15.A Yoongi piace il pesce. E sì, bisogna pensare male

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Hoseok stava molto meglio la sera, e Yoongi se ne accorse: la temperatura era scesa sensibilmente, ed il minore sembrava più attivo ed energico.
"Ceni con noi?" chiese infatti, aiutandolo ad alzarsi dal divano.
"Okay, hyung." il rosso, seppur barcollando leggermente, riuscì a sedersi sulla propria sedia senza cadere. Sulla tavola, i piatti dei commensali erano pieni di un cibo che Yoongi adorava: le linguine ai frutti di mare, una ricetta che sua madre aveva preso da una signora italiana; dopo essere stati in vacanza nel Bel Paese.
"Prutti di mare!" esclamò il biondo, mentre sua madre lo correggeva, ricordandogli che la pronuncia corretta era "Frutti".
Mentre mangiavano, la signora Min parlò con Hoseok delle sue condizioni di salute. "Mi ha chiamato il tuo coach." spiegò gentilmente. "Domani ti proverai la febbre, e se te la sentirai potrai tornare ad allenarti. Ti prega di prendere la questione molto seriamente, vuole che tu ti riprenda completamente e non faccia troppi sforzi."
Il rosso annuì. "Allora domattina vedrò, grazie per avermelo detto."
Yoongi fu davvero contento di poter mangiare le linguine quel giorno, ed anche il secondo: del salmone accompagnato con patate al forno.
Adorava il pesce, e mentre lo pensò realizzò la perversione contenuta in ciò che aveva appena ammesso, e si diede (da solo) dello stupido.
Voleva sgridare Hoseok per non aver finito tutto quel ben di dio, ma sapeva che non stava ancora benissimo e che non poteva certo obbligarlo a finire tutto quello che aveva nel piatto.
"Bene bene, qualcuno vuole della frutta?" chiese sua madre, mentre lei e il marito cominciavano a portare i piatti in lavastoviglie. "Ci sono delle mele, dei kiwi... ah, ho comprato anche le banane."
Il biondo sospirò: ancora doppi sensi?
Finita la cena, i due ragazzi salirono le scale, si lavarono i denti in bagno e poi Hoseok venne accompagnato in stanza dal maggiore.
"Grazie per esserti preso cura di me." disse il più piccolo, sistemandosi sotto le coperte, dopo aver messo il pigiama, questa volta bello pesante.
"Hobi, era mio dovere ed è stato un gesto che ho fatto volentieri. Tu avresti fatto la stessa cosa per me?"
Il rosso annuì.
"Ecco, ti risposto da solo. Ora dormi, domani devi cercare di essere in forma." gli consigliò, spegnendo la luce.
"Notte Yoongi-hyung."
"Buonanotte, Hobi."
Quella del più grande invece non fu proprio una 《buona notte》, perchè gli incubi erano proprio dietro l'angolo.

Lui ed Hoseok stavano passeggiando per il quartiere, con le buste della spesa. Era ormai sera, ed il sole stava tramontando, lasciando spazio alle stelle del firmamento.
I due erano nel pieno di una conversazione sulle costellazioni dei segni zodiacali, quando il ragazzo dai capelli rossi vide qualcosa dalla parte opposta della strada: un cagnolino dal manto chiaro, forse bianco, che stava attraversando.
Notando una macchina che si stava avvicinando, il giovane corse verso il cucciolo, con il tentativo di salvarlo.
L'automobile passò ad alta velocità, e tutto ciò che Yoongi vide fu il corpo dell'amico, che venne sbalzato via dalla parte opposta della strada, ed il piccolo cagnolino correre verso di lui, spaventato.
Non riuscì a parlare, non riuscì a dire nulla. Il minore non si muoveva più.
Era... morto?
Non riuscì a trovare la forza per fare nulla, nemmeno per chiamare un'ambulanza. Tremava, piangeva, era nel panico più totale...

Si svegliò, in lacrime, cercando di regolarizzare il proprio respiro.
Tolse ogni traccia di pianto dal volto e si alzò, diretto verso la camera del rosso. Erano le 8 del mattino, doveva essere sicuramente sveglio. La sua paura, però, era che il suo non fosse stato solo un sogno, ma un ricordo.
"Hobi." lo chiamò, ed infatti il ragazzo si era appena svegliato.
"Yoongi-hyung, buongiorno!" l'altro sorrise dolcemente, per poi essere strozzato in un abbraccio dal biondo.
"...uhm, hyung?"
"Hoseok, tu non hai mai avuto incidenti d'auto mentre eravamo insieme vero?" chiese, pianissimo.
"Cosa?" l'altro era confuso.
"Rispondi alla mia domanda!" questa volta, Yoongi quasi urlò. Aveva paura, paura di sè stesso.
"No, nessun incidente. Stai tranquillo, te ne prego, va tutto bene. Devi averlo sognato, mh?"
Hoseok gli rivolse un sorriso dolce.
"Ehi, tranquillo, Yoongi. Va tutto bene, è normale fare incubi, capita a tutti."
Il pianista si morse il labbro. "Ho paura di portarti sfortuna, ecco cosa mi spaventa. Te l'ho detto, le mie predizioni si avverano sem-" il rosso lo interruppe. "No. Non si avvererà, io non credo a queste cose, sono coincidenze."
Il maggiore annuì. "Se ne sei sicuro, Hobi..."
Più tardi, i due vennero accompagnati allo stadio dalla signora Min: Hoseok era appena guarito dalla febbre e aveva avuto il permesso di allenarsi, ma la sua macchina non era ancora stata riportata a casa.
"Oggi finiamo per pranzo." disse il rosso alla donna, prendendo con sè la borsa dove teneva la divisa e gli scarpini. "Grazie per averci accompagnato."
La mamma di Yoongi sorrise. "Figurati. Ci vediamo più tardi, ragazzi e buon allenamento, Hoseok."

Al campo, il rosso venne accolto dagli amici in modo festoso, lo abbracciarono e gli fecero mille domande. "Ho solo avuto un po' di febbre." rise Hoseok, salutando tutti.
"Capitano, però sei stato stupido!" lo prese in giro Jimin, ricordando ciò che era accaduto un paio di giorni prima.
"E tu ChimChim, cosa mi racconti con Jungkook?" si vendicò il rosso, facendo imporporare le guance dell'amico.
"C-cosa pensi, hyung?!"
Insomma, stava andando tutto benissimo al campo, e Yoongi si sentiva stranamente molto più a suo agio del solito.
"Hyung, vorresti provare?" domandò ad un tratto Hoseok, passandogli un pallone e aiutandolo a metterlo dritto sul dischetto della zona di rigore.
"Davvero ti piacerebbe che io calciassi in porta?" replicò il biondo, quasi troppo felice... amava il calcio, ma questo Hoseok non lo sapeva.
"Provaci! Hyung, se non ci provi non saprai mai quanto uno sport possa essere bello, emozionante e davvero coinvolgente!" il rosso era un'esplosione di energia, sembrava che i segni dell'influenza fossero passati del tutto.
"Okay, ora..."
Il giovane pianista si preparò per tirare, dopo aver indossato un paio di scarpette del suo numero.
Prese la rincorsa, preparandosi ad una figuraccia, ma così non fu.
Calciò, e la palla entrò in rete, precisa nell'angolino, e subito sentì qualcuno abbracciarlo: Hoseok aveva appoggiato la testa sulla spalla del minore, felice per il suo successo.
"Perchè non ti alleni un po' con noi?"

Buon Natale a tutti!
Passate un buon 25 dicembre :3
~Ely❤

𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora