19.Un costume da bagno e uno Yoongi-shook

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"Cosa?! Il torneo asiatico?" La rivelazione che Hoseok fece quella sera lasciò il biondo a bocca aperta.
"Esattamente." rispose il più piccolo, prendendo la valigia che aveva lasciato accanto all'armadio.
"T-te ne andrai?" Yoongi non riusciva a crederci, era sotto shock. "Mi lascerai da solo qui, andrai in giro per l'Asia e non potremmo più uscire insieme, non sarò più io ad accompagnarti agli allenamenti, come farò a restare solo nuovamente?"
Hoseok non ebbe nemmeno il tempo di replicare, perchè il maggiore aveva già deciso: non voleva più vederlo. Doveva aspettarselo, il ragazzo dai capelli rossi faceva parte della squadra Under 21 nazionale, ma sperava potesse restare ancora un po'... ma i dormitori erano stati sistemati, e presto sarebbe cominciato il campionato: Hoseok doveva andare in ritiro con la squadra, per prepararsi.

"Sto... davvero piangendo per una cosa del genere?" Si chiese, stupito.     " N-non è possibile, sono un idiota. Fare amicizia con le persone fa schifo, appena ti affezioni ti abbandonano." ragionò, seduto sul letto, sapendo quanto stupido poteva sembrare, ma non gli importava.
Quel dannatissimo calciatore gli aveva cambiato la vita, lo aveva fatto sorridere sinceramente, era riuscito a strappargli un sorriso anche nei momenti più brutti, non lo considerava pazzo. Era speciale...
"Yoongi, esci da lì, ti devo parlare." Hoseok era dall'altro lato della sua porta, quello del corridoio.
No, non lo avrebbe mai lasciato entrare, anche a costo di pentirsene.
"V-vattene." la sua voce rotta dal pianto non sembrò così convincente come sperava, ma non aveva voglia di incontrare nuovamente il più piccolo.
"Hyung..."
"Vattene. Non voglio più vedere la tua fottuta faccia, mi stavi facendo sentire felice, eri un buon amico e ora te ne vai così su due piedi!"
Non sentì più nulla.
Solo il suono delle sue lacrime, che non riusciva a fermare. Non poteva.
Il suo cuore faceva un male assurdo, neanche fosse stato innamorato di quel ragazzo, quando invece era solamente ferito. Avrebbe dovuto evitare di affezionarsi, ma certe cose non poteva controllarle.
Era stato così stupido, lo sapeva.

"Yoongi, prima stavo per aggiungere una cosa al mio discorso, ma tu sei andato via..." la voce del rosso era incerta, sembrava spaventata.
"Muoviti e dimmi ogni cosa, cazzo, voglio stare solo!" urlò il più grande, al limite della disperazione, cercando di calmarsi.
"Volevo solamente dirti che non desidero abbandonarti, ma che vorrei che tu preparassi la tua valigia."
Il maggiore aprì piano la porta.
Lo guardò con gli occhi pieni di quelle lacrime che ancora dovevano scendere, sapeva di assomigliare molto ad un bambino in quel momento. Però tutto quello che desiderava era solo la compagnia di quel ragazzo chiacchierone e divertente, che lo faceva sentire un essere umano normale, gli faceva dimenticare ogni suo problema. Lo capiva, gli voleva bene.
"H-Hoseok?" sussurrò timidamente il biondino, osservandolo.
Il ragazzo dai capelli rossi, nonostante l'iniziale incertezza, si avvicinò a lui e gli prese le mani.
"Vorresti seguire me e la squadra nei nostri spostamenti? Ci servirebbero un paio di manager, o anche solo un sostegno morale."
Yoongi annuì, trattenendo le lacrime.
"Hyung ti prego, non piangere. Solo... solo rimani con me, okay?"
"H-Ho già pianto, sono uno stupido, sono arrivato a conclusioni affrett-" il calciatore lo strinse tra le braccia. "Prova ancora a dire che sei stupido e ti stacco la testa, hai capito? Non lo sei, hyung, asciuga quelle lacrime. Dobbiamo fare presto, domani inizia il ritiro!"
Finalmente tranquillo, Yoongi prese tutto ciò che gli serviva, sotto lo sguardo curioso del più giovane.
"Ma lo hai detto ai miei genitori?"
Hoseok annuì, mentre il suo hyung finiva di mettere dentro tutto.
"Sei stato veloce, urka. Hai preso tutto, anche il costume da bagno?"
"COME... IL COSTUME DA BAGNO?!"
Il rosso annuì. "Il primo hotel dove andremo ha la piscina~" lo informò, elencandogli tutte le cose che doveva verificare di aver preso con sè.
Proprio in quel momento, la signora Min avvisò i ragazzi che la cena era pronta in tavola.

"Allora, domani è il grande giorno." il padre di Yoongi aprì una bottiglia di vino. "Che ne dite di brindare?"
Fu una cena divertente, tra battute pessime e tutto ciò che la mamma del maggiore aveva preparato: riso fritto, arrosto, verdure varie in ogni salsa possibile ed anche un dolce alle mele.
"Come mai avete accettato di lasciarmi andare?" chiese Yoongi, curioso, prendendo un altro po' di torta dal vassoio.
"Tesoro, noi ci fidiamo di Hoseok, e ci fidiamo anche di te. È vero, per anni abbiamo evitato di farti andare da solo a fare le tue esperienze per paura che potessi star male per qualche ragione, ma abbiamo sempre sbagliato. Tu sei il nostro unico figlio, ed è ora che tu scelga la tua strada, tu vuoi andare? Te la senti?"
Il biondo annuì. "Ci sarà Hoseok con me. Conosco alcuni suoi compagni di squadra, mi trovo molto bene." rispose, confessando di aver già preparato la valigia e tralasciando tutta la storia della 《litigata》 con il più piccolo.
"Sono certo che vi divertirete, e noi faremo il tifo per la Corea del Sud under 21!" promise la donna.

Yoongi fece fatica a dormire.
Era per lui tutto nuovo, sapeva che quell'esperienza lo avrebbe cambiato, molto tempo a contatto con altre persone... lui non aveva mai potuto sperimentare qualcosa del genere.
Ma poi era arrivato Hoseok.
E tutto era cambiato.
Gli aveva stravolto completamente l'esistenza, ma in positivo, non avrebbe mai finito di ripeterlo.
In quel momento, il giovane dai capelli rossi dormiva tranquillo accanto a lui. Si era addormentato nel letto matrimoniale della stanza degli ospiti mentre parlavano, doveva essere davvero stanco.
Il maggiore lo coprì per bene, per poi sdraiarsi accanto a lui, poteva sentire il suo profumo che ormai era così familiare, cercò di rilassarsi.
Si sistemò per bene, e mise la propria mano su quella di Hoseok, lo rassicurava in qualche modo.
Chiuse gli occhi, dedicando i suoi pensieri prima di dormire a sua nonna. L'unica donna che aveva capito fin da quando il ragazzo era piccolo, quanto unico fosse. La sarebbe andata a trovare dopo il viaggio con Hoseok, magari gli avrebbe fatto piacere: era una persona molto espansiva, così come il ragazzo che gli dormiva accanto.
E finalmente, riuscì a raggiungerlo nel mondo dei sogni.

𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora