40.La stupidità è stata appurata ed una donna incinta

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Hoseok era terrorizzato.
Yoongi gli aveva asciugato le lacrime con i polpastrelli, per poi mettersi esattamente di fronte a lui; ignorando il fatto di aver pianto.
"Hoseok, ascoltami bene. Ascolta perchè davvero, non so con quale coraggio io stia dicendo questo. Per prima cosa, vederti piangere mi fa stringere il cuore, mi fa stare davvero male perchè so che quelle lacrime sono colpa mia. Seconda cosa, il tuo sorriso è parte della mia esistenza. Senza di esso, senza di te, non mi sarei mai sentito come mi sento ora. Tu hai la capacità di farmi sentire importante, la tua prima scelta come tu lo sei per me. In mezzo a quel grigio tu brilli, Hoseok. Sai cosa? Mi ricordi il sole, quello bellissimo che di prima mattina ti scalda la pelle e il cuore. Anche io mi sono innamorato del tuo corpo e della tua anima, sei bellissimo e meriti di amare te stesso. Nonostante tutto, tu mi ami. A te non è mai importato del mio disturbo, per te ero solo Yoongi. Non un malato, un pazzo: solo un ragazzo. E dio mio, non sai quanto vorrei uscire di qui e stare accanto a te ogni cazzo di momento. Tu sei la persona per la quale lotterò, sapere che anche tu mi ami è qualcosa di... non lo so, il mio cuore è un casino ma mi sta bene così. Noi siamo un disastro, un bellissimo ed incredibile disastro, ma è perfetto così. Credo che il destino abbia fatto bene a far chiamare a mio padre il club per farti stare da noi, anche se inizialmente ti detestavo. Ora l'unica cosa che detesto è il non poter stare sempre con te ed incoraggiarti... in questo momento, vorrei solo una cosa."
Il minore gli accarezzò una guancia con dolcezza, avvicinandosi acora di più.
"Dimmi."
Yoongi prese il volto di quel ragazzo tra le mani con delicatezza, posando di conseguenza le labbra sulle sue. Approfondirono il bacio, che desideravano entrambi da tempo, fino a quando ebbero fiato. Quando si staccarono, Hoseok posò la sua fronte contro quella del più grande.
"Non sai da quanto tempo sognavo una cosa del genere."
Il biondino rise. "Abbiamo appurato la nostra stupidità, SeokSeok."
"Confermo."
Lo abbracciò per un lasso di tempo che parve infinito, le mani del più giovane sui suoi capelli, qualche bacio sul collo ed un silenzio riempito dai loro battiti del cuore.
"Ti amo tantissimo, Yoon. Per favore, dimmi cosa ti accadrà." Hoseok ruppe il silenzio.
"A-anche io ti amo. Hobi, farò un ciclo di chemioterapia davvero pesante. Vogliono provare il tutto per tutto; non credo reggerei a troppi tentativi."
Il rosso lo strinse più forte. "Guarirai. Altrimenti ucciderò qualcuno, credimi."
Rimasero così per un po' di tempo, Hoseok non avrebbe saputo definire esattamente quanto.
Un dottore entrò nella stanza, mentre ancora le mani del minore accarezzavano i capelli dell'altro, che si stava rilassando sotto quel tocco amorevole.
"Ehm... mi dispiace interrompervi." Disse, e il rosso avrebbe davvero voluto incendiarlo: era un momento speciale suo e di Yoongi!
"Signorino Min, inizierà oggi la sua terapia. Se il suo ragazzo mi vuol fare la cortesia..."
"Un momento." Hoseok sciolse l'abbraccio, guardando negli occhi il ragazzo che amava. I suoi bellissimi occhi pieni di domande, di sogni, di paure e qualche lacrima mai versata. Teneva ancora la sua mano destra stretta, con l'altra poggiata sul petto del rosso all'altezza del cuore.
"Senti, SeokSeok."
"Sì?"
"Che cosa siamo, noi?" La voce del biondo tremava un poco.
"Ti spiacerebbe se ti chiedessi di essere il mio fidanzato?" Domandò Hoseok, arrossendo.
"Vorrei dirti di sì, ma ad una condizione."
"E quale?"
"Allenati più che puoi, fai il culo a tutti e vinci per me. Anche io vincerò, ed allora potremmo davvero goderci una vita da fidanzati come si deve. Per ora, sei la mia persona speciale."
Hoseok ridacchiò. "Va bene, nanetto scassapalle. Ora baciami, che devi andare a fare la tua terapia."
Yoongi mise una mano sulla sua guancia, facendo avvicinare piano i loro volti.
Le loro labbra si unirono ancora una volta in un bacio, molto poco casto.
Cosa non avrebbe fatto in quel momento...
"Signorino Min!"
"Ehm... arrivo. Buon ritorno alla sede, mia persona speciale!"
I signori Min parlarono un po' con Hoseok, ringraziandolo per tutto ciò che aveva fatto.
"È stato Yoongi a migliorarmi come persona." Spiegò il ragazzo. "Forse è stata una cosa reciproca. Io... ecco, amo vostro figlio. Lui ricambia e-"
La signora Min sorrise. "Siete bellissimi. Io e mio marito siamo favorevoli alla vostra relazione ma... ecco, per Yoongi sarà un momento difficile."
"Vi ringrazio. Ogni volta che potrò, passerò di qui."

I ragazzi erano arrivati, grazie al cielo, alla finale. Era passata una settimana dal ricovero di Yoongi; ed una seconda ne sarebbe passata prima della partita.
Hoseok era molto nervoso, mentre andava a trovare il suo ragazzo. Aveva ignorato la stampa che aveva fatto grandi congratulazioni alla squadra, dicendo di avere un impegno. Tale impegno rispondeva al nome di Min Yoongi, la sua dolcissima persona speciale.
"Buongiorno, sto cercando il paziente Min Yoongi. È nella sua solita stanza?" Chiese, al banco informazioni.
"Esatto. Vada pure, è appena iniziato l'orario delle visite. A proposito, congratulazioni per la vittoria ed in bocca al lupo per la finale!"
Il biondino lo aspettava sdraiato a letto, era davvero pallido. "Hey, Hobi."
"Yoongi... scusa la schiettezza, ma rispetto a sabato stai veramente peggio."
"Hanno aumentato ancora le dosi. Ho appena finito, Hoseok, sto uno schifo. Puzzo di vomito, non riesco a stare neanche in piedi." Sospirò, stanco.
"Vuoi che ti faccia un bagno caldo?"
Yoongi fece un debole segno di assenso con il capo.
"Preparo tutto."
Hoseok andó in bagno, preparando la vasca con acqua della temperatura perfetta, ed appena fu tutto pronto tornò a prendere l'altro.
Lo svestì con delicatezza, lo prese in braccio e riuscì a sdraiarlo nella vasca, sedendosi a sua volta per lavarlo. Passò una spugna insaponata sul suo corpo, per poi iniziare a lavargli i capelli con gesti leggeri: non voleva fargli male.
Canticchiò qualcosa, una vecchia ninna nanna che sua mamma gli aveva insegnato quando era piccolo. Dopo aver sciacquato i capelli ed aver tolto ogni traccia di shampoo, si immerse anche lui per bene (chiaramente, senza vestiti) e fece poggiare il capo di Yoongi sul suo petto.
"Come ti senti?" Domandò, pianissimo.
"Mi sento ancora la nausea da prima. Mi sembra di essere una donna incinta, Hoseok."
Il minore ridacchiò, aiutandolo a rilassarsi. "Non ti preoccupare, Yoon. Resterò io qui fino a quando non starai meglio." gli lasciò un bacio sulla fronte, continuando a tenerlo accanto a sè.
Lo amava troppo, follemente.
Non lo avrebbe mai lasciato soffrire da solo.

𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora