21.Jungkook è uno shipper: la dura vita della comunità LGBT+

1.2K 141 67
                                    

Yoongi era tremendamente confuso.
Aveva sentito un calore al petto durante quell'abbraccio, qualcosa di mai provato prima. Ci pensò su anche mentre mangiavano, nella mensa degli alloggi. Di fronte a lui, Hoseok mangiava la sua aragosta, ridendo e scherzando con Namjoon, Taehyung e Jin-hyung.
"E quindi." stava dicendo in quel momento il più grande, trattenendo le risate. "Per farsi perdonare non mi ha comprato una sola felpa, bensì tutte quelle che poteva permettersi. Compresa una per lui, vi assicuro che da daddy material è passato a piccolo zuccherino puccioso."
Il rosso rise assieme a Taehyung, mentre Namjoon sembrava voler solo sparire in quel momento, imbarazzato.
"Santo cielo, hyung." rise il capitano, chiaramente felice. Doveva essere bello per lui passare del tempo in compagnia dei ragazzi della squadra, e questo fece sentire il biondino giù di morale... non capiva il perchè nemmeno lui, non ci riusciva.
"Yoongi, stai bene?" Hoseok lo osservò dritto negli occhi. "Non hai praticamente toccato cibo." gli fece notare. "S-sì ora mangio, stavo ascoltando la conversazione." si scusò, cominciando a mangiare la propria aragosta.

Dopo aver mangiato, ai ragazzi era stata data un'ora di pausa.
"Cosa vorresti fare, Yoongi-hyung?" domandò Hoseok, facendo dondolare i piedi giù dal proprio letto.
"Non lo so, credimi. Sei sicuro di non voler passare del tempo con i tuoi compagni di squadra anzichè con me?"
Il capitano sospirò. "Davvero tu pensi che io ti abbandoni qui? Hyung, io vorrei passare del tempo in tua compagnia, ti ho chiesto di accompagnarmi perchè altrimenti mi saresti mancato... sei come un fratello per me."
Il maggiore annuì. "Scusami, sono stato un po' stupido a pensare una cosa del genere, Hobi."
Decisero di fare due tiri, per divertirsi insieme. A Yoongi sembrò di tornare indietro nel tempo, indietro a quei bei momenti prima della malattia che lo aveva costretto a distruggere i suoi sogni di bambino, smettere di praticare quello sport tanto amato.
Correre ancora dietro ad un pallone, un'emozione bellissima che provò di nuovo assieme ad Hoseok, per la seconda volta in quell'anno.
"Hyung, ti stai divertendo?" Chiese il rosso, passandogli la sfera.
"Mi sto divertendo molto, Hobi, e di questo ti ringrazio. Però devo ammettere che sei bravissimo."
Le guance del minore presero colore, e ringraziò timidamente il maggiore.
"Sai." Gli confidò Hoseok, sdraiandosi sul manto verde che era il campo. "Penso sempre al fatto che sarebbe stupendo se tu potessi tesserarti come giocatore per correre al tuo fianco dietro a quel pallone, insieme contro l'Asia intera."
"Non posso, Hoseok, nemmeno se me lo chiedesse il coach in persona. Rimango comunque un ragazzo con un problema mentale, non me la sento di fare una pazzia del genere."
Il rosso annuì. "Lo so che non puoi. Ma non sei un malato mentale, okay?" Gli accarezzò i capelli con le mani, lasciando che il vento li avvolgesse con il suo abbraccio freddo ma allo stesso tempo mite.
"Mi fido, Hobi."
Si rialzarono, dopo aver sentito Namjoon che li chiamava.
Yoongi doveva raggiungere Jungkook nella sala dove tenevano le medicazioni e prendere dell'acqua per i ragazzi, mentre il capitano avrebbe dovuto radunare la squadra.

"Hyung, mi daresti una mano?" Jungkook stava prendendo un'intera serie di bottigliette d'acqua da solo, e Yoongi gli diede una mano a portarle al campo, reggendo nel frattempo una piccola valigetta del pronto soccorso.
"Ecco, Jungkook, tutto fatto."
Il maggiore si sentì bene a parlare in modo gentile al più piccolo, era ancora molto giovane e forse si sentiva un po' a disagio nei confronti di qualcuno più grande nonostante si fossero visti ad ogni allenamento, così decise di parlargli per sciogliere la tensione.
"Jungkook, come ti sembra questa esperienza? Sei agitato, mh?"
Il castano annuì. "Abbastanza, hyung. Sai, io sono ancora molto giovane e ho paura di non riuscire a dare il massimo per aiutare i ragazzi della squadra." Sussurrò, forse se ne vergognava.
"Tranquillo, se hai bisogno io sono qui. Siamo un team ora, la squadra avrà bisogno di noi... oh, eccoli, stanno entrando ora. Chissà dove si è cacciato Namjoon."
"Jiminie mi ha detto che Namjoon-hyung si sarebbe fermato per un po' in studio per revisionare alcune carte, per poi assistere agli allenamenti."
Yoongi vide Hoseok fargli il segno del pollice in sù prima di entrare in campo, e subito quel gesto attirò l'attenzione del sedicenne accanto a lui.
"Hyung, che tipo di relazione esiste tra te e Hoseok-hyung?"
Inutile dire che il maggiore diventò di un color rosso tenue. "Oh Jungkook, siamo amici. Direi... fratelli, quasi."
"Sembra che ti dia fastidio usare quella parola, sai?"
Il minore era davvero curioso, ma non importò più di tanto a Yoongi. Solo... sentì una strana sensazione nel petto, ancora una volta. "N-non mi da fastidio. Ci sono solo affezionato, lui mi ha aiutato in tantissime cose. Dimmi, tu e Jimin invece?"
Il castano abbassò lo sguardo. "A me lui piace, ecco. Ma penso che non ricambi i miei sentimenti, sa che sono stato con una ragazza e pensa che io sia etero, non sa che sono bisex."
Yoongi annuì, comprensivo. "Difficile la vita LGBT+, vero? Però sai, se non provi a cercare di farglielo capire non otterrai mai nessun risultato. Poi scusa se mi permetto, ma Jimin non mi sembra proprio eterosessuale, sai? Non so perchè, ma ho una specie di radar incorporato che funziona... quasi sempre."
Jungkook rise. "Lo spero, hyung. Proverò a fare qualcosa, ma tu dovrai aiutarmi, sei sicuramente più esperto di me in questo campo."

L'allenamento giunse alla sua metà, ed i ragazzi arrivarono alla panchina per poter bere e riposarsi.
"Avete lavorato sodo." Si complimentò Yoongi, porgendo l'acqua a tutti.
"Grazie, Yoon-hyung." Hoseok gli sfiorò la mano, mentre con l'altra si tamponava la fronte.
"Tieni, Hobi, bevi. Devi reintegrare quello che hai perduto nell'allenamento." Si raccomandò, aprendogli una bottiglietta per velocizzare l'operazione.
"Aish, mi serviva." Il rosso la bevve per metà, poggiandola per terra dopo aver scritto con un pennarello indelebile 《Hope :3》 su di essa.
"Torno in campo. Ragazzi, andiamo!" Il capitano era di nuovo pieno di energie ed incitava tutta la squadra.
Yoongi sorrise: la sua energia contagiava anche lui.

𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora