Hoseok e Yoongi avevano giocato per un paio d'ore, finendo per addormentarsi appena messo piede nelle rispettive camere ed essere svegliati solamente 6 ore dopo dalle sveglie che entrambi avevano puntato, ciascuno sul proprio telefono.
Hoseok si alzò più o meno di buon umore: avrebbero avuto la partita quel giorno, non poteva essere di cattivo umore o avrebbe influenzato negativamente gli altri.
Indossò la tuta della squadra, preparò la sacca e bussò alla porta di Yoongi: doveva essere sveglio, altrimenti lo avrebbe svegliato saltandogli addosso... non in quel senso, chiaramente.
Ma non sarebbe stato così spiacevole.
Non devo pensare queste cose, per Yoongi sono un amico e tale rimango, anche se io provo dei sentimenti.
Finalmente il biondo aprì la porta ed uscì, già pronto a sua volta. Era davvero bello, con la divisa Total black che portavano i manager e gli assistenti della squadra con la stampa dello stemma ed il cognome sul retro, gli calzava a pennello.
I capelli, leggermente spettinati (probabilmente si erano ribellati alla spazzola) lo rendevano ancor più carino del solito.
"Stai molto bene, hyung."
"Grazie, Hobie. Anche tu."
Hoseok sorrise. "Ma io sono sempre vestito così; invece tu è la prima volta che metti questa divisa!"
Il biondo gli regalò un sorriso. "Dai, andiamo a fare colazione, ho fame. Poi devo parlarti della cosa di cui abbiamo discusso ieri notte mentre giocavamo, ho scritto tutto sul mio quaderno."La tavola era imbandita con un sacco di cibo, nonostante fosse colazione si potevano trovare anche dei panini farciti con qualsiasi tipo di alimento: dal tonno al prosciutto passando per strane cose che i ragazzi non avevano nemmeno mai visto o assaggiato.
"...quindi ti stavo dicendo Hobi, che dovreste passare dalla difesa all'attacco seguendo questo movimento." Yoongi aveva davvero preso giù tutti gli appunti sul suo quaderno degli schemi, ed aveva disegnato ogni cosa in modo chiaro.
"Scusate, vorremmo sentirci parte della conversazione." Intervenne Taehyung, che dirigeva la difesa.
"Effettivamente Tae ha ragione, sembrate fidanzatini che fanno cicci coccò." Rise Jin.
"Che fanno CHE COSA?" Domandò Hoseok, confuso.
Seokjin stava per rispondere, quando un coro di "wooooh" si sentì nella stanza: stavano entrando Jimin e Jungkook, quest'ultimo che sembrava aver ricevuto un palo in culo da come camminava.
"Jungkook bottom?!" Taehyung era scioccato.
"Più che altro; da quando Jimin infila il salamino nel culettino biscottoso del nostro Maknae?" Namjoon fece cadere il proprio cucchiaino nella tazza del caffè ormai vuota, che rovesciandosi colpì un paio di bicchieri di aranciata che si scontrarono tra loro facendo cadere il succo sopra ad un vassoio di paste.
"Santo Gucci." sospirò Taehyung, mentre aiutava gli altri a pulire.
"Ragazzi, vorrei farvi notare che ora che Jungkook non ha più un culetto vergine, è finita la sua epoca da feto." Aggiunse Seokjin.
"Potrei piangere." Disse Namjoon, drammaticamente.Presto, i ragazzi si diressero allo stadio per la partita.
"Ascoltatemi." Hoseok era molto serio. "Abbiamo la tattica segreta di Yoongi che è una figata galattica con i controcazzi, ma dobbiamo essere all'altezza della sfida. Ora vi chiedo, cosa volete fare oggi?" Domandò ai suoi amici e compagni.
"VINCERE!"
"Il Quatar ha le ore contate, noi della Corea del sud gli serviremo su un piatto d'argento la sconfitta...spero. Ma ricordate di divertirvi mentre giochiamo!"
Le parole di Hoseok servirono ad incitare tutti, ed infatti tutto andò benissimo: a segnare fu proprio lui, grazie ad un eccellente passaggio di Seokjin, che aveva ampiamente sorpreso sia il pubblico che gli avversari.
Faceva caldo, ed era difficile andare avanti: grazie al cielo, era finito il primo tempo.
"Avete fatto molta fatica. Hobi, devi bere." Yoongi gli porse una bottiglietta d'acqua, e il solo toccarsi delle loro mani lo fece sentire strano.
"Hoseok, stai bene?" Il pianista si preoccupò subito; doveva sembrare davvero stanco agli occhi del maggiore.
"Ma cosa dici, Yoongi, sto benissimo."
Yoongi gli passò un asciugamano sulla fronte imperlata di sudore.
"Sembri sul punto di svenire, cazzo, forse la tattica che ti ho consigliato assieme a questo caldo è troppo pesante."
Prese dalla borsa una barretta di cioccolato e la porse al ragazzo. "Ecco, mangia questo. Ti farà sentire meglio."
Ed infatti si sentì subito molto più in forze, dopo un solo morso.
"Hyung, ti preoccupi sempre così tanto per me... non credo di meritare tutte queste attenzioni da parte tua."
Il biondo sorrise, rassicurante. "Sono io che decido a chi dare il mio interesse e le persone che lo meritano, Hobi. Tu sei una di quelle."
Hoseok sorrise a sua volta, arrossendo per l'imbarazzo.
"Il coach vi sta chiamando, vai e fa vedere a tutti chi sei, Jung Hoseok."
Il mister spiegò a tutti come procedere nel secondo tempo, basandosi anche su come si muoveva il Quatar e sui cambi di giocatori che aveva effettuato la squadra avversaria.
I ragazzi erano tutti concentrati al massimo, ed il rosso fu felice di questo. Voleva molto bene a tutti i suoi compagni, quando erano in campo erano tutti connessi come una macchina unica, e diventavano molto più forti se erano uniti.Nonostante tutto, la partita finì in parità, ma nulla era perduto: dopotutto, in un girone all'italiana una sola partita pareggiata non avrebbe danneggiato il risultato, in queste fasi di campionato poteva stare più che tranquillo; ed anche gli altri.
"Siete stati bravissimi." Disse Yoongi, mentre tornavano agli alloggi. Era seduto sull'autobus accanto al rosso, con la testa sulla sua spalla e gli occhi chiusi.
"Abbiamo uno staff eccezionale." rise il ragazzo più piccolo, mentre le cuffie di Yoongi riproducevano una musica classica rilassante.
"Hyung?" domandò, non ricevendo risposta.
Nulla da fare, Min Yoongi era capace di addormentarsi ovunque, probabilmente un superpotere che aveva fin dalla nascita.
"Beh, buonanotte." Sussurrò, prima di chiudere a sua volta gli occhi e lasciarsi cullare da quella melodia. Stare accanto a quel ragazzo lo faceva impazzire, non sapeva per quanto ancora sarebbe riuscito a nascondere alla perfezione i suoi sentimenti d'amore per il biondo pianista che riposava accanto a lui.
Era semplicemente bellissimo guardarlo così tranquillo, sapendo che ogni giorno lottava per stare meglio e si confrontava con il disturbo ossessivo-compulsivo.
Min Yoongi aveva coraggio, ed era questo che adorava di lui: non si lasciava mettere i piedi in testa facilmente, era ironico e realista, esattamente l'opposto di Hoseok.
Gli opposti si attraggono
Si disse il minore, per poi addormentarsi.>>Spazio autrice<<
Vi ringrazio per aver letto questo capitolo :*
Vi consiglio inoltre di visitare il profilo di Min_cadodiculo che scrive molto bene e mi fa quasi piangere~
Poi... boh, nada, al prossimo capitolo centeh!
~Ely❤
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𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔
Fanfiction[Completata] "𝐌𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐚𝐳𝐳𝐨." 𝐇𝐨𝐬𝐞𝐨𝐤, 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐠𝐢, 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚, 𝐝𝐞𝐢...