potuto comprendere; gli piaceva davvero molto.
Si sentì protetto, stringendo la mano alla manica della giacca di Yoongi, come facevano i bambini piccoli con gli abiti delle loro mamme o nonne.
Non sentiva affatto il temporale se si concentrava su Yoongi e la sua voce.
Quando la canzone finì, il maggiore lasciò un bacio delicato sulla fronte del più piccolo, sorridendogli.
"Va un po' meglio?"
Il rosso annuì. "Grazie, hyung."Fuori ormai pioveva poco, il temporale sembrava uno di quelli estivi, di breve durata ma comunque molto spaventosi.
"Niente più tuoni." fece notare il più piccolo, indicando il cielo. "Ora piove solo un pochino. A me piace la pioggia quando viene così calma, è rilassante."
Yoongi si alzò, aiutando l'amico a fare la stessa cosa, per poi poggiarsi al davanzale della finestra.
"Sai Hoseok, sei la prima persona per la quale canto." confessò. "Solitamente scrivo e faccio rap, ma qualche volta compongo anche musica 《normale》. Il mio pianoforte è spesso e volentieri di ispirazione, così come ogni ricordo. Questa canzone che hai sentito la scrissi anni fa, mentre lottavo contro quella malattia potenzialmente mortale, mi sentivo fragile proprio come una farfalla. Ma è questo che tutti noi siamo, Hobi, siamo fragili. Non vergognarti mai di quello che sei, di quello che ti fa paura, di ciò che ti piace fare, okay?"
Hoseok fece segno di aver capito, rincuorato da quelle belle parole.
Aspettarono insieme che la pioggia finisse, rimanendo in silenzio.
I pensieri del minore erano focalizzati sulle belle parole di Yoongi, e sulla sua canzone. Sembrava tranquillo anche lo hyung, forse confidarsi a vicenda aveva aiutato entrambi a stare meglio e ad aumentare la reciproca fiducia che si stava instaurando nei due ragazzi.
Le gocce che ticchettavano sulla finestra erano sempre meno, fino a quando un raggio di sole non apparve nel cielo, facendo capire al calciatore e al suo amico che la pioggia era finita davvero, finalmente.
Hoseok era così felice che spalancò la porta, facendo risuonare la sua gioia come un eco in quella piccola casa.
"Andiamo?" chiese al suo hyung, ed il maggiore annuì, regalandogli un altro dei suoi bellissimi sorrisi.
Se c'era qualcosa che il minore aveva notato, era il cambiamento che Yoongi aveva fatto da quando lui era entrato in casa Min: sorrideva di più, rideva, scherzava, spesso e volentieri sembrava anche dimenticarsi del suo disturbo; o forse era solo una coincidenza. Ricordò una sera, mentre il più grande dormiva, durante la quale la madre di Yoongi si era recata nella stanza degli ospiti per parlare con Hoseok.
Gli aveva confessato che a volte il figlio stava male per giorni interi a causa del suo disturbo, si rifiutava di mangiare o di interagire con chiunque, e aveva pregato il minore di dare un'occhiata a Yoongi per aiutarlo a controllare i suoi problemi. Come aveva detto anche il biondo, si sentiva estremamente fragile, e allo stesso modo pensava che tutti lo fossero. Non aveva tutti i torti, dopotutto.
"SeokSeok, andiamo?" Yoongi lo prese per mano, trascinandolo fuori, dove un bellissimo arcobaleno li accolse.
È normale vedere un arcobaleno dopo la tempesta si disse Hoseok, contento. Ma mai avrei immaginato lo hyung così felice di osservarne uno.
Min Yoongi era un ragazzo dalle mille sfumature, che dietro la sua apparente freddezza nascondeva la bellezza e la meraviglia paragonabile a quella di una farfalla. Pensando a quelle parole, Hoseok si rese conto di aver usato aggettivi molto fraintendibili. Parlo del suo carattere ricordò a se stesso, volendo fare una foto al suo hyung per ricordare il bel momento passato insieme.
La scattò con il proprio cellulare, fuori dalla casa in cui erano stati, era un bel posto per fare una foto carina.Angolo autrice
Sono soft, come più o meno sempre~
Adoro scrivere cose pucciose sulle ship, in giorni come questi dove ho l'autostima sotto la suola delle scarpe (Come più o meno sempre) queste ff mi aiutano un sacco e spero possano aiutare tutti voi che leggete a smettere di pensare un attimo ai problemi di ogni giorno :3Probabilmente molti di voi saranno a scuola o al lavoro/stage, e altri come me presto inizieranno gli esami, fighting!
~Ely❤
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𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔
Fanfiction[Completata] "𝐌𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐚𝐳𝐳𝐨." 𝐇𝐨𝐬𝐞𝐨𝐤, 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐠𝐢, 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚, 𝐝𝐞𝐢...