43. Una torta gigante ed "hey, Yoongi, nostalgia?"

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Yoongi accarezzò delicatamente i capelli rossi del più piccolo, mentre quest'ultimo buttava fuori la sua preoccupazione.
"Yoongi, ricordi la sera del banchetto in Thailandia?"
"Sì, Hobi, certo."
Hoseok era letteralmente nel panico. "Ecco, dovrei farti davvero schifo. Avevi bevuto un fottio, io un po' meno ed ero già follemente preso da te, mi sono innamorato come un coglione e avevo paura; cazzo. Non so nemmeno io cosa mi sia passato per la mente, ma avevo bisogno di toccare il tuo corpo almeno una volta. Abbiamo fatto sesso, sono stato un stronzo perchè io lo ricordo benissimo e tu eri così ubriaco che non lo ricorderai, probabilmente ti ho fatto male-" Yoongi lo fermò, continuando ad aiutarlo a stare tranquillo.
"Respira, SeokSeok, calma. Mi ricordo tutto, anche se non so come sia possibile visto quanto ho bevuto. Non mi hai fatto male, mi hai fatto sentire in paradiso e non sai quanto io desiderassi farlo con te. Non pensavo che la mia prima volta in assoluto sarebbe stata da sbronzo; ma sono felice che sia stata con te. Ho mentito a me stesso, per forse troppo tempo. Volevo parlartene a mia volta..."
Il minore si strinse a lui. "D-davvero?"
Il biondino lo baciò sulla fronte. "Ma certo che sì, credimi. Avevo anche io bisogno di te, nessuno di noi due si era confessato e porca puttana, siamo stati così stupidi a rinnegare tutto."
Hoseok si sdraiò meglio accanto a lui, stavano stretti, ma stavano bene.
"Quindi mi perdoni?"
"Non hai bisogno nemmeno di chiedermi scusa. Era amore, non sesso."
L'altro annuì, era d'accordo.
"A parte questo... come ti senti?" Domandò il minore, intrecciando la sua mano in quella del più grande.
"Ho la nausea, anche se ho già buttato fuori tutto. Non ti nascondo che mi sento davvero debole... credo di avere ancora un po' di febbre, non mi è del tutto passata."
Hoseok portò le mani sulle sue tempie, massaggiandole piano per cercare di fargli passare il malessere provocato dalla chemioterapia, confermando anche al ragazzo che la sua fronte era calda, ed anche molto.
"Hanno aumentato il dosaggio." Suppose, ed era vero ciò che aveva detto.
"Sì, Hobi, stanno provando il tutto per tutto. Ma tu sei qui, quindi va tutto bene."
Il minore frugò nel comodino, trovando finalmente ciò che cercava: il termometro. Misurò la temperatura  ragazzo, constatando che era quasi a 39.
"Piccolo, non va tutto bene. Dovresti riposare, ti assicuro che rimarrò con te fino a quando non ti addormenterai.
Yoongi chiuse gli occhi, sentendo le mani di Hoseok tra i capelli. Non solo quelle lo rilassarono, ma anche la sua voce. Cantava sottovoce una canzone a lui sconosciuta, forse una vecchia ninna nanna, per farlo addormentare.
E così fu.

Qualche giorno più tardi, precisamente uno prima della finale, Yoongi ricevette una visita.
Era Hoseok, il suo Hoseok. Non lo vedeva da giorni a causa dagli allenamenti.
Fece il suo ingresso con il suo solito, bellissimo sorriso a cuore.
"Yoongi, come va?" Domandò, avvicinandosi e sfiorando la mano dell'altro con la sua caratteristica dolcezza che il maggiore non disdegnava affatto: gli facevano piacere, quelle attenzioni.
Il ragazzo sentì lo stomaco in subbuglio, ma cosa poteva farci? "Hoseok... uno schifo, un incredibile schifo. Ho appena finito la chemio, mi sento ancora-" si dovette fermare, scendendo dal letto per correre in bagno.
Una volta rilasciato tutto, tornò dalla sua persona speciale.
"Hyung..." il rosso era preoccupato, lo vedeva dalla sua espressione chiaramente spaventata. "Ti senti ancora male? Meglio che tu ti stenda, forse. Scusa, davvero, se sono riuscito a venire a controllarti e confortarti solo oggi." Sussurrò, mentre Yoongi sentiva il petto farsi pesante: odiava non poterlo vedere ogni giorno e sapere che stava così in pensiero per lui.
"Mi sento ancora un po' male, sì, ma credo di aver rimesso a sufficienza per oggi."
Hoseok lo aiutò a stendersi. "Ecco qua, tutto fatto. Cosa posso fare per farti stare meglio, Yoon?"
Yoongi sospirò. "Mi mancava tanto la tua compagnia, piccolo, ed anche quella dei ragazzi..."
Ad un certo punto, la porta si aprì: era tutta la squadra, non mancava nessuno. Era presente anche la signora Lee, ed il coach.
Praticamente il suo desiderio si era realizzato in 0,5 secondi.
"Hyung!" Namjoon corse subito da lui.
Anche Seokjin era con lui, con indosso una felpa rosa enorme che lo faceva sembrare più piccolo.
"Hey, Yoongi, nostalgia? Ti è mancata la mia favolosità, vero? Worldwide Handsome è qui!"
Tutti risero, mettendosi attorno al letto di Yoongi e parlando del più e del meno: lo informarono sugli schemi per la partita, su annedoti e cose divertenti successe negli spogliatoi o alla sede; riuscendo a fargli dimenticare la malattia per un po'.
"Quindi ti dicevo." Stava spiegando Seokjin-hyung, gesticolando per l'agitazione. "Che Taehyung, Jimin e Jungkook sono entrati in camera mia e di Namjoon. Ti dico solo che avevano una telecamera, per il resto puoi intuire da solo."
Il ragazzo dai capelli biondi cominciò a ridere, divertito. "Avete messo il filmato su qualche sito, piccole pesti? Jungkook, tu potresti farci una bella fanart 18+..."
Jin arrossì, prendendo sulle guance circa due o tre tonalità in più rispetto alla felpa. "YOONGI!"
"Scusa, Jin-hyung. Jungkookie, tu disegnala comunque se vuoi sputtanarli, hai l'approvazione dello hyung."
La signora Lee (santa donna) aveva portato una torta enorme, sufficiente a sfamare tutta la squadra, e forse anche tutto il reparto.
Una volta distribuite le fette sui piattini, la cuoca prese la parola.
"Mangiamo ad una vittoria collettiva per tutti!"
Yoongi era felice: stava meglio e riuscì a mangiare senza problemi, i suoi amici erano con lui ed anche la sua persona speciale. L'unica cosa che lo preoccupava, erano le analisi che aveva fatto il giorno prima, d'urgenza.
Il medico era sembrato molto serio mentre lo controllava, e lui aveva paura. Cercò di scacciarla, ma Hoseok se ne accorse subito.
"Yoon, cosa succede?" Chiese a bassa voce, spaventato.
"H-Hobi... ieri ho fatto delle analisi, io non so come siano andat-"
In quel momento, ricevette la risposta.
Un medico era entrato nella stanza, e tutti erano rimasti in silenzio ad ascoltare il responso.
"Signorino Min, ho i suoi esami. La massa tumorale si sta espandendo troppo in fretta, è necessaria un'operazione. Si faccia trovare pronto domani alle 15."
Una sola lacrima scese sulla guancia del pianista.
"A-alle 15?" A lui non importava dell'operazione, gli importava il fatto che proprio a quell'ora si sarebbe tenuta la partita e lui voleva sostenere i ragazzi anche da lontano.
Hoseok si sedette accanto a lui, e lo baciò con dolcezza. Non parlò, la loro fu una silenziosa promessa rinnovata.
《Io vincerò, e tu vincerai.》

>>Spazio autrice<<
Salve a tutti uwu
Scusate se ci ho messo un po' ad aggiornare, ma presto avrò la sessione estiva di esami in uni (yeee ma anche no, lol)
Non manca tantissimo alla fine di questa storia, spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto.
Btw, grazie per aver letto anche oggi questa parte, e grazie per il supporto <3
~Ely❤

𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora